L’Alta Corte vuole vedere chiaro sulla norma creata per i casi dell’ex dg Juve, di Giraudo e Mazzini. La prima udienza del 19 maggio dovrebbe slittare in attesa di sapere se la Figc si è mossa secondo leggeTORINO, 5 maggio - Il Coni vuole vederci chiaro sulle radiazioni di Moggi, Giraudo, Mazzini e tutti coloro (circa quaranta) sui quali pendeva la pena massima fin dai processi del 2006, ma soltanto oggi la Figc ha deciso di considerare. Il problema è che per farlo ha fabbricato una norma ad hoc, istituendo un procedimento, con tanto di processo (dibattimento incluso) da svolgersi davanti alla Disciplinare. Contro quella norma aveva fatto ricorso al Coni l’avvocato Flavia Tortorella che difende Innocenzo Mazzini. E il Coni ora prenderà in esame quel ricorso, indagando sulla vicenda. L’Alta Corte ha infatti disposto un’ordinanza con la quale dispone una vera e propria istruttoria e chiede tutte le informazioni del caso alla Figc. Il tutto per discutere il ricorso in un’udienza fissata il 23 maggio. A questo punto, l’altra udienza, quella che la Figc aveva fissato per il 19 maggio e nella quale avrebbe discusso le radiazioni, è logicamente a rischio.
Calciopoli, radiazione Moggi: il Coni stoppa la Figc...
L’Alta Corte vuole vedere chiaro sulla norma creata per i casi dell’ex dg Juve, di Giraudo e Mazzini. La prima udienza del 19 maggio dovrebbe slittare in attesa di sapere se la Figc si è mossa secondo leggeTORINO, 5 maggio - Il Coni vuole vederci chiaro sulle radiazioni di Moggi, Giraudo, Mazzini e tutti coloro (circa quaranta) sui quali pendeva la pena massima fin dai processi del 2006, ma soltanto oggi la Figc ha deciso di considerare. Il problema è che per farlo ha fabbricato una norma ad hoc, istituendo un procedimento, con tanto di processo (dibattimento incluso) da svolgersi davanti alla Disciplinare. Contro quella norma aveva fatto ricorso al Coni l’avvocato Flavia Tortorella che difende Innocenzo Mazzini. E il Coni ora prenderà in esame quel ricorso, indagando sulla vicenda. L’Alta Corte ha infatti disposto un’ordinanza con la quale dispone una vera e propria istruttoria e chiede tutte le informazioni del caso alla Figc. Il tutto per discutere il ricorso in un’udienza fissata il 23 maggio. A questo punto, l’altra udienza, quella che la Figc aveva fissato per il 19 maggio e nella quale avrebbe discusso le radiazioni, è logicamente a rischio.