dodecalogue

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04.022.008 Dopo avere scopato mio padre e ucciso mia madre, rieccomi nel ventre impazzito quanto il cavo della luce. Non ricordo più chi sono, cosa pensavo, sostenendo ora questo ora quello: stupidaggini suppongo. Ho a mente un sogno: mio fratello chiede aiuto in preda all'astinenza da eroina. Lo abbraccio, sta tranquillo, come non ho mai fatto.La logica è un inganno, presume di sapere troppe cose. Il senso poi lo sposti con il metro. Passami quel martello per favore, sto facendo un grazioso lavoretto d'arte varia, come quella volta in bilico sul porto. Mi gratto e tiro un pelo dal mio collo, nemmeno ci riesco. Giunto a metà del viaggio tiro le somme e mi ritengo alquanto soddisfatto: ho ancora il culo intero, sarà che non è bello come il suo, quello che vorrei prendere al più presto.