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Calciopoli. Il piacere dell’onestà e quello della menzogna


di G. FioritoC’è nel cuore di calciopoli una storia intrigante ed eccitante come un racconto giallo. Che avrebbe dovuto interessare addetti ai lavori e pubblico fino a perderci il sonno e che invece è stata a lungo ignorata per ritornare alla ribalta in extremis. Forse perché ambientata nelle nebbie dove si perdono i confini della trama preconfezionata e si confondono i limiti dell’ambiente del calcio con quelli di tutto il resto. Calciopoli è una storia affascinante come una saga e intessuta di mistero. In America ci avrebbero già scritto e interpretato una spy story e non è detto che un giorno non possa accadere. Chi può dire se non fosse una notte buia e tempestosa quella del 25 settembre 2003, nella quale l’arbitro in attività Nucini incontrò Moggi e Fabiani? O forse no.In un intervista a Mensurati di Repubblica dell’11 maggio 2006, Nucini si descrive come il Che Guevara del calcio, un arbitro, per altro mediocre, che ha voluto mettersi contro il sistema e ribaltarlo. Un personaggio come ne abbiamo conosciuti altri. Baldini, che usava persino le stesse parole. E Zeman. Ci si aspetterebbe che un tale eroe si presenti dalle forze dell’ordine e vada a denunciare, nomi e cognomi, tutto il sistema di corrotta sudditanza che respinge nell’intervista. Invece no. Anzi, tutto il contrario. O forse sì. Apre gli occhi il 14 gennaio 2001. Quando nel corso di Juventus Bologna concede un rigore contro i bianconeri. Viene squalificato e spedito ad arbitrare in B. Gli spiegano che deve scusarsi con Pairetto e lo fa. Si ritrova a dirigere Inter Udinese. Nel corso della partita risparmia un’ammonizione a Di Biagio e Facchetti si precipita a ringraziarlo. Ne nasce un rapporto confidenziale e amichevole che durerà mesi.Ci hanno raccontato per anni che i rapporti con i designatori non erano vietati, ma per la giustizia sportiva rappresentavano un comportamento non leale, da infrazione dell’art. 1. Hanno sommato 6 di questi articoli e gliene è risultato un illecito (art. 6), che hanno definito illecito strutturato ed è servito per mandarci in serie B e distruggere la Juventus e il calcio italiano. Ci hanno detto che intrattenere rapporti con arbitri in attività costituiva illecito. Nucini dice disinvoltamente: “Io credo che non sia corretto riferire i contenuti dei molti incontri che ebbi con Facchetti. Dico solo che non è stato un incontro casuale. Con Facchetti siamo stati in confidenza, se non amici, per anni” . E non succede niente.Il 25 marzo 2003 Fabiani telefona a Nucini e gli fissa un incontro a Bergamo, vicino all’hotel Cristallo Palace, nel corso del quale gli viene chiesto di dimostrarsi amico della cupola per riceverne il vantaggio di arbitrare in serie A. Passano sei mesi. Il 25 settembre 2003 Fabiani lo richiama e fissa un secondo appuntamento. Sono dichiarazioni che Nucini ha reso a Borrelli e a Di Laroni. Ma anche a Napoli, aggiungendo una colorita similitudine, nella quale si dipinge come il cavallo di Troia dell’Inter all’interno del sistema Moggi. “Attività” per la quale sarebbe stato ricompensato da Facchetti con un lavoro vero forse in qualche banca. Secondo le dichiarazioni rese a Borrelli nel 2006, il 25 settembre 2003 Nucini dice di aver incontrato Luciano Moggi in un albergo di Torino, il Concorde, dove sia lui che Fabiani arrivano con la propria auto. Fabiani gli consegna una scheda telefonica, italiana e nuova, della Tim. Nucini allora contatta Facchetti per avvisarlo di essere arrivato al cuore del problema. Inspiegabilmente butta la scheda, cioè la prova, ma ne annota il numero. Facchetti vorrebbe denunciare tutto, ma poi, temendo un coinvolgimento dell’Inter, l’intenzione, come gli incontri, va scemando. Versione questa ridipinta e riscritta in tre diversi modi, l’ultimo ieri.A questo punto la faccenda si complica. Entrano in scena Moratti e Tavaroli e le testimonianze, come nelle migliori trame di spionaggio, iniziano a non coincidere. La procura di Milano apre un fascicolo su un esposto che non è chiaro se presentato dall’Inter. La Boccassini convoca Nucini, che però non conferma nulla e l’inchiesta viene archiviata. Nel 2006 anche Moratti riferisce a Borrelli la sua versione. Informato da Facchetti dell’incontro del 25 settembre 2003, teme una trappola e “per tutelare Facchetti” incarica Tavaroli, responsabile della sicurezza Pirelli, di fare delle verifiche. Negando però di avergli commissionato il “dossier Ladroni”, del quale avrebbe appreso dai giornali, come pure dei pedinamenti e delle indagini su De Santis, che avrebbe raccontato a Nucini di aver ottenuto miglioramenti economici dai favori concessi al sistema che condizionava il mondo del calcio.Dalle dichiarazioni di Tavaroli ai PM della Procura di Milano e alla trasmissione di Telelombardia “Sotto lo stadio”, condotta da Fabio Ravezzani il 4 giugno 2010, emerge un’altra verità. Tavaroli racconta di aver incontrato Moratti e Facchetti presso la sede della SARAS già alla fine del 2002, quasi un anno prima dell’incontro presunto del 25 marzo 2003, del quale però gli riferiscono in quest’occasione. Nucini sarebbe stato prelevato da Fabiani in una piazzuola di sosta dell’autostrada, dove avrebbe lasciato la sua auto e gli sarebbe stato chiesto di spegnere i telefoni, particolare assente nelle dichiarazioni dell’arbitro, per evitare presumibilmente registrazioni dell’incontro. Dopo qualche giro a vuoto per confonderlo sull’ubicazione dell’albergo sito nella periferia di Torino, che egli però riconoscerà per aver dichiarato di aver visto insieme a Fabiani nella reception il numero della chiave e della stanza, avrebbe di fatto incontrato Moggi e Fabiani, che gli avrebbero consegnato un telefonino e dei numeri (?).La cosa certa è che il dossier Como è del febbraio 2003. Ad avvalorare la tesi che Moratti già si fosse rivolto a Tavaroli e di conseguenza a Cipriani, che con lui collaborava per mezzo dell’agenzia investigativa Polis d’Istinto, ci sono le ricevute di alcuni pagamenti intestate a F.C. Internazionale Milano del 2001 e relative all’attività investigativa del caso Vieri, rinvenute presso la Worldwide Consultant Security, società estera di Cipriani.Il 27 aprile 2010 Capuano annuncia un’integrazione dell’attività di indagine, conclusa a dicembre con la richiesta di riascoltare qualche testimone. La sensazione avuta dall’udienza di giorno 1 marzo è che ad essere attese debbano essere le nuove deposizioni di Nucini e di Gianfelice Facchetti, relative al famoso memoriale del padre. In particolare appunti redatti a mano su fogli a quadretti e derivati da alcune confidenze di Nucini. L’ex arbitro sembrerebbe configurarsi nella sua terza veste di “pentito” nei confronti del sistema Moggi, dal quale avrebbe pensato a un certo punto di uscire, iniziando a collaborare con Facchetti. Gli appunti riguarderebbero la partita Avellino Messina, arbitrata dallo stesso Nucini e giocata il 12 ottobre 2003, pochi giorni dopo il 25 settembre. Sarebbe questa la carta estrema che l’accusa intende giocarsi? Il famoso pentito del quale Borrelli si doleva non aver potuto usufruire? Strano che con l’asso nella manica Narducci si incaponisca nella seconda richiesta di ricusazione contro la giudice Casoria.Troppe volte dentro calciopoli abbiamo visto il piacere dell’onestà unirsi a quello della menzogna. Sarebbe giunto il momento di trovare il coraggio dell’onestà. Come nella commedia di Pirandello. Nel suo “Il piacere dell’onestà”, un borghese sposato mette incinta una donna e la fa maritare per convenienza a uno spiantato, che prende tanto sul serio il suo ruolo da trasformarsi in uomo onesto al punto di accettare di cadere vittima dell’imbroglio tesogli dall’invidioso e sprezzante individuo. La donna crederà in lui e alla fine sarà vinta e convinta dalla sua rinuncia a un’onestà apparente in favore dell’amore e della dignità.Ecco qua: uno ha preso alla vita quel che non doveva e ora pago io per lui, perché se io non pagassi, qua un'onestà fallirebbe, qua l'onore di una famiglia farebbe bancarotta: signor marchese, è per me una bella soddisfazione: una rivincita! (Il piacere dell’onestà, L. Pirandello)A breve la pubblicazione della seconda parte.. http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1475