dodecalogue

ciao bukonoski, la riscrittura. (Traccia mnestica: gli ultimi banchi di scuola quando io e la mia compagna di banco disegnavamo le misure i contorni le forme di un paradiso a scogli multipli che confrontava anatomie. Il suo, il mio ragazzo. Non ci capivo ancora niente e lui che mi diceva..."io sì che ce l'ho grosso". Tra la mia testa e il suo pene immaginavo dischi di margherite che spuntavano di sera, per illudermi di colori piano). Poi ho capito che in italia e altrove non bisogna mai quantificare nulla, nemmeno a letto, dove puoi trovare cazzi vuoti come piramidi di micerino o vasi di pandora, per tutte le lou-ci del mondo. Non è questo il momento. Nemmeno parigi, l'altro giorno, anche se ho posato le mie mani sulla tomba di truffaut, il giorno dei morti. Chissà se sapeva scopare, io credo che la sua testa di sicuro sì.