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Post N° 203


Il TAR: la religione cattolica  non fa punteggioROMA - Vittoria per le associazioni evangeliche e laiche contro il decreto Fioroni: il TAR del Lazio ha accolto favorevolmente il ricorso sulla decisione del ministro all'Istruzione, secondo la quale anche la frequenza dell'ora di religione avrebbe contribuito al punteggio per l'esame di stato.Il ricorso al Tar era stato proposto a fine aprile da numerose associazioni laiche, confessioni religiose, studenti contro l'ordinanza ministeriale n. 26 del 15 marzo 2007, in particolare in relazione ai paragrafi 13 e 14 dell'articolo 8, dove si dava competenza dei docenti di religione cattolica a esprimere il proprio voto nell'attribuazione del credito scolastico.Secondo i ricorrenti, la decisione del ministro rischiava di dare luogo a discriminazioni inaccettabili nei confronti degli alunni che non hanno scelto l'insegnamento della religione cattolica; a questi infatti sarebbero stati riconosciuti crediti di diverso livello, sulla semplice base di un loro presunto impegno; in questo modo sarebbe stato totalmente stravolto lo "stato di non obbligo" dell'ora di religione.Il TAR ha confermato le tesi delle associazioni, affermando che «sul piano didattico l'insegnamento della religione non può, a nessun titolo, concorrere alla formazione del «credito scolastico (...) per gli esami di maturità, che darebbe postumamente luogo a una disparità di trattamento con gli studenti che non seguono né l’insegnamento religioso e né usufruiscono di attività sostitutive».L'ordinanza è stata sospesa d'urgenza a pochi giorni dalla riunione dei consigli di classe per gli scrutini; per ora non si registrano reazioni dal ministero all'Istruzione, mentre i ricorrenti - tra cui figurano anche l'Alleanza evangelica italiana, la Federazione delle chiese pentecostali, la Federazione chiese evangeliche in Italia, la Tavola valdese, la Chiesa evangelica luterana in Italia, l'Unione evangelica battista d’Italia, il Comitato insegnanti evangelici - esprimono la loro soddisfazione per la decisione del Tribunale.