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Calciopoli, il fascicolo segreto: la Casoria vuole sapere tutto...


ROMA, 17 marzo - La fase dibattimenta­le del processo di Napoli volge al termine: il 19 aprile prossi­mo il deposito delle trascrizio­ni e - se non interverrà la ricu­sazione - si passa alla discus­sione dei pm e degli avvocati.FACCELO VEDE’ - Una que­stione spinosa evocata con for­za durante l’audizione di Nuci­ni, che - una volta verbalizza­ta - potrà integrare l’interroga­torio del 12 ottobre 2006 avve­nuto davanti a Borrelli, è quella del “modello 45” con cui la pm di Milano, Ilda Boccas­sini, mandò in archivio la visi­ta dell’ex arbitro alla Procura di Milano nell’autunno 2003. Cosa si disse in quel colloquio, veramente? La reticenza di Nucini ad entrare nello speci­fico scatena mille curiosità e tutte importantissime per la sfera sportiva dell’indagine sportiva. Per fortuna, dopo un anno e mezzo di silenzio della Procura milanese sulle richie­ste reiterate del difensore di Massimo De Santis, Paolo Gallinelli, ecco che la stessa giudice Casoria a Napoli s’è fatta venire la curiosità: troppo smaccato il modo in cui Nucini ha provato a sviare. «Abbiamo chiacchierato di calcio, parla­vano di calcio, parlavamo di calcio». Fino alla grottesca spiegazione che non si sia en­trati nello specifico delle cose raccolte con Facchetti per pu­dore, rispetto alla malattia e la morte, che avvengono tre anni dopo il passaggio di Nucini in Procura a Milano. Non dice nulla, anzi nega Nucini sulla circostanza - riferita senza querele o smentite da Repub­blica - delle possibili registra­zioni di Facchetti dei colloqui privati col «cavallo di Troia» in­terista che parla dell’indagine privata effettuata per almeno un anno e due mesi nella Can da Nucini come «la nostra in­dagine, il nostro lavoro». E allo­ra acquisire quel “modello 45” è davvero importante anche per l’indagine sportiva: si deve chiarire che cosa fece e non fe­ce la società nerazzurra di quello di cui parla con diverse versioni Nucini. Insomma: olelè, olalà, il modello 45 fatece­lo vede’ e fatecelo tocca’.NOI, NOI, NOI. Palazzi dopo aver convocato Nucini per una nuova audizione , ora avrà a disposizione audio e trascrizione delle oltre 3 ore passate sul banco dei testi di Napoli (e volendo anche la deposizione di Facchetti jr che conferma cena con Bergamo e rifiuto interista a rivolgersi alle autorità Figc): roba giurata in cui l'ex arbitro parla sempre alla prima persona plurale per descrivere l'operazione "cavallo di troia" conclusa "avendo ottenuto il risultato" il 25 settembre 2003 con la cessione della scheda di cui Nucini parla dal 2006.NUCISI SI, IL 45 NO?. Originale poi la presa di posizione dei pm a riguardo: hanno spinto al massimo per avere i nuovi testimoni al banco dell'aula 216, dopo l'attività integrativa che s'è dimostrata ala lunga piuttosto favorevole alle dfese addirittura sfidato tutti con il riascolto del rimembrato Nucini; s.è fatta battaglia (perdendola= con i giudici e i difensori (anche della Juventus) per ottenere l'acquisizione del memoriale Facchetti, rigettato perchè gli appunti che coinvolgono nel sistema di potere e condizionamento del calcio italiano anche Galliani; e invece ecco che i pm che si oppongo all'acqusizione di quel fascicolo milanese non lo vogliono sommare alle prove, se si crede tanto nel Nucini ricettatore di schede da Fabiani (non da Moggi?). Cosa c'è dentro quel fasciolo? Non si farà a tempo a saperlo prima dell'audizione da parte di Palazzi di Massimo Moratti, il prossimo 31 marzo. Ed è un peccato, visto che l'attività da referente di Nucini è uno dei punti nodali dell'indagine sportiva sui comportamenti interisti che possono costare lo scudetto assegnato nel 2006.A. MorettiTuttosport