Casa di nonna

18 Giugno 2019


Va dove ti porta il cuore.Quando nove anni fa decisi che era ora di fare qualcosa per evitare che altri bambini soffrissero quello che avevano sofferto i miei figli a scuola a causa del loro diverso modo di apprendere, non immaginavo che il volontariato mi avrebbe fatto andare su e giù per l'Italia.La sede dell'Associazione di cui faccio parte è a Bologna e così almeno un paio di volte l'anno ho potuto passeggiare in Piazza Maggiore e a volte incontrare una carissima amica blogger.Sabato scorso nonostante il caldo ci siamo reciprocamente aggiornate sulle nostre vicende familiari sorseggiando un tè, siamo abbastanza latitanti dai blog da un po' di tempo: entrambe impegnate a vivere, tempo per scrivere non ne resta molto.                    
L'organizzazione della formazione per gli insegnanti ha portato me e Romeo a Roma, Norcia, Casperia, Foligno, Montopoli in Sabina, Castel di Lama, Poggio Mirteto; gli incontri con studenti, famiglie e insegnanti a Formia, Chieti, Pescara, Fara in Sabina, Latina, Borgorose, Roma, Acquaviva Picena, Frascati, Cassino, Ronciglione, Civita Castellana; i laboratori didattici e i progetti con le scuole a Poggio Moiano, Terni, Cascia, Amatrice, Cupra Marittima, Matelica; i convegni a Ascoli Piceno, Firenze, San Benedetto del Tronto, Roma, Milano, Siena, Viterbo, Napoli, Modena e perfino una conferenza stampa a Fermo.Ho lasciato un pezzetto di cuore in ogni luogo portandomi via in cambio tanti bellissimi ricordi.Ho incontrato persone speciali e stretto legami di amicizia che mi fanno tornare in città e paesi ormai "del cuore" per incontrarci, raccontarci, confortarci nei momenti di scoraggiamento, riprendere forza ed entusiasmo.Io che sono stata sempre timidissima ho parlato davanti a neuropsichiatri, politici, psicologi, dirigenti scolastici, giornalisti, insegnanti, genitori e soprattutto davanti ai giudici più severi, quelli che proprio non li imbrogli e fiutano la falsità lontano un miglio, i ragazzi e i bambini.Sempre "in formazione", continuando a studiare e a fare corsi ed esami, eppure sempre con il mal di stomaco e il cuore in gola, forte solo del mio amore e della certezza che il gioco vale la candela, che ne vale la pena, che se una parola può aiutare allora devo dirla.Come quando all'improvviso a Latina è mancato un relatore e mi sono ritrovata a parlare di una proposta di legge che ormai è diventata vecchia aspettando invano di essere discussa, o quando mi tremavano le gambe per l'emozione davanti al dirigente scolastico di un istituto comprensivo di una Camerino fantasma dove la sera prima mi aveva accompagnato una carissima amica di Matelica raccontandomi come se l'erano vissuto lì, il terremoto e mentre percorrevamo le vie deserte del centro, le finestre chiuse, nessun fumo dai comignoli, il tutto reso irreale dalla luce gialla dei lampioni, unico segno di vita i militari a presidio della zona rossa, mi colpiva il silenzio assordante di quella che era una città universitaria un tempo piena di vita.Commenti al Post:Va dove ti porta il cuore.cassetta2 il 15/10/19 alle 16:51 via WEBImpegni di domani: 1) Svegliarsi 2) Sopravvivere 3) Andare a dormire.