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Ecco perchè la figc condannò la Juve nel 2006...


la seconda pagina di Tuttosport è stata curata da Alvaro Moretti e Vagiago, l'ho riportata per intero sotto 1) Avere intrattenuto i contatti con i designatori, realizzati anche su linee telefoniche riservate, e partecipato agli incontri, con modalità non pubbliche: condotte contrarie ai principi di lealtà e correttezza e , al contempo, dirette a procurare un vantaggio alla società Juventus, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale. Con l'aggravante di cui al comma 6 dell'art. 6 C.G.S., per la pluralità di condotte poste in essere.- stretto rapporto con i designatori arbitrali, al punto che dirigenti di altre squadre dovevano passarer da Moggi e Giraudo per avere contatti con il mondo arbitrale- regali ai designatori (anche se non è possibile verificare l'entità, si pensa a sconti per acquistare auto Fiat)- influenza nella predisposizione delle griglie e conoscenza preventiva degli arbitri- squalifiche mirate attraversoammonizioni preventive2) Per ave violato i principi di lealtà, proibità e correttezza, al termine della gara Reggina-Juventus del 6 novembre 2004, la condotta descritta nella parte motiva al punto nei confronti della terna arbitrale:aggredita verbalmente da Giraudo e Moggi, che ha poi "richiuso nello spogliatoio" l'arbitro Paparesta.3) per aver posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento delle gare Juventus-lazio del 5 dicembre 2004 e Bologna-Juvetus del 12 dicembre, Juventus-Udinese del 13 febbraio 2005.Era il 20 gennaio 2009 si apriva il dibattimento del processo a Moggi più altri 23. per l'Italia e il mondo calciopoli era uno scandolo inequivocabilmente che aveva travolto la Juventus, e marginalmente altre squadre, nell'estate del 2006. Ascoltando per la seconda volta il teste Nucini, martedì s'è particamente chiusa la fase dibattimentale, quella in cui si formano le prove del contraddittorio. Le crepe nelle architravi della Cupola disegnata dai pm di napoli ( e su cui si appoggiò pedissequamente pure la Giustizia Sportiva) eranogià evidenti con la sentenza Geo dell'08 gennaio2009, ma in 26 mesi di testimonianze e perizie abbiamo scoperto un altro "mondo telefonico" e un'altra verità che non s'era voluta ( o saputa) descrivere nelle informative. Insomma calciopoli è diventata un'altra cosa , nell'aula 216 della IX sezione del tribunale di Napoli, davanti alla giudice Casoria. E l'altra realtà nascosta nelle telefonate di altri dirigenti non coinvolti, come quelli interisti (ma anche del Palermo, della Roma, dell'Udinese, del Chievo, del Brescia etcc), s'è palesata chiaramente, scarnificando l'indagine del colonello Auricchio: "il "sull'inter non si indaga"(cfr il teste Coppola), il rapporto con Baldini (che prefigura un "ribaltone", la totale mancanza di prove o testimoni dal taroccamento del sorteggio arbitrale, il traballante teorema delle ammonizioni mirate crollato sotto i colpi delle statistiche e ndei comunicati federali.A napoli abbiamo capito al netto delle sentenze, che Calciopoli è stata una profonda ingiustizia . Perchè- piaccia o non piaccia- telefonavano, regalavano, cenavano, cheidevano assistenti o arbitri in tanti (non Moggi incredibilmente), senza esclusive. Abbiamo scopertpo che le schede svizzere eranointercettabili e che chi era intercettato dai giudici, era da anni pedinato e controllato dagli spioni Telecom o da Nucini. Insomma, a Napoli abbiamo scopertocghe c'è anche un'altra verità, che non cancella la precedente, ma la trasforma. Lo capirà anche la Figc?Sorteggio truccato? Prove inesistentiInfondo bastava chiedere a chi il sorteggio lo faceva con le sue mani. Non i designatori imputati, ma i due notai di Coverciano e Roma, Tavassi e Ioli, o anche i tantissimi giornalisti che materialmente tiravano fuori le palline che per l'accusa erano riconoscibili: ma nessuno di questi questi venne sentito dagli inquirenti. Sono sfilati in aula, però, mettendo una pietra sul dubbio insinuato a novembre 2009 da manfredi martino, il giovane segretario della can che parlava con meani e che gli scriveva "tenete duro" quando il Milan sprintava con la Juve per il titolo. Un coro:"Nessun inghippo, l'avessi scoperto avrei avuto lo scoop della vita", dice il giornalista Pesciaroli e conferma Riccardo Bianchi: "£Sorteggi regolarissimi. Non c'erano gabole: alcune palline erano un po' diverse ma nessuno ci disse quale scegliere. Quando io scelsi Collina per un delicatissimo derby Roma-lazio, bergamo sudava per la tensione altro che combine, mi fecero i complimenti per la fortunata scelta". Si fece tanto clamore perchè Martino parlò di uno strano colpo di tosse di Bergamo dopo l'estrazione di Collina per Milan-Juve. "A mia sensazione - ha svelato in aula - durante il sorteggio per la scelta dell'arbitro di quella partita qualcosa non andò secondo il verso giusto perchè ci fu uno strano colpo di tosse di bergamo quando il giornalista incaricato dall'ussi scelse la pallina gialla degli arbitri". peccato che in controesame venne fuori chiaramente che il colpo di tosse partì a cose fatte. Perché i carabinieri che ahnno assistitoe filmato sorteggi, non abbiamo esibito la prova schiacciante o siano intervenuti in flagranza? A proposito di sorteggi e di Manfredi Martino: Zamparini ha accusato Moggi di aver condizinato a suo vantaggio la scelta di Rizzoli per un verona-Palermo del 2004. Ebbene, quel sorteggio lo fece in solitaria proprio manfredi martino, quello che tifava e avvisava Meani con Moggi