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STORIA DI UN GRANDE CAMPIONE! ALEX C'E'!!!


Nome AlessandroDel Piero Soprannomi Pinturicchio, Godot Nato 9 novembre, 1974Conegliano (TV), Italia Squadra Juventus Ruolo Attaccante Giovanili 1990 Padova Squadre professionistiche 1991-93 Padova 14 (1)1993- Juventus 486 (198) Nazionale 1994- Italia 79 (27) Alessandro Del Piero (Conegliano Veneto, TV, 9 novembre 1974) è un calciatore italiano che gioca nel ruolo di attaccante. «Del Piero è giocatore di classe mondiale che non ha bisogno di presentazioni»(Carlo Ancelotti) Attualmente è il capitano della Juventus, squadra nella quale milita dal 1993. Ha giocato inoltre 79 volte in Nazionale A segnando 27 goal, che ne fanno il miglior marcatore azzurro tuttora in attività. Ha fatto parte della selezione che ha vinto il campionato del mondo 2006 disputatosi in Germania. IniziPassa l'infanzia a Saccon di San Vendemiano, nella casa di famiglia dove ancora oggi vive la madre. Inizia a giocare nella squadra del suo paese, dove si fa notare subito. Il sacerdote che funge da presidente ne parla con quelli del Padova. Non lo ascoltano, ne riparla, insiste e alla fine lo prendono, anche se non sono del tutto convinti. Il ragazzo è bravo, ma è gracile, magrolino, senza muscoli. La cifra fissata resta un piccolo mistero di aneddotica: 7 milioni di lire, garantisce Piero Aggradi, allora Direttore Sportivo del Padova, 30 milioni sostengono altri storici. Nel frattempo il ragazzo magrolino è cresciuto e, a sedici anni e mezzo, ha già esordito in serie B. L'allenatore è Mauro Sandreani che quando ci ripensa dichiara: «Mi fermavo vederlo giocare come se fosse "un'opera d'arte"». Alessandro gioca negli Allievi e nella partitella di metà settimana gioca contro la prima squadra. I difensori impazziscono, e lui segna quasi sempre. Così quando si fa male Angelo Montrone, l'idea di sostituirlo con il giovane Del Piero arriva proprio dai giocatori. Due stagioni passate in bilico tra il settore giovanile, la prima squadra. Nell'estate '93, la Juventus lo strappa a un Milan un po' tentennante per il prezzo e Giovanni Trapattoni lo porta subito in ritiro. Del Piero guadagna i primi titoli sui giornali. Esordisce in serie A il 12 settembre 1993, la partita è Foggia-Juventus 1-1, entra al 74' al posto di Fabrizio Ravanelli. Sette giorni dopo, arriva il primo gol: Juventus-Reggiana finisce 4-0. In quella stagione si divide tra Primavera (vincendo lo scudetto) e prima squadra con la quale esordisce anche in Europa. Nell'estate del 1994 nella Juve cambiano i vertici, arrivano Giraudo, Bettega, Moggi e arriva Marcello Lippi. Del Piero finisce sul mercato: c'è un'offerta di comproprietà al Parma, l'intenzione era far trovare più spazio al giocatore, ma rimane bianconero. L'affermazioneLippi gli offrirà nella prima annata della sua gestione l'occasione di proporsi. Gianluca Vialli è il leader di un gruppo affidabile e granitico, a Roberto Baggio in ombra a causa di un infortunio, viene preferito proprio Del Piero. Alessandro gioca più di Baggio, segna di meno, ma alla fine mette la sua firma sullo Scudetto, riportandolo a Torino dopo 9 anni di astinenza, e la Coppa Italia 1994/95. In quell'annata Del Piero gioca cinquanta partite, segna dieci gol e compie il primo passo importante della sua carriera. L'anno dopo, la Juventus decide di puntare su di lui e lascia partire Roberto Baggio. Ad appena 20 anni si ritrova numero 10 e guida la Juve al trionfo in Champions' League nella finale di Roma contro l'AFC Ajax (1996), edizione dove nascono i goal "alla Del Piero", delle parabole rientranti negli angoli alti della porta e imprendibili per i portieri. Si classifica al 4° posto nella classifica del pallone d'oro, nel '96 e nel '97, e la sua popolarità all'estero cresce anche grazie alla vittoria della Coppa Intercontinentale che lo renderà celebre anche in Giappone, dopo il gol da lui stesso segnato. Gioca la stagione 1997/1998 ad altissimo livello, chiudendo con 32 goal in stagione di cui 21 in campionato e 10 in Champions' League (capocannoniere). Con quei 32 goal si piazza al secondo posto nella classifica dei goal segnati in una sola stagione nella storia della Juventus dietro a Borel II, primo con 34. Il caso DopingNell'estate del 1998 un'intervista di Zdenek Zeman, in cui il tecnico parla della propria meraviglia nel vedere la crescita muscolare di Del Piero e Gianluca Vialli, fa partire alcuni processi in Italia sul tema. La procura di Torino, con il pm Raffaele Guariniello, indaga e convoca Del Piero insieme ad altri giocatori e dirigenti di Juventus e Torino accusandoli di frode sportiva, in quanto una legge precisa sull'uso di sostanze dopanti ancora non era presente nel momento del presunto reato. In secondo grado la Juventus è stata assolta dalla Corte di Appello di Torino, che ha sentenziato che "il fatto non sussiste", considerando quindi non valide le accuse rivolte (si era arrivati a parlare anche di Epo, anche se la perizia su cui si basava quest'accusa ne contraddiceva un'altra dello stesso perito, l'ematologo D'Onofrio, fatta in un altro caso analogo). L'infortunioL'8 novembre 1998, durante la partita Udinese-Juventus, si infortuna pesantemente al ginocchio sinistro, riportando la lesione del legamento crociato e rimanendo fermo per 9 mesi. L'episodio ha fatto da spartiacque alla sua carriera, finora ricca di soddisfazioni. Ritornerà sui campi di calcio nella stagione successiva, giocando non certo agli stessi livelli a cui aveva abituato in passato, ma conservando la maglia da titolare. Anche la stagione 1999-2000 è vissuta sottotono, fino a quando, in Bari-Juventus del 18 febbraio 2001, segna un gol memorabile che lo porta ad esultare con un pianto liberatorio e una dedica al padre, venuto a mancare pochi giorni prima. La rinascitaLa sua carriera continua con una serie di alti e bassi. Deve molto a Carlo Ancelotti, che tanta fiducia ha sempre riposto in lui. Tuttavia è sotto la gestione di Marcello Lippi (tornato sulla panchina della Juventus), che Del Piero vive, probabilmente, le sue migliori stagioni del dopo-infortunio, vincendo due scudetti tra il 2001 e il 2003 e sfiorando la vittoria di una Champions' League.Gli anni, però, cominciano a passare ed il suo ruolo di titolare fisso nella Juventus è sempre messo in discussione da diversi dualismi, venutisi inevitabilmente a creare con altri giocatori come Miccoli o Ibrahimovic. Il risultato di tutto ciò è tanta panchina, toccatagli soprattutto durante la gestione Capello. Il suo posto in Nazionale sembra venir messo in discussione anche dalle buone prestazioni di altri bomber italiani: ma alla fine ottiene la convocazione per Germania 2006. Attualmente è il simbolo della Juventus e uno dei giocatori più amati dai tifosi della squadra con 198 goal all'attivo. Dopo aver superato anche Boniperti, grazie alla splendida tripletta realizzata contro la Fiorentina il 10 gennaio 2006 nel ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia, è diventato il miglior marcatore bianconero di sempre. Il presenteIl capitano dei bianconeri, con la Juve in Serie B per le sentenze dello scandalo Calciopoli, è tra i pochi campioni della rosa che non lascia la società, questo anche nell'ottica di possibile futuro da dirigente del club. La sfida di "Pinturicchio" è, con ogni probabilità, riportare in massima serie la propria squadra, esattamente come accadde al campione del mondo Franco Baresi (Milan) nel 1982 e all'amico Angelo Di Livio (Fiorentina) nel 2002. All'esordio stagionale, nel secondo turno di Coppa Italia, segna il gol decisivo del 2-1 contro il Cesena. Si ripete anche nel turno successivo contro il Napoli ma i suoi 2 gol non bastano alla Juventus per passare il turnoIn Nazionale Nazionali di categoriaDel Piero viene inizialmente convocato nella nazionale giovanile U17, per poi continuare fino alla nazionale Under 21. Con il team selezionato da Cesare Maldini partecipa al Campionato europeo del 1994 e del 1996, vincendoli entrambi. Nazionale AEsordisce il 25 marzo 1995 nella nazionale maggiore, in Italia-Estonia 4-1. Viene convocato in Nazionale ai campionati europei del 1996. Nella breve avventura degli azzurri conclusasi prematuramente non ha la possibilità di mettersi in luce. Ai mondiali del 1998 ha l'opportunità di mettersi in luce dopo una stagione brillante con la sua squadra. Il ct, Cesare Maldini, punta su di lui, piuttosto che su Baggio, dimostratosi più in forma, ma arriva in condizioni di forma precarie dovute al recente infortunio muscolare contratto durante la finale di Champions League contro il Real Madrid, e delude le aspettative, non trovando la via del goal. Nella finale dei campionati europei del 2000 ha sprecato due decisive occasioni davanti al portiere Barthez diventando di fatto il capro espiatorio della sconfitta italiana contro la Francia. Ai mondiali del 2002 il commissario tecnico Giovanni Trapattoni gli ha preferito Francesco Totti, anche in considerazione della propria trasformazione tattica, ma è riuscito lo stesso ad andare in gol contro il Messico nell'ultima partita della prima fase, gol importante per la qulificazione agli ottavi, in quanto senza il gol di Del Piero, la Croazia avrebbe potuto passare il turno in caso di pareggio con l'Ecuador. In sei partite delle qualificazioni ai campionati europei del 2004 è andato a segno cinque volte, ma non è stato capace di ripetersi nelle tre gare disputate in Portogallo. Inserito nella lista dei 23 che partecipano ai mondiali del 2006 in Germania, si è autodefinito in conferenza stampa "Achille", perché come il mitologico eroe omerico si ritirò sulla collina dopo la lite con il re Agamennone, durante il ritiro di Duisburg si è messo in disparte attendendo le scelte del CT Lippi, consapevole della suo stato di forma e della sua voglia di scendere in campo. Lippi lo fa entrare al posto di Totti durante la partita contro gli Stati Uniti e sfiora il gol, impegnando Kasey Keller, l'estremo difensore statunitense, in una spettacolare parata. Viene schierato titolare negli ottavi contro l'Australia ma dopo l'espulsione di Marco Materazzi il CT lo sostituisce. Durante la semifinale contro la Germania entra nei supplementari sullo 0-0, calcia il corner da cui scaturisce il gol di Fabio Grosso e segna il gol del definitivo 2-0: al 120 minuto, dopo uno straordinario contropiede, riceve la palla da Gilardino e la deposita in rete con un tiro ad effetto. Nella finale di Berlino che dà il quarto titolo mondiale all'Italia, contro la Francia, segna il quarto dei cinque rigori al termine dei 120 minuti di gioco regolamentari, diventando così Campione del Mondo, il 9 luglio 2006. Statistiche Squadre di ClubCon la maglia bianconera ha segnato finora 198 gol (di cui 44 su penalty, sbagliandone 11), superando il 10 gennaio 2006 il record di Giampiero Boniperti, che era in testa nella graduatoria di tutti i tempi con 182 reti. In nazionale ha segnato 27 reti in 79 partite. Attualmente, con 486 partite ufficiali, è il giocatore in rosa con maggiori presenze in maglia bianconera, e il 3° di tutti i tempi, dietro a Gaetano Scirea (552) e Giuseppe Furino (528). Fra i bomber di tutti i tempi della Serie A è attualmente al 25° posto, davanti al bomber romanista Roberto Pruzzo ed è al 2° posto tra quelli in attività, dietro a Enrico Chiesa (138). NazionaleDel Piero è stato convocato per la Nazionale A ben 93 volte. Su 93 convocazioni, 79 volte ha poi registrato presenza in campo, segnando 27 reti e vestendo la fascia di capitano per 5 volte. Nelle graduatorie di sempre degli azzurri è attualmente: 5° per numero di convocazioni (93), dietro a Paolo Maldini (136), Fabio Cannavaro (106), Giacinto Facchetti e Franco Baresi (94);8° per numero di presenze (79), dietro a Paolo Maldini (126), Dino Zoff (112) Fabio Cannavaro (100), Giacinto Facchetti (94), Franco Baresi (82), Giuseppe Bergomi e Marco Tardelli (81), e al pari di Demetrio Albertini (anch'egli 79);4° per numero di gol segnati (27), dietro a Gigi Riva (35), Giuseppe Meazza (33) e Silvio Piola (30), e al pari di Roberto Baggio (anch'egli 27). Palmares Juventus Titoli Giovanili1 Scudetto Primavera: 1993/941 Torneo di Viareggio: 1994 Competizioni Nazionali5 Scudetti: 1994/95, 1996/97, 1997/98, 2001/02, 2002/03, (+ 2, 2004/05 e 2005/06, revocati per delibera della C.A.F.)1 Coppa Italia: 1994/19954 Supercoppe Italiane: 1995, 1997, 2002, 2003 Competizioni Internazionali1 Champions League: 1995/19961 Coppa Intercontinentale: 19961 Supercoppa Europea: 19961 Coppa Intertoto: 1999 Nazionale Nazionale U212 volte Campione europeo di calcio Under 21: 1994 e 1996 Nazionale AVice Campione europeo in Olanda: 2000Campione del Mondo in Germania: 2006 Record e Premi IndividualiCapocannoniere della UEFA Champions League: 1997 e 1998Miglior calciatore italiano nel 1998Miglior cannoniere della storia della Juventus con 198 golMiglior calciatore Under 21 dell'anno 1992Miglior calciatore nella finale Intercontinentale 1996UEFA Champions League 10 Years Jubilee Poll Best Attacker Curiosità In campoNella stagione 95/96, Del Piero rispose alle convocazione della Nazionale U21, della Nazionale Militare (essendo recluta nel corpo dei Bersaglieri) e della Nazionale maggiore. Sabato 16 settembre 2006 scende in campo per la 500esima partita ufficiale tra i professionisti, di cui 486 con la Juventus e 14 con il Padova. In tale circostanza segna il gol che sancisce la vittoria per 2-1 della Juventus contro il Vicenza, prima vittoria del club torinese nel torneo cadetto. Fuori dal campo Vita privataDel Piero ha un fratello più grande di lui di nove anni, Stefano, calciatore dilettante e attualmente suo procuratore. Sua madre Bruna e suo padre Gino, un elettricista sono stati sempre presenti nella sua vita. Lui ha sempre avuto il calcio nelle vene, giocava spesso nel cortile di casa sua con due amici che come lui sognavano di diventare calciatori; per un periodo giocò addirittura come portiere. Lascia casa a tredici anni per trasferirsi a Padova dove resterà qualche anno prima di trasferirsi definitivamente a Torino. Con i primi guadagni alla Juve ha comprato una Lancia Delta Integrale che ancora guida. In quanto alla sua vita sentimentale Del Piero è molto riservato, e anche il suo matrimonio con la fidanzata di sempre Sonia Amoruso, si è svolto in gran segreto, senza invitati famosi o televisioni al seguito. Ama ballare ed ha preso lezioni da Angelo Di Livio, suo ex compagno nella Juventus. È tifoso ed amico personale del cestista americano Steve Nash, oltre che del musicista Liam Gallagher. Del Piero e l'Avvocato AgnelliL'avvocato Agnelli è sempre stato un appassionato di grandi campioni juventini, come Platini, Baggio o Zidane. Allo stesso modo si dimostrò grande ammiratore di Del Piero affibbiandogli alcuni soprannomi: quando era ancora agli inizi della carriera lo chiamò "Pinturicchio", come il pittore rinascimentale per differenziarlo da Baggio a cui aveva attribuito il soprannome di "Raffaello", successivamente "Godot", come il personaggio di un'opera teatrale, quando la Juventus aspettava che si riprendesse completamente dall'infortunio al ginocchio. Nel primo caso, si riferiva al fatto che Del Piero, pur giocando molto bene, avrebbe dovuto fare molta strada per meritarsi appellativi di maggior levatura. Nel secondo, sferzava il giocatore per stimolarlo a migliorarsi. In entrambi i casi, l'avvocato Agnelli sembrava volesse evitare lodi sperticate al giocatore, pur stimandolo molto, preferendo realismo e dialogo.