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Il caldo non scioglie la Juve: 3-2 al Genoa, zona Champions a 5 punti...


© foto di Alberto Fornasari Una Juve molto determinata riesce ad avere ragione del Genoa nel "lunch match" della 32 esima giornata del campionato di Serie A, prevalendo per 3-2 nonostante il caldo intenso che si è abbattuto in questi giorni su Torino, e dando un senso importante al finale della sua stagione, dal momento che adesso la zona Champions dista soltanto 5 punti. La Juve si presenta in campo con lo stesso modulo che le ha permesso di battere la Roma 2 settimane fa, anche se Del Neri deve rinunciare a Grosso e Chiellini in difesa, sostituiti da Traorè e Barzagli, mentre nel Genoa Ballardini da spazio al duo offensivo formato da Floro Flores, juventino mancato, e Paloschi. Il match si mette subito male per la squadra di Del Neri, che va subito sotto: è il 7' quando Antonelli prova a mettere in area un pallone che trova il tocco sfortunatissimo di Bonucci, che beffa Storari per il più classico degli autogol. La Juve, complice anche il caldo che attanaglia Torino, non riesce a scuotersi più di tanto, e riesce a rendersi pericolosa solo al 20' con Felipe Melo, che va alla conclusione da fuori area, senza però impensierire Eduardo. I bianconeri cercano di far salire di tono la loro prestazione, e, pur rischiando qualcosina in contropiede, vanno vicinissimi al pareggio al 39': sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Barzagli effettua un'ottima sponda per Bonucci, che di testa impegna severamente Eduardo, che si salva in angolo. I minuti finali del primo tempo portano la Juve a sfiorare il pareggio in un'altra occasione con Pepe, che al 42' va a colpire di testa su un cross proveniente dalla destra, trovando l'esterno della rete. Il primo tempo finisce con un tiraccio di Motta, che anzicchè crossare prova la conclusione dalla trequarti, spedendo il pallone in curva tra i fischi della tifoseria bianconera. Il secondo tempo si apre come se fosse una fotocopia dell'inizio del primo, dal momento che la Juve pareggia grazie ad un'altra autorete: al 50', su un cross di Aquilani, Pepe va al colpo di testa, trovando la deviazione di Marco Rossi, che rende imprendibile il pallone per Eduardo. Al 52' è Krasic a tentare di portare la Juve in vantaggio con un bel tiro di punta, ma il portiere del Genoa riesce a salvarsi. Il Genoa però è sempre vivo, e 4 minuti dopo si riporta in vantaggio: Floro Flores appena dentro l'area controlla con il destro, e con lo stesso piede piazza il pallone alle spalle di Storari. Del Neri cerca di correggere qualcosa nell'assetto tattico della squadra bianconera, togliendo Felipe Melo e Motta e inserendo Toni e Sorensen, impostando un 4-4-2 con due punte di ruolo. Le mosse del tecnico di Aquileia si rivelano subito efficaci, dal momento che al 63' la Juve pareggia: Matri entra in area, trattiene palla, e con un bel destro fa secco Eduardo. I bianconeri adesso ci credono, e cercano di arrivare con determinazione al vantaggio, che viene sfiorato da Pepe al 74' , ma l'esterno bianconero, solo davanti ad Eduardo, non riesce a calibrare il pallonetto, permettendo al portiere portoghese di salvarsi in corner. Gli sforzi della Juve vengono premiati all'83: è Luca Toni a regalare il vantaggio ai bianconeri con un tocco di destro in anticipo su Eduardo. Al 90' il Genoa va vicinissimo al clamoroso 3-3 con Floro Flores, che calcia da dentro l'area, spedendo però il pallone alto sulla traversa della porta difesa da Storari. Un minuto dopo la Juve potrebbe chiudere la partita, ma Matri non riesce a dare precisione al tiro. Ancora pericolosissima la Juve al 94' con un contropiede orchestrato da Matri e Toni, ma quest'ultimo, nel tentativo di piazzare il pallone sul secondo palo, calcia fuori. Non c'è più tempo per il Genoa, la partita termina dopo 5 minuti di recupero sul 3-2 per la Juventus, che si porta a 51 punti in classifica, e, complice la sconfitta dell'Udinese contro la Roma ieri sera, si porta a 5 punti dalla quarta posizione in graduatoria, che significa Champions League. La rincorsa è partita, e passerà da Firenze nel prossimo turno di campionato: la vittoria sarà d'obbligo per continuare a dare linfa alla speranza di tutto l'ambiente juventino.