Essenza e sintesi

Le Sirene di Ulisse


La mia vita sembra il perpetuo errare di un esule volontario, che ha bisogno di vagare alla ricerca di isole inesistenti, di oasi nei deserti, di stazioni nello spazio e nel tempo, ma ho necessità, a volte, anche di riposarmi e trovar pace.Rimango nomade nell'anima, questo si, e non posso fermarmi troppo a lungo, non mi bastano i luoghi e nemmeno il tempo... forse non mi basterà nemmeno una sola esistenza.Troppe le cose da esplorare, i mondi da conoscere, le domande a cui dare risposte, ma continuo ad inseguire un tipo di vita che mi travolga, con le sue ondate burrascose che mi scaraventano al largo, verso quell'ignoto che spaventa e allo stesso tempo seduce, come il canto delle Sirene di Ulisse.E come Ulisse, voglio lasciarmi trasportare da una sinfonia di emozioni che abbiano la consistenza dei sogni. La mia vita scorre nell'agrodolce del funambolismo emotivo, ostaggio di una natura lunatica, crepuscolare e invernale, senza però nessun dramma esistenziale o convinzione mistica. Ho solo voglia di vivere, di avere buoni presagi, di illuminare il mio lato oscuro... e non so se in questa situazione ci guadagni la mia saggezza o la mia follia. Forse se ne avvantaggeranno entrambe, pronte a buttarsi a capofitto sui cambiamenti, a sgomberare le strade sbarrate o a mettere le ali...Comunque vada, io lo prendo come un gioco, senza farmi troppi problemi, senza voltarmi indietro, perché il passato mi ha già fatto troppi danni. Certi doni del destino vanno presi quando capitano, senza cercare troppo lontano. A volte sono cose semplici, che troppo spesso passano inosservate.Fino ad ora ho ecceduto, è innegabile, ma per la prima volta nella mia vita ho goduto il presente, ho oscurato il passato, dimenticato il futuro, sepolto gli scheletri troppo ingombranti e con il tempo, imparerò a mettere un nuovo intonaco e una nuova vernice sulle crepe dei miei muri mentali, levando il calice agli amici di oggi, alle nostre risate e a tutti quelli che restano a bordo e sanno galleggiare anche quando la barca sembra un colabrodo.