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Ibra & Del Neri - trova le differenze


© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWSPepe migliore in campo, Toni uomo del match. Del Neri ? Sui cambi gli ha detto bene il risultato. Sennò. Quello per Toni è stato decisivo perché il giocatore ha aperto la difesa genoana fornendo l’assist a Matri, rapinando deliziosamente il goal della vittoria e sfiorandone un altro. Quello di Pepe è stato incomprensibile. Un Pepe in gran spolvero, un goal, tre occasioni da rete ed il via al goal di Matri. La sua sostituzione con la rimonta ancora da perfezionare, per di più con l’inviso Martinez, è sembrata quasi una provocazione nei confronti del pubblico che oltre al biglietto acquista il diritto a fischiare e lo esercita come gli piace. A volte, come ieri, persino bene. Ballardini dice che non andiamo in Cl. Deve vedere se lui va a Genova domenica.La Juve aveva comunque meritato ai punti il successo. Come a Roma ha preso a giocare i secondi tempi. Ha creato anche nel primo tempo più occasioni dei genoani che si son chiusi a picchiare forti di un arbitraggio assai tollerante. Una volta si diceva, sbagliando, che alla Juve in casa mandavano arbitri giovani per lasciarla giocare. Oggi alla Juve in casa quando mandano i giovani succede il contrario. Soltanto a Brescia e a Genova con la Sampdoria eravamo stati picchiati di più. L’arbitraggio di Guida di ieri ha ricordato molto Giannoccaro con l’Udinese, se si pensa che il primo giallo vero il Genoa l’ha preso a un quarto d’ora dal termine. Il giallo che non manca mai invece è quello di Motta. Altre volte è stato penalizzato eccessivamente. Son due partite invece, compreso il calcione a Totti di Roma, che appare troppo nervoso. E le sanzioni le merita tutte. Sarà il caldo. Comunque è in buona compagnia. I nervi a lui sono saltati soltanto ora, al pubblico quando lo vede quasi da subito. La Juve comunque è riuscita a ottenere quella continuità di vittorie che invano si auspicava alla fine del girone d’andata. Non so se dipenda dal modulo. A Roma s’è vinto con una punta sola supportata da Krasic e un esterno. Ieri invece la gara l’ha sbloccata la seconda punta dopo un minuto. Probabilmente è solo questione di testa. Senza pressioni questa labile squadra vince. Come un Chievo, come in provincia. Bene lo stesso. E’ sicuramente fuori tempo utile. Ma non è detto che sia fuori tempo massimo. A sei punti dalla zona Cl e a sei gare dal termine, di cui ben quattro più che abbordabili e lo scontro diretto con la Lazio a Roma, con un Quagliarella in più per lo sprint finale. Se qualcuno non gli dice bravi, magari non se ne accorgono e i bravi lo fanno sul serio. Certo, non glielo dice Del Neri. Il quale ormai non dice niente. Del Neri è in silenzio stampa e nessuno se n’è accorto. "Non devo spiegare niente a nessuno" barra "le mie opinioni le tengo per me": che le fanno a fare le conferenze stampa di Del Neri ? Sono una seccatura per lui, una umiliazione per chi gli fa le domande e una perdita di tempo per chi legge le risposte. Solo su Buffon lui (e Marotta) son rispettosi e ciarlieri. Tipo nei film di gangster, quando ti danno amicizia prima di farti fuori. Comunque il silenzio di Mister Del Neri non è poi una tragedia. A parte le gaffes che non commette, alla domanda delle domande, com’è che prendiamo in casa più goal di quanti ne abbia presi in tutto il Milan, già una volta ha risposto dicendo “Non so”. Ci mancherà, Del Neri. Come del resto Marotta. Il quale invita a prendere esempio dal Napoli anziché il Milan: visto il Napoli ? dichiara, ci vogliono anni per fare una squadra grande. E giocatori di proprietà, giocatori ventenni. Lo stadio sempre pieno. Magari farsi pure la C. Ma non è meglio seguire il Milan ? Resta in vantaggio. Con o senza Ibra farà almeno dodici punti da qui alla fine, troppi per quel Napoli che ieri s’è inimicato persino Sky col discorso dell’attenzione legata ai numeri dei tifosi (come se per la Juve e le milanesi non tifasse una trentina di milioni di italiani) e occhio che i giornalisti si vendicano. Ha piedi buoni che suppliscono al ritmo e qualcosa di meglio di un gioco: tre o quattro star in grado a comando di metterla dentro. Che tanto dietro non prendon mai goal. A centrocampo c’è quel ben di dio di facce sporche. Prenderei Van Bommel e Boateng in cambio di tutti i nostri centrocampisti. Così eviteremmo anche al povero Storari di dover fare da leader e stimolatore, un lavoro supplementare che nessuno gli ha chiesto, ad uso e consumo delle fotografie e che se proviene da una riserva lascia il tempo che trova. Quello che trova sempre il tempo di restare il migliore, è Ibra. Checché se ne dica, Ibra resta il migliore. Il migliore del mondo in Italia, dunque in assoluto. Anche ieri, con una Fiorentina bauscia, slabbrata e presuntuosa, ha dato un saggio di quel che può fare quando e come vuole. Ha fatto quello che non voleva e quello che voleva, errori compresi. Alla fine, forse stanco dei capricci che deve subire dalla pigrizia e gli umori del genio, se l’è presa con se stesso. Prendete invece Del Neri. Così lunare, quasi sexy nel suo essere contro e al di fuori di tutto. In un mondo suo senza genio però senza colpe. Sexy nel modo canonico. Irraggiungibile nel suo distacco. "Si vedono domenicalmente risultati abbastanza anomali, che non sono prodotti da nessuno". Mi manca già.