bannato&dannato

julian....se a nutrire la mente fossi Tu,che libro sceglieresti...

Non un solo libro. Sono un lettore onnivoro...Cmq. sarebbe facile dire i soliti noti...No. Mi piacerebbe rileggere una raccolta di poesie di Verlaine che non trovo più nella mia modesta biblioteca e poi "Le notti difficili" o "Paura alla Scala" di Dino Buzzati, maestro della sintesi e nel rendere sottilmente l'inquietudine del vivere.

Sono l'impero alla fine della decadenza che guarda passare i grandi Barbari bianchi... componendo acrostici indolenti dove danza il languore del sole in uno stile d'oro. qualcosa mi ricordo di Verlain,diciamo che mi rispecchio molto in essa,sapevo che nei miei diari di scuola qualcosa per te trovavo.... vestale.

Stupende scelte letterarie....mi permetto di aggiungere l'Ermetico Ungaretti. Meravigliosa sintesi di poesia e analisi della vita.

Di che regimento siete?Parola tremante nella notte Foglia appena nata Nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua fragilità. Fratello....

Mi piace Verlaine per la sua esaltante malinconia. Per la sua, a volte, apparente ingenuità. Forse Rimbaud o Byron gli sono superiori come ispirazione e divina capacità di scrittura, ma là vedo la facilità del genio, in Verlaine sangue, sudore e lacrime per raggiungere la vetta dell'Olimpo. Mi piace chi combatte!

Ungaretti lo amo. Il suo "sanguigno" dire mi ricorda le tele di El Greco. E poi alcune sue frasi sono immortali. La tua scelta la condivido appieno.

Sia l'autore di queste Memorie, sia le Memorie stesse sono, beninteso, parto della fantasia. Nondimeno, persone come l'estensore di queste Memorie non solo esistono nella nostra società, ma debbono invero esistere, viste e considerate le circostanze in base alle quali la nostra società si è, nel complesso, venuta a formare. Ho inteso portare all'attenzione del pubblico, alquanto più distintamente del solito, uno dei personaggi del nostro recente passato. Costui rappresenta una generazione che sta vivendo i suoi giorni frammezzo a noi. Nella parte intitolata Il Sottosuolo, questo personaggio descrive se stesso ed espone le sue tesi e tenta, per così dire, di chiarire le ragioni per cui è comparso - ed era destinato a comparire- nell'umano consorzio. La parte successiva cosisterà nelle Memorie vere e proprie, relative ad alcuni episodi della sua vita. Fëdor Mikhailovič Dostoevskij, Memorie del Sottosuolo (1864),