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Onesto orientamento di Monti?


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“La preservazione di figure che sono importanti per la storia del calcio...deve essere importante per chi come noi orienta l'opinione pubblica”.Mi ritorna sempre in mente questa frase di Andrea Monti ogni qual volta mi trovo a leggere i suoi articoli su calciopoli. Nell’editoriale odierno, richiamato addirittura in prima pagina, si lancia in una “difesa” ad oltranza della posizione colpevolista della prima ora (come potrebbe essere diversamente?), prendendo spunto dalla visita di cortesia che Palazzi si accinge a fare al patron onestissimo nerazzurro.Un articolo pregno di luoghi comuni che, letto da chi non conosce bene calciopoli, potrebbe orientarne il giudizio; ma forse lo scopo è proprio questo.Velatamente giustifica l’interrogatorio con la scoperta delle nuove intercettazioni, precisando che sono state pubblicate da tutti i giornali (ma in che modo lo omette, chissà perché!); che la procura federale ha fatto “poco o niente, per attendere la sentenza del procedimento penale...” (quando vuole è garantista); che “la giustizia sportiva non è quella ordinaria: ha finalità e codici diversi perché differenti sono i reati” (il commento sempreverde); che “le tessere svizzere distribuite da Moggi è prova di colpevolezza in una frode calcistica” (perché lui sa cose che a noi umani non è dato sapere…).Si fa portatore anche della giustificazione del palazzo per l’imbarazzante ritardo, cioè “la volontà di non turbare il campionato in corso” (ma che bravi ragazzi!) e suggerisce anche ad Abete di decidere “lunedì 23 maggio, subito dopo l'ultimo colpo di fischietto” (e che precisione!).Rispolvera la ricostruzione di calciopoli, basata su un «così facevan tutti» che mette sullo stesso piano la triade e Facchetti, precisando che quest’ultimo non può difendersi (quindi giustifichiamo anche i comportamenti senza giudicarli?), ricordando infine come aveva commentato Moratti la notizia della convocazione: «doverosa ma ridicola». Non dimenticandosi di scrivere che l’inter “ finora è parte lesa” (non dimenticatevi: è la vittima di calciopoli!). Fatte le giuste premesse si prosegue sulla stessa falsariga…Non fa mancare il suo commento all’attento lettore: “Onestamente non credo che la condotta di Moggi e compagni, già definitivamente condannata in sede sportiva, abbia la stessa natura e qualità dei goffi interventi di Facchetti. Ma certo, se quelle telefonate fossero state agli atti nel 2006, avrebbero suggerito ben altra prudenza nell'assegnazione del titolo” (come goffo è anche questo tentativo…), ricordando anche il povero Cannavò ed il suo commento: “lo scudetto 2005-2006 non andava assegnato, punto e basta” (beh.. se lo ha detto Cannovò allora…).Un’arrampicata sugli specchi meritevole di premio nobel. Quello che un lettore informato legge in questo articolo è il tentativo di ridurre il tutto alla non assegnazione del titolo (il dubbio è sempre lo stesso: suggeriscono o scrivono l’esito?); difesa estrema della posizione colpevolista; far credere ancora a diversi contenuti delle conversazioni fornendone già la lettura (quelle di Facchetti e di tutti i nerazzurri sono meno gravi di quelle di Moggi!); e ricordando quel “ridicolo”, usato da Moratti, forse come aggettivo utile ad apostrafare questa convocazione anche da parte della gazzetta…Perché, sia chiaro: “ciò che importa alla Gazzetta è uscire, e presto, dalla rissa senza futuro che avvelena il calcio italiano”, mica di avere giustizia o conoscere la verità. Cari lettori, continuate a farvi orientare dalla Gazzetta, sono loro a stabilire anche per voi le cose a cui dare peso! Onestamente si intente!L'articolo di Montihttp://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1503