juveland

DEL PIERO: "Giorno felice per l'Italia, ma qualcosa mi rende triste"


Il capitano rivolge il proprio pensiero a chi, in questo momento, sta soffrendo per problemi più grandi
© foto di PHOTOVIEWSLui sa cosa significa festeggiare, essere felici, senza pensieri, con il volto pieno di entusiasmo e soddisfazione; la vita gli ha regalato tanto, ha una splendida famiglia ed il rispetto di tutti. Ma, sempre lui, sa anche cosa significa soffrire, vivere il dolore continuando ad essere un professionista esemplare e, ancor più difficile, un uomo che non perde mai la sua signorilità. In campo, sì, ma soprattutto fuori. Alessandro Del Piero lo ha dimostrato in parecchie circostanze; come, ad esempio, in quel famoso 18 febbraio 2001 quando il numero dieci con la morte nel cuore per la scomparsa, qualche giorno prima, del suo amato papà, trasformò il dolore, visibile sul suo volto, in rabbia agonistica regalando, con uno dei gol più belli della sua carriera, la vittoria alla Juventus allenata allora da Carletto Ancelotti. Oggi, come sappiamo, è il momento di festeggiare l'anniversario dell'unità della nostra nazione per un italiano vero come lui che, a differenza di altri colleghi, ha sempre onorato la maglia della nazionale italiana e ci ritornerebbe di corsa qualora venisse richiamato. Perché quando si tratta di difendere l'orgoglio e la fierezza tipici degli italiani non è il caso di snobbare e rifiutarsi. In un messaggio pubblicato sul suo sito ufficiale (www.alessandrodelpiero.com), il capitano bianconero rivolge un pensiero anche a chi, in questo momento, non ha proprio nulla da festeggiare. Alex, anche in questo caso, ha dimostrato quanto sia immensamente campione, ragazzo serio, uomo dai valori, dai modi e dalla sensibilità indiscutibilmente esemplari. Oggi è un giorno da festeggiare per l’Italia, Torino – prima capitale - è piena di tricolori alle finestre per i centocinquant'anni dell’Unità d’Italia e la cosa mi piace molto. Purtroppo ci sono alcune cose che mi rendono un po’ triste, come le notizie che arrivano dal Giappone e quello che sta accadendo a un paio di colleghi, di cui vorrei parlarvi e perché anche voi possiate condividere con me un pensiero nei loro confronti.A Eric Abidal, difensore del Barcellona e della Nazionale francese, è stato diagnosticato un tumore al fegato e oggi verrà sottoposto a un intervento chirurgico. So che lotterà come è abituato a fare in campo. Lui è stato un grande avversario nella finale di Berlino con la maglia della Francia, oggi però mi sento suo compagno di squadra nell’augurargli in bocca al lupo e nella speranza di rivederlo presto guarito e in campo.Mi ha colpito molto anche quello che è accaduto a Vjačeslav Malafeev, portiere dello Zenit che abbiamo affrontato in Champions tre anni fa, e della Nazionale russa. Malafeev ha subito un terribile lutto, la morte della moglie, mentre lui era in trasferta per la gara di Europa League contro il Twente. Davvero non ci sono parole. A lui vanno le mie condoglianze.Alessandro