Creato da buknowski il 11/09/2006
disconnected speech

Area personale

 
 

Ultime visite al Blog

 
cassetta2arcadia73BrezzadilunaLaFormaDellAnimavenere_privata.xNutrizionisteRomaVasilissaskunkBrimbrilla88labios.de.cielokimtyLaCortigianaScriveMinistradelkkaosje_est_un_autreantoniogiugliano72
 

capolavoro

 

 

aforisma

 

il mondo
non è altro
che un immenso
ospedale

 

thanx to:

 
- pier paolo pasolini
- bertolt brecht
- carmelo bene
- dresden dolls
- Località-ITalia-FIrenze-via de' BArdi (1980-1989)
- sonic youth
- renato curcio
- margherita cagol
- mao tze tung
- thom yorke
- fëdor michajlovic dostoevskij
- fausto bertinotti
- frank capra
- alexandro jodorowsky
- luis buñuel
- fabrizio de andré
- piera degli esposti
- johnny cash
- vinicio capossela
- roberto herlitzka
- giulietta masina
- federico fellini
- alberto moravia
- kim ki-duk
- marcel carné
- jean gabin
- buster keaton
- ezra pound
- la crus
- dead can dance
- the smiths
- talking heads
- tears for fears
- charles bukowski
- ettore scola
- bernardo bertolucci
- wim wenders
- jeff buckley
- krzysztof kieslowski
- werner herzog
- david lynch
- rainer werner fassbinder
- woody allen
- marco bellocchio
- robert smith
- air
- nina simone
- gian maria volontè
- modena city ramblers
- vladimir il'ic ul'janov
- damien rice
- stanley kubrick
- ingmar bergman
- orson welles
- luigi comencini
- martin gore
- paolo sorrentino
- micheal haneke
- giordano bruno
- lars von trier
- polly jean harvey
- mario monicelli
- tod browning
- anathema
- harvey keitel
- gabriele salvatores
- patty smith group
- peter greenway
- david cronenberg
- costantin costa-gravas
- vittorio gassman
- nino manfredi
- giuliano montaldo
- elio petri
- vittorio de sica
- ludwig wittgenstein
- dario argento
- henry james
- matteo garrone
- aldo fabrizi
- john fante
- cat power
- claude chabrol
- marco ferreri
- andrej arsen'evic tarkovskij
- pink floyd
- monty python
- umberto eco
- damiano damiani
- louis malle
- ivan sergeevic turgenev
- carlo lizzani
- josé saramago
- vasco rossi (1978-1990)
- renzo arbore
- bent hamer
- amy jade winehouse
- coldplay
- eduardo
- antonio pietrangeli
 

visti e rivisti

 














 
Citazioni nei Blog Amici: 45
 

salle cinematographique

 







 

visti e rivisti

 




 

ho avuto molte donne nella mia vita ma tutte insieme non ne hanno fatto un uomo

 

visti e rivisti

 








 

visti e rivisti

 


 

visti e rivisti

 




 

ozon

 





 

capolavori

 

 

 

FACEBOOK

 
 
 

 

'Can everybody write on this blog? can everybody publish their comments?
i don't think so'.
 
Allan Stewart Königsberg

 
 

 

 

The Piano

Post n°36 pubblicato il 25 Settembre 2007 da buknowski


29.012.007 Colpiscilo col martello e spaccagli i denti.
Le lingue si contraggono sino a cercarsi dentro.
Le mie dita battono laddove le tue hanno battuto e la loro ombra muove le mie braccia.
Dio quanto mi manchi.
Papà è nell'angolo e scuote le sue chiavi, mamma sull'uscio che tenta di scappare. Nessuno sta ascoltando.
Dio quanto mi manchi.

 
 
 

Appaio al papa e lo mando affanculo

Post n°35 pubblicato il 19 Settembre 2007 da buknowski


28.012.007 Il papa parla molto, parla di cose che Dio solo sa se conosce. Il papa è il ministro di Colui che sa se il papa sa quello che egli dice. Il papa sa molte cose. Dio sa tutto. Dio è ovunque, anche quando sei nel cesso di casa tua a spararti una sega Dio c'è, ti osserva. Dio quindi è un guardone. E il papa?
Dio solo lo sa.


sconnessione dodicesima: dittatura e religione fanno l'orgia sul balcone.

 
 
 

Hyperion

Post n°34 pubblicato il 11 Settembre 2007 da buknowski


27.012.007
Lo sfruttamento implica che un soggetto agisca direttamente o indirettamente su di un soggetto/oggetto, al fine di trarne un soddisfacimento materiale/emotivo. Si esclude il contrario, il caso in cui un soggetto si illude, con sofismi speculari, di sfruttarne un altro, pure essendo parte passiva del rapporto.

 
 
 

Poesia

Post n°33 pubblicato il 28 Agosto 2007 da buknowski


26.012.007 Come la mosca va' sulla merda, così il mio cuore si è impigliato a te, vecchia bagascia. Di su dai cieli il mio pensiero arriva al mare sulle cui rive passeggiano romantici i piccioni. Tavole imbandite per brindare al nostro amore, cozze e birra raffo per ruttare come allora, ricordi? Eravamo 35 in quella casa, lo facemmo e quando venni accesi il gas senza volerlo. Sbadato come un bimbo, costretto tra gli stipi a respirare: bei tempi erano quelli, di tanto in tanto ci divertivamo a prender per il naso i vucumprà, menarli e derubarli d'ogni cosa per poi rivender tutto e farci i soldi coi quali ballavamo sbronzi in disco tutte le notti all'unza-unza time.

 
 
 

nevermind the bollocks

Post n°32 pubblicato il 12 Luglio 2007 da buknowski


Due anni prima del rapimento Moro, due anni dopo l'arresto di Renato Curcio. Di lì a qualche mese sarebbe uscito il disco dei Sex Pistols destinato a sconvolgere definitivamente il panorama musicale internazionale mentre i Ramones già da qualche settimana punkettavano aldilà dell'oceano.
In Italia è Peppino Di Capri a spaccare vincendo il festival di Sanremo con "Non lo faccio più".
È anche l'anno del Novecento di Bertolucci e della Cecoslovacchia campione d'Europa, mentre il Torino vinceva quello che rimane a tutt'oggi il suo settimo ed ultimo scudetto. Il Genoa, il mio amato Genoa, allora come oggi passava dalla B alla A, ma senza Juve e senza Napoli non poteva che vincerlo quel campionato. La classe operaia, giunta in paradiso da un po' su di una scala mobile, s'avviava lentamente a sprofondare, seppure godendo del sangue versato in piazza sette anni prima. Il 1976 è anche l'anno d'inizio di un conflitto destinato a protrarsi sino ai giorni nostri senza meritare l'attenzione dei media dato che in ballo non ci sono né terroristi né doppi petti ma una striscia di terreno a nord dell'Indonesia. Il 1976 è un anno come un altro, pregno di stronzate e indifferenze, di parti e qualche morte, quella della grande illusione, o di chi l'ha interpretata: Jean Gabin. Io invece ci nacqui, ragazzi miei, e tutto quello che posso dirvi, parafrasando il Bene, è che se nascere è funesto, nascere poveri è un'infamia.

 
 
 

Rossi e neri tutti uguali

Post n°31 pubblicato il 03 Luglio 2007 da buknowski


25.012.007 Il cetriolo è il punto di non ritorno.
Sono fottutamente sano e me ne vergogno. Uomini come numeri. Il pazzo dice a per essere definito come tale, quell'altro dirà b dall'alto del suo essere normale. Già visti gli imprevisti, nel cinema ne trovi una bizzeffa, tant'è che poi ritorni al punto di partenza: Alberto Sordi.
 
 
 

Here is the house

Post n°30 pubblicato il 25 Giugno 2007 da buknowski


_                      24.012.007
  Ecco la casa
Dove tutto succede
Quei teneri momenti
Sotto questo tetto
Il corpo e la mente
si uniscono
Come noi ci uniamo
E quando succede
Succede qui
In questa casa

Ed io sento il tuo calore
E mi sento come a casa
E c'è qualcuno
Che chiama al telefono
Restiamo in casa
Fa freddo fuori
Ed io ho così tante cose da confidarti

Con o senza parole ti confiderò tutto

E così stiamo in casa
Ed io sono al tuo fianco
E tu sai cosa sta succedendo dentro
Dentro il mio cuore
Dentro questa casa
Ed io voglio proprio lasciarlo uscire per te

Ed io sento il tuo calore e mi sento come a casa

Ecco la casa dove tutto è successo
Quei teneri momenti sotto questo tetto
Il corpo e la mente si uniscono
Come noi ci uniamo

 
 
 

Fa poco Fellini

Post n°29 pubblicato il 15 Giugno 2007 da buknowski


23.012.007
Il fine è inutile, concluse il tempo senza vita.
Mi dissero di andare, proposi le mie pizze senza meno. Cinque quattro tre più tre meno quattro uguale due.
Torno domani, col pensiero di Chicago dopo l'uomo di Chicago. Comincio col pensare a un nord senza coscienza, senza memoria. Se qualcosa dovesse cambiare vado via, l'Italia è un paese da distruggere o da abbandonare: fascio papale, finto liberale, inetto federale, il tutto avvolto in un nauseante tanfo di munnezza.

 
 
 

Prestuplenie i Nakazanie

Post n°28 pubblicato il 25 Maggio 2007 da Raskolnikov_B


immagine

Non confondetevi, sono altro da quello che credete, sono un altro e non quello che credete. Lui è di carta se vogliamo, d'una lettera remota, tanto lontana da apparire superata: uguaglianza chiacchierata, libertà costituita. Uccido senza pentirmi affatto, cosa che a Lui non riesce. Del sangue d'uno solo ne educo a migliaia. Ivano parla tanto ma poi si sente male, ai demoni che dire? davvero un bel progetto. Potessi io affidarvi disegni da paura, parlate e ne scrivete, colonne costruite. Giustificato il fine, il mezzo v'ha portati in tribunale: colpevoli voi siete innanzi a dio. L'idiota è ormai contento, la sposa lo ha lasciato a mani vuote ma lui è rimasto solo coi suoi amici: è un bene festeggiare, brindare al giocatore ormai redento.

 
 
 

American Idiot

Post n°27 pubblicato il 05 Maggio 2007 da buknowski


immagine21.012.007 Lo metto ma non entra, spingo forte, ce la faccio. Spruzzo e sporco tutto, chi pulisce dopo? Abbasso il finestrino e prendo aria, mi fumo la mia bella bionda media, un’altra per favore. Spingo un po' più forte, stavolta c’entra liscia e me ne fotto. Mi viene fame, ordino un panino col salame, sidro e poi parole come pioggia. Hai visto ch’è successo stamattina? Lo so, gli americani gran coglioni, li vedo poi li piango poverini, si possono anche uccidere tra loro, fare un bel po’ di spazio in questo mondo. L’americano medio è proprio medio, mediocre se non altro, confonde libertà senza sapere che le sue libertà sono fasulle. Bugie, solo bugie. Il sogno americano non esiste, puzza di troppo sangue, di merda se il tuo culo non lo lavi. Se Dio salva l’america a Lui poi chi lo salva?


sconnessione undicesima: Napoleone è morto, Gheddafi è il suo profeta.

 
 
 

Autobiografia di un ritratto

Post n°26 pubblicato il 16 Aprile 2007 da buknowski


20.012.007
Non ho mai creduto in Dio, né tantomeno nell'uomo. Ammasso di corpi in stridente contraddizione logica, spesso sgrammaticata.
Ho i capelli rossi, qualcuno per questo mi dà del cattivo e chissà che codesto qualcuno non si sbagli (in luoghi seppure comuni e cangianti). Pessimo osservatore dall'orecchio musicale, preferisco le parole ad un vestito. Cieco e forse pazzo, vorrei perdere la vista e la mia voce, non mi piace pur essendo meraviglia.
Sono forte a sopportare tutto questo, la coscienza è una gran cosa medioevale: cavaliere come pochi, questo è un fatto.
A proposito, quand'è che m'accontenti?


sconnessione decima: questo è un bel giorno per lasciare il caos ed il disordine dietro le spalle. Questo è un bel giorno per dire: "Ora basta, no, io ricomincio e riparto da qui."

 
 
 

Andrea

Post n°25 pubblicato il 01 Aprile 2007 da buknowski


19.012.007 L'assolo tremendo mi sfianca burlando ora questo ora quello. Mi piace sistemare vecchie strofe su di un discolo cresciuto, sarà che l'alba antica non vuole per nulla adeguarsi al fausto desiderio di vendetta: io non ci sarò.
Non guarderò le vostre arpe, non ascolterò né tramonti né verruche. Fotografo pupazzi mantenuti da una puerile e familiare mano rimasta sola perché abbandonata. Urla e si addormenta, lo si guarda ridendo.
Mamma non tornerà più.

 
 
 

La classe operaia va in paradiso

Post n°24 pubblicato il 23 Marzo 2007 da buknowski


18.012.006

Sveglia alle 6 del mattino, sarò pronto per partire: il lavoro mi attende.
La notte mi voto e mi arrevoto.
Alle cinque sono già sveglio, resto un’ora con gli occhi chiusi sperando di rubarmi un altro minuto di sonno. Vado e vedo una fabbrica che al primo sguardo sembra essere vuota, solo ombre nella pioggia, ho molto freddo. Orfano di padre, costretto a lavorare; licenziato meno di un mese fa, due figli a carico. Quaranta euro al giorno, dalle sette sino a quando qualcuno (un uomo con la testa bianca dal forte accento casertano), non ti dice che è finita con un ghigno soddisfatto: “Vatti a scopare la tua donna ora, ammesso che ti siano rimaste le forze”, sembra dire. Non c’è niente di meglio, niente del caricare ammassi di tabacco, le cosiddette “balle”, con quel tanfore continuo, sotto, dentro il naso. "Non ti preoccupare" mi dicono, "tra un po’ non sentirai più nulla…sì perché ti assuefi". Bella soddisfazione. "Non guardare l’orologio altrimenti non ti passa, non pensarci". Il capo ci chiama, lì sopra siamo in troppi: "Due di voi vadano a caricare i camion". Fuori continua a piovere, anzi ha cominciato a grandinare, tira vento, fa freddo, ma noi stranamente abbiamo caldo e infatti togliamo la maglia. Un bicchiere di caffè per tre, quattro di noi. "Vuoi fumare?" "Di giorno non lo faccio mai...ma dammi, che resta?" Fumare, parlare, aspettare poi mangiare, respirare l’aria insana che pare entrarti nel panino: la tua colazione. Nessuno di loro ha la mascherina, mi dicono “Credi cambi qualcosa? la puzza ti entra lo stesso”. "A casa non mi danno nulla, e a me non piace chiedere nulla, cosa dovrei fare? chi mi dà da mangiare?" Orgoglio, disperazione, stanchezza. "Hai visto scherzi a parte ieri sera? Guarda che gran culo che c’ha quella". Le fischiano. Ne arrivano altri, tutti fermi, in pausa, a godersi quel breve, soave spettacolo.


sconnessione nona
: la mia gente non ha certo un nome, non si trova sui libri di storia, a volte è perduta, a volte arrabbiata o allegra o sola o ubriaca. La mia gente non è originale, non parla con parole strane, ma cammina per strada e sogna e lavora, confusa e inquieta e contorta.

 
 
 

Charlotte sometimes

Post n°23 pubblicato il 09 Marzo 2007 da buknowski


17.012.007

immagineTutti i volti, tutte le voci si confondono, si trasformano in un volto, si trasformano in una voce. Preparati per andare a letto. La luce sembra radiosa e splende sulle pareti bianche, tutti i suoni di Charlotte, a volte, nella notte. Notte dopo notte lei rimane sola a letto, gli occhi spalancati nel buio. Le strade sembravano così strane, sembravano così lontane, ma Charlotte non piangeva.
La gente sembrava così vicina facendo giochi inespressivi. A volte sogno là dove tutta la gente balla. A volte sogno Charlotte. A volte sogno, in un rapimento inespressivo. A volte sogno così tanti nomi diversi. A volte sogno, i suoni restano tutti uguali. A volte sogno. Lei spera di aprire i suoi occhi velati su di un mondo diverso. Vieni da me, principessa impaurita. Su quel percorso tetro (vedi, il sole se n’è andato di nuovo), le lacrime scorrevano sul suo viso, piangeva e piangeva per una ragazza morta tanti anni prima. A volte sogno là dove tutte le persone danzano.
A volte sogno Charlotte. A volte sogno. I suoni restano tutti uguali. A volte sogno. Ci sono così tanti nomi diversi. A volte sogno, a volte sogno… Charlotte, a volte, che piange per sè. Charlotte a volte sogna un muro attorno a sè, ma è sempre con amore, con così tanto amore che è come qualsiasi altra cosa di Charlotte, a volte. Così lontana, sigillata nel vetro, piccola Charlotte. A volte.

 
 
 

Try and understand my plan

Post n°22 pubblicato il 13 Febbraio 2007 da buknowski


16.012.007
La libertà non puoi tenerla a freno con i divieti o le promesse che tutto sarà diverso perché non siamo come gli altri, no. L'amore impacchettato dura poco, la fedeltà la si può avere soltanto verso sé stessi, fedeltà fisica nel senso d'essere fedeli al proprio corpo, quello che ci portiamo appresso da una vita. Prendete un uomo, cercate di scoprire ogni cosa di lui, stupitelo e scopatelo, diventate quell'uomo. Arriverà il giorno che pur di scappare quello stesso uomo cambierà il suo mondo, dirà che tutto quanto è stato sino a quel momento non gli appartiene più, che è ora di cambiare. A quel punto potreste provare a cambiare anche voi cercando di affinare il vostro mondo al suo. La fedeltà, quella non fisica, è qualcosa di simile all'assurdo, ti riempie e ti distrugge e resta in piedi soltanto se retta da princìpi assoluti e se l'oggetto amato non guarda la tv.
 

 
 
 

SKETCHES from My Drunkheart a Mess

Post n°21 pubblicato il 23 Gennaio 2007 da buknowski


15.012.007
Credo d'essere in tempo. Certo dormirò poco, come se fosse la prima volta. Chinaski l'ho perso, maledetti giorni di riposo! Ettore e Bernardo, il primo in carne ed ossa, del secondo una sua firma d'essai. Tutto tra qualche ora, poi il ritorno all'agonismo: smaltire grassi non guasta in previsione dello iodio.
Ho visto un sorriso che potrei temere. Silenzio. Domande indelicate ed imbarazzi altrui. Vieni a cena con noi? Vorrei ma non posso, giornata piena, sera compresa. Pazienza, andiamo: è tardi. Inutile provare ad ascoltare il suono di un'isola che apprezzo solo io, tutti d'accordo sul neopadre. Nel frattempo c'è chi è pronto per partire, si continua ad emigrare. Oltre il mare gira il soldo, qui col sole è tutto fermo. Su una spiaggia me ne andrò festeggiando il mio bel nulla, senza l'ombra di un quattrino, solo libri dischi e fumo.

 
 
 

1975 - Atti d'amore e di rivoluzione

Post n°20 pubblicato il 11 Gennaio 2007 da MadameRoquentin



E non ci lasceremo mai, abbiamo troppe cose insieme, se ci arrabbiamo poi, ci ritroviamo poi un corpo e un’anima. Le stesse cose che vuoi tu, le voglio io e questo è amore, ma questa sera noi, noi siamo più che mai un corpo e un’anima...

C’era una volta il 1975.


Mi rigiro tra le lenzuola a luci spente ed occhi aperti. La mia anima è adeguata, ma il mio corpo fuori tempo. Le falci stavan  per essere falciate, abbattute assieme a quel muro, ed io ancora non potevo capire. Ma come spiegare un sogno armato?
Il fucile è l’evoluzione naturale della mite protesta. Distribuire giornali all’angolo, questo mi è difficile pensare. Ma sparare lo capisco. È come farsi male mentre si gioca. Come una lotta fra cuccioli. I cuccioli del maggio. Passare lo specchio e trovare sempre sé stessi, ma al rovescio. La matricola di sociologia diventa una veterana della guerriglia armata. La chitarra che suonava all’università di Trento diventa una pistola muta al carcere di Casale Monferrato. Atti d’amore e di rivoluzione. Religione armata, valdesi ribelli allo sterminio, pio comunismo. Lasciare De Andrade per diventare De Andrade, ecco la genesi. Si tratta della Caduta, come l’uomo dall’Eden sulla terra. L’idea diventa azione, come saltare su un treno in corsa: devi farlo abbastanza veloce da non renderti conto del rischio, ridendo del tuo buonsenso come un coscienzioso contabile, ubriaco sulla tangenziale.
Se non lo fai ti lasciano indietro. La storia delle BR è una questione privata. Salta o rimani indietro. Sciegliti la parte oppure conta i denti ai francobolli.

Non riesco a dormire. Il mio animo si incatena i polsi ai cancelli del ’75, vuole che il mio corpo capisca.
1975. La perdita dell’innocenza, reclusione, assassinio. Non abbiamo altro che la nostra innocenza, e nient’altro da perdere. Forse giusto il sangue.
Dori Ghezzi vince a Canzonissima.
Mara Cagol muore.
E poi tutto finisce ed inizia, ma è come vedere nascere un lattante coi denti.
Ed in ogni caso è un’altra storia. Non c’è distanza tra carboneria e brigata. Sono quelli che hanno perso. Se avessero vinto si chiamerebbero partigiani.

Chi ha vinto, bambini? Quella volta ha vinto la CIA.

Ma non pensateci più, e dormite.
Io non ci riesco.

 
 
 

Ti ricordi quel qualcuno?

Post n°19 pubblicato il 08 Gennaio 2007 da buknowski



14.012.007
A casa nel pieno della notte. Probabilmente varierò alcune mie posizioni, ma non per molto.
La superficie di certo si scosta da ogni mia precedente considerazione. Imbarazzi causati da vicinanze estreme sono come mosche nella birra. Continuo a bere e a fumare. Poi resto solo con gli attori di un mio vecchio film. Piegato in una fredda e soporifera mattina d'inverno attendo quanto accadrà tra qualche ora sbrigando pratiche inutili e ipotizzando tutto il resto.


sconnessione ottava:
sento puzza di ovvio, faccio finta di niente e raccolgo materiale empirico per legittimare le mie affermazioni teoriche.

 
 
 

Meat is murder

Post n°18 pubblicato il 04 Gennaio 2007 da buknowski


13.012.007

immagineLamenti di giovenca come grida umane,
i
l coltello si avvicina sibilando: questa meravigliosa creatura deve morire, questa meravigliosa creatura
deve morire.
Una morte senza motivo
e la morte senza motivo è ASSASSINIO.
La carne che cucinate così fantasiosamente
non è succulenta, gustosa o raffinata: è morte senza motivo e la morte senza motivo è ASSASSINIO.
Il vitello che affettate sorridendo
è ASSASSINIO
e il tacchino che tagliate allegramente
è ASSASSINIO.
Sapete come muoiono gli animali?
Gli aromi di cucina non sono così innocui.
Non è "salutare", "allietante" o misericordioso: è sangue che frigge e maledetto puzzo di
ASSASSINIO.
Non è "naturale", "normale" o misericordioso, la carne che cucinate così fantasiosamente, la carne nella vostra bocca mentre ne assaporate il gusto di ASSASSINIO.

NO, NO, NO, E' ASSASSINIO
NO, NO, NO, E' ASSASSINIO


sconnessione settima: c
hi ascolta quando gli animali gridano?

 
 
 

Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 15 Dicembre 2006 da Sentimental_Action

QUANTE VERITA'? 


immagineUna questione personale, non importa quanto vicino, non importa quanto lontano, è una cosa di mia pertinenza.
Un segreto che lascia la sua impronta sull’acqua.

Ti sogno, anche se non lo ricordo me lo dice la sensazione che al mattino ho nel petto.

Ti ho accolto con somma attenzione, quel tuo modo inequivocabile di essere.
Cerco di capire cosa accade, guardo la porzione di soffitto a me destinata, quella che occupavi tu qualche istante fa.
Nessuno sarà mai il primo per me, lo sai,
  ma forse non sai che questo vale anche per l’ultimo.
Non so cosa è meglio per me, non so neanche se ci sarà un meglio per me così continuerò per la mia strada lucida di pioggia concedendomi qualche pausa che se vorrai avrà il sapore del tuo amore.

Nessuno potrà più stare con te senza avere anche un po’ di me, ci pensi?

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963