Spazio musica

Circle


Il terzetto nasce a Nepi nel 2005 e come tutti i gruppi inizia facendo cover, passando dal grunge dei Nirvana al crossover-nu metal degli Staind e all’alternative degli Audioslave; dopo questo periodo di rodaggio i Circle  cominciano a miscelare varie sonorità,  per dare così vita al loro sound. I loro pezzi si presentano abbastanza curati, pieni di ritmiche e melodie che trasudano di funk rock e alternative; si può sentire già dal primo ascolto che le loro influenze che richiamano le ritmiche aggressive rock  dei  vecchi Rage against the machine e le melodie e le ambientazioni degli Incubus.  La traccia che fa da guida al loro demo è senz’altro  Asshole, che già dai primi secondi porta l’ascoltatore a far muovere la testa a tempo; dopo qualche giro subentra la voce di Andrea, accompagnato da una chitarra con il chorus. La batteria di Simone e il basso di Francesco lavorano bene, c’è sintonia tra loro e sanno dare un ottimo groove. Questa parte è calma e da l’idea che tutto il cd sia su questa onda, ma è solo una mera apparenza introduttiva: infatti il ritornello è una vera bomba melodica e ritmica, con una voce ben incastonata. Il tutto si ripete fino ad arrivare alla variante, dove si  prende un pò di fiato con una voce che si lascia immergere negli effetti,  per poi riprendere con un tema analogo al precedente, che ci accompagnerà fino alla fine. Batterd  sa bene intrattenere l’ascoltatore, anche se sembra più una canzone di passaggio, molto trattenuta e frenata; comunque si difende bene,  specie verso fine traccia, quando si lascia un po’ andare  e tira fuori un po’ di adrenalina per poi lasciarci a People – Prey,  pezzo dalle sonorità fortemente funk e più orecchiabile rispetto al precedente. Nella sua frenesia sembra quasi non fermarsi mai: si parte con un giro che sa riportarci quasi agli anni 80,  ma il bello viene ai 2.25’, dove la chitarra si libera dei soliti accordi e mostra cosa sa fare. Arriviamo dunque a S.Heaven: quest’ultimo pezzo al primo impatto è un po’ ostico, alquanto ruvido e forse giunge addirittura a qualificarsi come il più cupo tra tutta la scaletta; è contorto, con una melodia rigida , batteria e basso impeccabili, ben fatti  gli stacchi (che in questo caso sembrano essere il punto saliente  della canzone) da dove poi il brano comincerà  a cambiare e sciogliersi. A chiudere la demo troviamo Years, che  riconferma il sound dei Circle e che è di certo un altro pezzo guida insieme ad Asshole, dove si rimescolano un po’ tutte le sfaccettature del loro stile funk – rock – alternative. In conclusione, c’è da notare che le tracce non durano molto, sono gradevoli e si fanno riascoltare con piacere, anche se non si percepisce appieno la loro energia. Tengo a specificare comunque, a scanso di equivoci, che io ho avuto la possibilità di sentire live i Circle e… sono davvero forti!  CIRCLE Andrea           Voce e ChitarraFrancesco      BassoSimone           Batteria