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Si decide il futuro Juve: ricapitalizzazione da 100 milioni...


 Aumento di capitale, fiducia a Marotta, sfiducia a Del Neri: iniziano i giorni caldi. Il Cda dell'11 maggio discuterà il nodo della ricapitalizzazione e potrebbe già varare il piano che deve finanziare il rilancioBonucci: «Non molliamo» Mancini, primo sì Come spendere? Ditecelo! TORINO, 26 aprile - Astenersi inguaribili romantici: qui si parla di sol­di. Niente maglia, onore, storia, orgoglio e tutte quelle cose che il calcio di oggi frulla sotto l’effetto vor­ticoso del denaro. D’altra parte, vile o no, tutto gli gi­ra intorno: non fa eccezione il futuro della Juventus che sta per vivere gli ennesimi giorni decisivi e l’enne­simo momento cruciale degli ultimi tormentati (eufe­mismo...) cinque anni. La prima tappa, anzi nel ciclismo si parlerebbe più propriamente di prologo, si svolgerà domani con l’as­semblea della Exor, la cassaforte della famiglia Agnel­li- Elkann che possiede il 60% delle azioni della Ju­ventus. È possibile, quindi, che l’argomento “aumen­to di capitale per il club bianconero” venga quantome­no sfiorato.CONSIGLI D'AMMINISTRAZIONE - Di sicuro sarà oggetto di dibattito nel Con­siglio d’Amministrazione della Juventus in program­ma l’11 maggio, anche perché si dovrà far fronte al problema di un bilancio (quello che si chiuderà for­malmente il 30 giugno) con un passivo di quasi 60 mi­lioni di euro. Ripianarlo è sostanzialmente un dovere, ma a questo punto si aprono due strade. Ripianare e basta, lasciando quindi un budget più li­mitato per gli investimenti sul mercato. Oppure ri­pianare e rilanciare dal punto di vista finanziario le possibilità di rinforzare sul serio la squadra. È una scelta cruciale perché, senza soldi, si possono avere bravissimi dirigenti, una storia gloriosa, un nome leg­gendario, ma non si va più da nessuna parte.