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Chi non ha ripulito il calcio...


Giulemanidallajuve su calcio GP
di P. CicconofriGiulemanidallajuve su calcio GP Nella confusione che ancora regna intorno a calciopoli, c’è un’unica certezza: non hanno “ripulito” il calcio, hanno solo colpito la Juventus. E’ un’evidenza non più confutabile con le chiacchiere da bar.Siamo partiti da un processo, quello sportivo, che in un mese ha emesso delle condanne capaci di stravolgere, non solo il risultato sul campo, ma anche le gerarchie di potere all’interno del mondo sportivo, per poi lasciare in sospeso - per un intero anno - l’esposto presentato dalla Juventus per la revoca dello scudetto all’inter. Doveva essere un atto dovuto dalla stessa giustizia sportiva - anche senza l’incipit della società bianconera - dopo tutto quello che è emerso e doveva essere una decisione veloce proprio per non perdere ulteriore credibilità e dimostrarsi equa verso tutti.Il p.m. Beatrice, che ha affiancato il pm Narducci all’inizio del processo, era così sicuro delle prove schiaccianti raccolte contro la presunta “associazione”, che non voleva - come abbiamo appreso dall’audizione al CSM di Casoria - che il processo penale iniziasse “cosi presto”, e nel contempo rilasciava interviste ai media insieme all’altro p.m. Situazione paradossale che lascia aperto un interrogativo inquietante: perché ritardare ed a garanzia di cosa?Il procuratore capo della Repubblica, Lepore, scrive al presidente del tribunale di Napoli, Alemi, dicendogli “vedi cosa devi fare per fare astenere la Casoria da questo processo Calciopoli”; e il dott. Alemi chiede alla Casoria di “mettere per iscritto che non si astiene”. Gravissime queste accuse che fanno pensare a che tipo di potere e di interessi ci siano dietro.Il Giudice Casoria costretta a difendersi davanti al CSM solo perché ha fatto il suo dovere, non cedendo alle pressioni - ricevute dal primo giorno - per la sua eventuale astensione. Nessuna remora per le due giudici a latere, anch’esse tra i testimoni contro Casoria, a rendere pubbliche le loro ambizioni di carriera, ed apparire timorose ad assecondare le richieste dei superiori...I p.m. Narducci e Capuano (subentrato al p.m. Beatrice) che ricusano per due volte il giudice e non sono pronti per la requisitoria finale. Si sono presentati come testimoni davanti al CSM riportando i “sentito dire” e i “non ricordo”. Con questa immagine, possono essere ancora considerati garanti della legge?Se l’intento della giustizia sportiva era quello di ripulire il calcio, e farlo soprattutto in modo equo, senza lasciare dubbi, avrebbe dovuto adottare lo stesso metro di giudizio in ogni situazione post calciopoli; solo così poteva essere credibile. E’ evidente che non solo non è stata garantita equità di giudizio, ma, con un atto di forza lungo cinque anni, sta dicendo di non volerla proprio questa giustizia, mentre fa chiaramente capire di voler mantenere l’indipendenza e il potere per decidere -magari - anche l’esito delle competizioni e chi assecondare …La giustizia penale, dopo aver provato in ogni modo a fare pressioni sul Giudice per ottenere la sua astensione, dopo aver presentato testimonianze assurde, dopo aver ritardato in ogni modo la requisitoria, sta forzando, con ogni mezzo e senza più nascondersi, una soluzione che li porti dritti dritti alla prescrizione.Ma quello che nessuno riuscirà a nascondere è la vergogna per quello che hanno fatto e la certezza che l’unico obiettivo era colpire la Juventus e non fare del bene al calcio.Ogni componente post 2006, sta esaltando un sistema che premia l’eterno perdente, senza scrupoli, a viso aperto, sfidando la buonafede di chi vorrebbe un calcio pulito, veramente pulito. E quello attuale, dopo calciopoli, forse non è più nemmeno calcio! http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1541