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Dottor La Russa: ma per quale squadra tifa, lei?


di L. BassoE' di pochi giorni fa la notizia, riportata dal Fatto Quotidiano, secondo la quale l'Onorevole Ignazio La Russa si sarebbe servito di voli di stato per seguire la partita della propria squadra del cuore. Roma – Milano e ritorno.Premetto che chi scrive sa benissimo che, se confermato, non sarebbe che un episodio di una lunghissima litania di utilizzi a fini privati di aerei pagati dai contribuenti. Quello là si faceva portare le mozzarelle di bufala, quell'altro ci trasportava le escort (non inteso come Ford d'epoca) e nel futuro chissà quali altri fantasiosi utilizzi dovremo vedere.E penso che la mia reazione a queste notizie sia quella di ogni cittadino medio. O, nello specifico, di ogni tifoso medio. Che per seguire la propria squadra deve sobbarcarsi levatacce e viaggi in pullman con sassaiola annessa. O viaggi in treno ammassati come bestiame.Ma non è di questo che voglio parlare oggi.L'Onorevole La Russa, interrogato in merito, ha risposto così: “Per qualunque movimento io faccia, ahimè, motivi di sicurezza mi impongono anche contro il mio volere di non usare voli di linea” ma ha poi aggiunto: “Capisco che ogni cosa che io faccia in questo momento finisca sotto i riflettori ma i miei comportamenti sono stati irreprensibili.” per chiudere con: “L'interrogazione avrà la risposta che merita anche perchè basta guardare quale era il giorno della partita: io tornavo dall'Afghanistan con voli programmati da Roma a Milano da tempo”. Non ci siamo, Dottor La Russa.Le sue parole dicono, si contraddicono e poi dicono ancora qualcos'altro. Suonano come quelle di un Presidente di una certa squadra di calcio, che interrogato riguardo al comportamento suo e dei suoi dirigenti disse grosso modo: “Capisco che chi vince susciti antipatie, ma noi siamo sempre stati e saremo sempre lo specchio dell'Onestà, certe cose non le faremmo mai.” e poi: “Sì è vero ma siamo stati costretti ad agire così per difenderci dai veri ladri” e infine: “Può essere successo qualcosa di poco chiaro, ma ormai è tutto prescritto, bisogna guardare avanti”. Gente che non può essere criticata a prescindere, che per qualsiasi cosa ha sempre la scusa pronta. E se non la accettano piange, pesta i piedi e si porta via anche il pallone.Perchè dopo una vita passata a perdere, a cadere domenicalmente nel ridicolo, hanno dovuto inventarsi la farsa del secolo per uscire da questa situazione. Ed ora vivono in funzione di questa farsa, non a caso il loro giocatore più caratteristico, quello con la faccia più di plastica che il Big Jim, rifiuta ogni critica dopo due scoppole in tre giorni dicendo “Sono sei anni che vinciamo solo noi”.Senza RuVVAre, ovvio.Mi viene solo un dubbio, Dottor La Russa...…ma per quale squadra tifa, lei? http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1527