Essenza e sintesi

Quiete


Strana sensazione oggi, come di essere nello spartiacque dei miei giorni, una sorta di confine emotivo dove tutto è quiete, forse quella che precede le grandi manovre, i grandi accadimenti, o forse è più semplicemente monotonia…Difficile a dirsi…Dall’orizzonte spuntano speranze variopinte, che non distinguo ancora bene… amiche… nemiche… Non lo so ancora.Posso solo osservarle, aspettando gli eventi, seduta su questa terra di nessuno che mi circonda, miope e incapace di focalizzare lo sguardo nei punti giusti.Intorno a me una strage emotiva… errori sepolti, progetti lacerati… senza contare l’orgoglio ferito a morte.La sola consolazione è che sono ancora viva.La mia anima ha un disordine sacro e concreto, articolato in una sorta di ritmica farneticazione della cui armonia ho smesso di preoccuparmi.E’ come se avessi voluto sognare orizzonti troppo lontani e fossi caduta in un vortice emotivo troppo diverso da quello che mi aspettavo, con regole troppo diverse dalle mie.Ma imparo in fretta, la mia mente è aperta a geometrie nuove, a cerchi da disegnare senza compasso… a giochi di prestigio da attuare in senso opposto.Riprendo a poco a poco coscienza di come ero un tempo, con qualche anno di esperienza in più. Si, forse sono ancora ingenua, animo candido facile da imbrattare con i pennarelli dell’ipocrisia e della menzogna, ma con un equilibrio più forte ed una nuova simmetria, in questo giorno di autunno in cui la stanchezza ha un buon sapore, quasi crepuscolare ed effimero, che sa di quiete.