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Marotta: "Con De Giorgis abbiamo parlato di tutto. Delneri


 Valuteremo. Utopistico e scorretto ogni discorso su Mazzarri. Buffon resta. Aquilani? Troveremo l'accordo"L'amministratore delegato della Juventus fa il punto della situazione. 
© foto di Daniele Buffa/Image SportIntervenuto in collegamento a Sky Sport 24 dallo Scouting Forum 2011 Beppe Marotta, amministratore delegato e direttore generale della Juventus, ha lungamente parlato delle ultime questioni riguardanti la squadra bianconera specie in ottica futura. Con subito l'accento sul fitto colloquio avuto in mattinata con Giorgio De Giorgis, procuratore e grande amico di Roberto Mancini, così vengono spontanei i collegamenti di Mancini come futuro tecnico di Madama. Ma Marotta minimizza e spiega: "Si parla di calcio in generale come si fa con altri colleghi di Giorgio e procuratori, per la prima volta in Italia ci si riesce a confrontare con tante realtà anche straniere. Si è parlato di tutto, giocatori, allenatori e altro". Sul riscatto di Aquilani l'ex dirigente della Samp si mostra ottimista: "Abbiamo un buon rapporto con il Liverpool e riteniamo di poter trovare l'intesa, Aquilani è importante per noi e abbiamo visto che può essere un giocatore importante che ha dimostrato di essere negli anni, speriamo di poter trovare un accordo, c'è una quota fissata e penso che potremo trovare l'accordo". Si passa poi a Riccardo Montolivo, elemento accostanto in modo forte alla Juventus di recente: "Montolivo è un ottimo giocatore che ci stanno accostando ma non dimentichiamo che è della Fiorentina, per il momento le voci le sento anche io ma non c'è nulla di concreto". Si torna poi alla strategia dell'estate 2010 e a quella futura: "Diciamo che di rivoluzione non abbiamo parlato nemmeno l'anno scorso, era un rinnovamento su un ciclo destinato a chiudersi e parlo dei vari Camoranesi e Trezeguet, grandissimi giocatori che però erano giunti ad un passo d'addio. Abbiamo gettato le basi, se vediamo le ultime uscite su 14 giocatori utilizzati 11-12 erano nuovi, stiamo individuando quei 3 elementi tali da far fare il salto di qualità della rosa. Ora attendiamo le linee guida della società e ci muoveremo in tal senso". Non può mancare il capitolo Delneri e la conferma è tutt'altro che scontata a sentire Marotta: "La società quando deve trarre una conclusione lo farà su una logica e finalità al termine della stagione, lo faremo quando si concluderà l'annata ma non siamo fermi, ci stiamo muovendo in ottica miglioramenti anche nell'area tecnica. Riconosciamo che Delneri ha veramente avuto difficoltà nel rinnovamento e con tanti giocatori nuovi, eravamo un vero e proprio cantiere aperto se pensiamo che a livello giovanile ci sono stati 180 trasferimenti, Delneri riteniamo che nell'amalgamare così tanti elementi ha fatto bene". Il rinnovo di Del Piero invece pare cosa ormai fatta a sentire Marotta: "I fatti dicono che Agnelli ha parlato con Alessandro e i due han trovato un accordo verbale, è vero che vanno messe ancora le firme ma si tratta ormai solo di un fatto formale". Si arriva poi a una secca smentita sulla possibile partenza di Gigi Buffon: "Noi non siamo una società che deve fare cassa indebolendo il partimonio tecnico o altro, la Juventus vuole tornare a vincere e tutto quello che riguarda Buffon è solo una montatura mediatica o frutto di voci". In questi giorni poi si è parlato tanto di due top-player come Carlos Tevez e Neymar, giocatori che piacciono a Marotta ma che difficilmente vestiranno di bianconero: "Sono due nomi assolutamente eccellenti che tutti vorrebbero avere, purtroppo c'è anche una realtà economica da affrontare, non sono operazioni facili. Tevez gioca nella squadra che ha investito di più a livello mondiale, Neymar è la stella più luminosa del calcio mondiale, su lui sappiamo che il Chelsea ha fatto un'offerta concreta. Certo poi ci piacerebbe eccome averli". Sul prossimo mercato Marotta ammette che la situazione migliorerà rispetto alla rivoluzione estiva della scorsa annata: "Direi di si, le squadre che sono davanti a noi sono squadre assemblate nel corso degli anni, il Napoli ha cominciato la sua costruzione nel 2007 e nello sport di gruppo non si può immaginare che da un momento all'altro si possa vincere. Giustamente i tifosi reclamano ma non è facile, la competizione è altissima". Chiusura infine su Mazzarri con varie puntualizzazioni:  "Smentisco nel modo più categorico che ci siano stati screzi con Mazzarri, capita che ci siano vedute diverse a livello calcistico ma con lui ho un ottimo rapporto. Sta facendo benissimo a Napoli, sentendo poi De Laurentiis che lo vuole confermare vedete che il tutto oltre che un discorso utopistico è pure scorretto nei confronti delle squadre in questione