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DELNERI: "A Firenze gara molto difficile. Ancora Matri unica punta? Difficile che cambi.


Rientra Buffon, mai avuto dubbi. De Ceglie non convocato. Siamo in forma e maturati tatticamente"www.tuttojuve.com
© foto di Alberto FornasariIl tecnico della Juventus, Gigi Delneri, ha incontrato i giornalisti al Media Center di Vinovo per presentare la sfida di domani allo stadio "Artemio Franchi" contro la Fiorentina. Ecco la conferenza stampa integrale a cura della redazione di Tuttojuve.com:Buongiorno mister, parliamo sempre di partite importanti per proseguire la rincorsa ad una posizione europea. Quella di Firenze può essere una tappa decisiva, visto che è una delle trasferte più insidiose e visto che ci sono Napoli-Udinese e Roma-Palermo, con la possibilità di guadagnare altri punti?"Io penso che tutte le partite siano insidiose. Quando eravamo impegnati nella trasferta di Roma non era di semplice attuazione andare ad espugnare l'Olimpico. E' una partita molto complicata, molto difficile; loro sono un'ottima squadra, hanno il rientro di Mutu, hanno perso Santana, perdono un giocatore importante, però hanno una squadra che in casa ultimamente sta facendo ottimi risultati e ottime prestazioni soprattutto a livello di intensità e di qualità. Quindi per noi sarà una partita importante, come sono state importanti le ultime che abbiamo fatto, perchè ci permettono di poter rimanere in quota e di lottare fino in fondo, domenica dopo domenica, per un obiettivo".Nello spogliatoio si parla di una posizione da raggiungere o si ragiona partita per partita?"Se non fissi partita dopo partita, gli obiettivi non li raggiungi. Ma non si fissa....si fa grande attenzione su chi andiamo ad affrontare e alla partita in se stessa. Non penso che si possa pensare a lungo termine. Si pensa domenicalmente perchè quello è il pensiero che poi ti porta anche a lungo termine. Pensiamo solamente a concentrarci sulle partite domenica dopo domenica".In attacco c'è un'abbondanza che forse non c'è mai stata, almeno di recente. Pensi a Matri unica punta, con eventualmente Toni e Del Piero nella ripresa? O ci sono possibilità di vedere già dall'inizio qualche cosa di diverso?"Difficile qualche cosa di diverso".Perchè?"Perchè gioco in maniera diversa. Perchè sfrutto le situazioni che penso sia giusto sfruttare in questo momento. Siccome la dimostrazione della squadra è stata quella di poter affrontare le partite in modo diverso, attueremo quello che secondo me, in questo momento, è il meglio per la squadra".Domani gioca Buffon o ha ancora dei dubbi?"Mai detto che ho dei dubbi. Se avete sentito dire che ho qualche dubbio...Penso di non averlo mai detto. I dubbi dove stanno? E' un giocatore che è stato fermo per infortunio e che rientra dopo aver smaltito l'infortunio. Ma io non ho mai avuto dubbi, non ho mai detto questo, mi sembra".Le parole di Storari ti hanno deluso in quel senso?"No, ma lui si sente titolare, è giusto. Ma le scelte le fa l'allenatore. Il giocatore si è espresso in maniera abbastanza pittoresca, come concetto, però capibile, perchè lui è un giocatore che si impegna sempre, un giocatore di cui io ho grande stima; d'altronde è un anno e mezzo che lavoriamo assieme e ci capiamo abbastanza bene".La linea di demarcazione tra Champions e non Champions rappresenta la linea di demarcazione tra fallimento e non fallimento, oppure no?"La linea di demarcazione è pensare alla Fiorentina. Questa è l'unica linea che abbiamo noi in questo  momento. Poi vediamo le linee come sono fatte alla fine. Abbiamo una linea sola, che è quella di combattere domenicalmente. Non ci poniamo problematiche, l'importante è che facciamo il nostro lavoro domenicalmente, al massimo delle nostre possibilità. E così sarà a posto la nostra coscienza. Il resto mi sembra siano solo chiacchiere".L'anno scorso, Gigi, quando la Juve prese una china negativa non riuscì più a rialzarsi. Io chiaramente non ti posso chiedere un confronto perché tu non c'eri, ma per spiegare come avete fatto quest'anno a non perdervi quando le cose stavano andando male..."Vorrei darti una risposta piccata, ma non te la do e la tengo per me"Ma le risposte piccate sono le più interessanti"No, no, no, no, non la do perché sono convinto che ci siano altre proiezioni perché la squadra ha fatto questo. Un gruppo formato molto bene, ha reagito molto bene, è rimasto molto sereno sapendo che le difficoltà ci sono ancora chiaramente perché ci mancherebbe altro, però è già una buona cosa che questo spogliatoio abbia lo spessore per riprendersi bene e dare nuove energie. E' una cosa molto importante per me, e anche per loro, vedere comunque che abbiamo la serenità virgolettata di dare il massimo in campo e di poter reagire a un periodo passato non molto buono. Dimostra comunque che la squadra ha il carattere per combattere sempre e credere in quello che fa. Tutti parlo, non solo quelli che giocano, tutto il gruppo mi sembra che sia ben allineato su quello che deve fare e questo mi sembra la loro forza".Riguardo l'assetto tattico, contro il Genoa era partito in un modo e dopo cinque minuti ha cambiato totalmente. Era un modo per non dare punti di riferimento o perché ha visto che la partita si stava sviluppando in maniera diversa da come pensava?"Guarda, a Roma abbiamo giocato nella stessa maniera e nessuno ha battuto ciglio. A Roma abbiamo giocato nella stessa maniera identica precisa, forse meno Marchisio dietro la punta, ma più Pepe e Krasic. E' chiaro che la partita col Genoa è diventata dura perché han trovato gol su autogol, loro erano chiusi e partivano in contropiede, era molto difficile poi chiaramente avere ritmi abbondanti e passare una linea difensiva molto fissa e molto stagna. Però abbiamo fatto anche questo a Roma e abbiamo fatto molto bene quindi penso che la squadra possa lavorare bene in questa maniera e come ha lavorato bene e consolidato in un altro discorso di 4-4-2 più classico".Viste le caratteristiche della Fiorentina, in partenza ci sarà una squadra più simile a quella che si è vista dopo col Genoa e quindi con giocatori più larghi e uno tra Pepe e Krasic dietro la punta? "Mha, vediamo come si mettono loro. Se i centrocampisti vanno bene a pressare Montolivo non serve altrimenti vedremo, vediamo".Due domande, una delle quali ascrivibili alla rubrica "cavoli a merenda" ovvero le chiedo cosa ne pensa di DeBenedetto. La domanda invece di casa nostra è: tra la grande Samp dell'anno scorso che ha fatto questa rincorsa spaziale e questa Juve, dal punto di vista atletico c'è una differenza o... a me personalmente sembra che la Juve nell'ultimo mese sia in crescita da questo punto di vista "E' un fattore abbastanza normale. E' in crescita perché ha recuperato giocatori e se io non ho tempo di recuperare giocatori a pieno perchè abbiamo, dobbiamo anticipare i rientri, dobbiamo anticipare certe situazioni perchè il giocatore non è ancora al top. Adesso la squadra sta molto bene e devo dire che anche col caldo di domenica ha avuto una grande reazione a livello fisico, ma siamo stati costellati da grandi infortuni e rientri affrettati e quindi non posso dare un giudizio sul passato, la squadra ha sempre reso, certe volte magari di meno e certe volte di più, ma ci stanno nel mondo del calcio. La squadra sta bene fisicamente, ma io credo che la questione fisica non sia meno importante che quella psicologica. Penso che un giocatore che psicologicamente stia bene corra di più rispetto a chi è pressato da situazioni negative. Quindi penso che la squadra a livello psicofisico stia bene e quindi rende al massimo nei novanta minuti-cento in cui deve rendere uno sforzo grande. Diciamo che siamo un po' maturati adesso dal punto di vista tattico. Adesso non so cosa può capitare da qui alla fine perché mancano sei partite, ogni partita è una finale col concetto giusto con la giusta lealtà nei confronti degli avversari che sono di buona lena, di buona caratura, e quindi noi dobbiamo dare il massimo domenicalmente mantenendo questo equilibrio per tutte le partite che dobbiamo affrontare sia nei momenti difficili che nei momenti facili, facili per modo di dire. Su DiBenedetto io posso dire che, non conosco la realtà, conosco quello che hanno fatto i Sensi a Roma: mi sembra che abbiano vinto uno scudetto portando la squadra diverse volte nelle fasi finali della Champions League. E quindi penso che lasceranno, han lasciato un buon ricordo di quello che hanno fatto. Io ho avuto la fortuna di conoscerli, non conosco DiBenedetto ma se continua quest'opera di con passione, penso che potranno dare alla Roma grandi soddisfazioni in futuro".Può nascere un'era anche in Italia di investitori stranieri, come gli sceicchi in Inghilterra?"Non lo so. Diciamo che è la prima volta che capita questo, però non è detto che ci arriveremo. Penso che DiBenedetto abbia la passione per il calcio. Prende in mano una società importante e spero che lui riesca a continuare quello che i Sensi avevano iniziato e hanno portato avanti con grande forza in questi anni".Guardando la classifica ci si accorge che dopo tante critiche e problemi sarebbe bastata una vittoria in più. Tra tutte le vittorie dilapidate, quella che più rimpiange qual è?"Ma io non è che mi giro molto indietro. Mi giro indietro, ma poco. I 'se' e i 'ma' poi...Può darsi che magari vinci una partita e poi, contro l'Inter, Eto'o fa due gol negli ultimi minuti e perdi la partita. Le partite nascono così. Probabilmente quest'anno non eravamo sempre pronti a combattere domenicalmente per il fatto di aver modificato tanto, di aver cambiato tanti giocatori. La squadra, però, mi sembra che, nonostante i tanti cambiamenti, sta buttando sul campo tutte le energie per cercare di finire bene. Non ci lamentiamo perchè tutte le partite sono singole. Se devo lamentarmi di qualche partita, posso anche gioire per qualche partita vinta, perchè gli altri magari hanno sbagliato qualcosa. I tanti infortuni hanno minato la continuità, che forse è quella che è un po' mancata". Volevo sapere se dal punto di vista tattico, forse il giocatore che domani potrebbe darvi più fastidio è Vargas, anche perchè la Juve ogni tanto ha sofferto da quella parte. E poi volevo sapere come sta De Ceglie e se può addirittura essere convocato."De Ceglie no. De Ceglie non sarà convocato, ha bisogno ancora di un po' di tempo. Per quanto riguarda Vargas, mi sembra che tanti soffrono, non solo la Juventus. Speriamo di soffrire poco. E' un giocatore importante, cercheremo di dargli grande attenzione; il che non vuol dire aspettarlo, vuol dire anche cercare di offendere per poter dare a loro anche l'attenzione per poter correrci dietro. Lui, Pasqual, Montolivo...è una squadra completa; Santana è fuori, ma può giocare Cerci, ha Gilardino, ha Mutu, la difesa è quella degli anni passati, a parte il portiere. Mi sembra che i Comotto, che i Gamberini, che i Pasqual, i Kroldrup, giochino assieme da tempo, non si sono trovati ieri mattina. E' una squadra molto positiva, molto attenta, molto aggressiva e molto dinamica. Direi che per noi sarà un ottimo test per vedere quello che possiamo fare da qui alla fine".Parlava di pressing su Montolivo. E' lui la chiave della Fiorentina?"Se è basso...Dipende da come giocano loro...".Ma è il giocatore più importante?"Tecnicamente è il giocatore che dà i ritmi. Ma hanno tanti giocatori importanti loro. Parlo di ruoli, non parlo di giocatori singoli; per cui se prendiamo Mutu, se prendiamo Gilardino, se prendiamo Vargas, ma prendiamo anche Behrami, parliamo di giocatori di grande spessore. E' una squadra completa con qualche giocatore che determina comunque le partite un po' per senso tattico o per qualità tecniche singole".(redazione TuttoJuve.com)