dodecalogue

... è che sei un po' dandy anche tu...

Sono d'Andy, di sua proprietà.

Oh, la proprietà, che brutta parola...

Brutta per straccioni come noi che non abbiamo manco li soldi per pagare lo scrivano che scrive le minchiate che pubblichiamo.

ognuno ha il suo ruolo nel mondo. se non ci si può fidar di questo, di che allora?

Di Oscar.

Oscar è una garanzia. (ma Oscar chi?)

n'amico mio.

Io uno scrivano l'avevo assunto,poi per pagarlo son finito in mano agli usurai:cazzo, il blog mi ha gettato in pasto ai cravattari!

Da bambino vivevo in un palazzo pieno di gente con la cravatta ed ogni mese assistevo a lavori di restauro, cambio cucina/salotto, acquisti di televisioni/computer ultimo modello, acquisti di moto/macchine per figli più grandi, acquisti di motorini/biciclette con marce per figli piccini. Io coi loro figli ci giocavo ed osservavo le inesorabili evoluzioni del vestiario: Lumberjack o Timberland per la scuola (con variante mocassino), Adidas per lo sport, Cult per la sera (con variante stivali Durango per i più duri), cinte El Charro, pantaloni Uniform/Levis. E li osservavo alla domenica, tracotanti ed eleganti, col Corriere dello Sport e la puzza di Denim e di formaggio dei ciccipolenti strafocati da poco, coi loro album di figurine Panini già completi ancora prima dell'inizio del campionato. Io conscio del loro potere e avvinto dalla mia tristezza povera decisi di rintanarmi in casa dove fondai un gruppo oscuro: i Joy Division.

Odio da sempre le cravatte e chi le porta, odio Marinella. Mia sorella impazzisce per i Joy Division. Mi fai venire in mente che non ho mai completato un album Panini: puntualmente mi mancava lo scudetto della Juventus.

A me le cravatte piacciono, sono i cravattari a non piacermi, stessa cosa per ricotta e ricottari. Riguardo gli album Panini mai completato uno, solo nel 1983/84 mi ci avvicinai ma Franco Causio, Maurizio Iorio e Nicola Caricola me lo impedirono.

Ricotta e pere, il mio dolce preferito, niente a che vedere appunto con prostituzione e tette...

Anche se leccare ricotta su delle puppe a pera non deve essere male.

Veramente la ricotta dopo un pò...allappa. Meglio il cioccolato fuso.

Evvada per il cioccolato fuso.

Bisogna ammettere che la morte sia la cosa peggiore che possa capitare a uno vivo. Ovviamente questo non vale per tutti gli appassionati di angoscia e disperazione e studio aperto.

Per gli appassionati di Studio Aperto ci vorrebbero le torture medievali in effetti.

La morte è l'immediata soluzione ad ogni rompicapo e rimane come rompicapo finché non si risolve. Ciao buk, tutto ok?

La morte ci rende tutti angeli e ci da ali laddove avevamo spalle lisce come artigli di corvo. Smettila di chiedermi come sto, io sto sempre bene: sappilo.

Quali ali? A luce spenta siamo tutti uguali e soltanto quell'idrogeno fosforato incandescente potrà, di noi, destare sorpresa. Stai bene? Sono più contento.

No mioddio, sto male ora!

Fai come me; entra in un pub e consolati con una pinta di spina rossa... mezzo litro è antidoto sufficiente.

Con mezzo litro non ci faccio niente, io se non vomito non mi diverto. E comunque a quest'ora i pub sono chiusi.

Hai ragione! Vivere di giorno è un dramma.