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Il nostro calcio da terzo mondo...


di P. CicconofriSiamo alla fiera delle banalità. In una settimana è stato detto di tutto, con la normalità di chi non nasconde nemmeno più le evidenze. Gli argomenti sono sempre gli stessi: le lamentele sugli arbitraggi, l’indirizzo anti—juventino della gazzetta e la solerzia con cui il Presidente federale interviene nel giustificare un comportamento che sconfessa ancora una volta calciopoli. Una situazione che tende a ripetersi dopo ogni giornata di campionato e che sembra accanirsi contro quella concezione di “calcio pulito” che dal 2006 hanno cercato di proporre senza convinzione. Una minestra riscaldata dove dentro finisce un po’ tutto e tutti, un po’ per voglia di apparire, un po’ per giustificare l’ennesimo fallimento.Massimo Moratti, da grande sportivo, si complimenta con il Milan: «Chi vince lo scudetto, lo merita sempre ha avuto più continuità e più possibilità di esprimersi al meglio». Utilizzando un termine coniato dal maresciallo Auricchio, possiamo dire che il patron interista si è sdoganato per questa stagione. E’ chiaro che il privilegio di poter decidere chi vince con merito, non può che essere riservato al presidente dell’onestà . E’ solo una banalità ricordare che l’inter si è appropriata di uno scudetto dopo essersi classificata terza in un campionato dove non si è espressa al meglio…Lotito, non accetta la sconfitta con la Juventus o ancora meglio, non vuole che la Roma si avvicini alla conquista di un posto in champions league e torna a piangere davanti ai microfoni, abbracciando la politica del così fan tutti . D’altra parte è nella cultura sportiva italiana, la convinzione che quando si perde la colpa è solo dell’arbitro e che il miglior attacco rimane quello delle “chiacchiere da bar”, capaci di rendere indolore anche una sconfitta. In questo modo offri al tifoso la scusa per aggrapparsi agli episodi, lo educhi a non accettare il verdetto del campo, lo porti alla costruzione di teoremi che in questo caso sono incentrati verso la volata champions della Roma. Calciopoli insegna che la costanza premia. Forse, la protezione tanto cara che la politica, da sempre, riserva alle squadre capitoline, questa volta vedrebbe favorita la Roma dello zio Tom. Lotito non ci sta. L’insinuazione del dubbio, il polverone mediatico, il vittimismo sono mezzi idonei a preparare nel dovuto modo le prossime partite. D’alta parte, sponda romane, è tutto un rivendicare; basta solo ricordare quella partita dello scorso anno in cui la Lazio, davanti alle maglie nerazzurre, decise di non giocare.Abete dichiara, a chi chiede se la Roma è stata favorita da qualche episodio arbitrale: «E' una valutazione che si può fare, ci può essere uno sbilanciamento, ma va letto in questa chiave: gli errori sono fisiologici, e quando si sbaglia c'è chi se ne avvantaggia e chi, meno fortunato, gli errori li subisce. In questo senso, è un dato positivo: altrimenti saremmo di fronte ad una statistica perfetta o, peggio, alla legge della compensazione, che non è accettabile. Mi rifiuto, però, di parlare di un confronto solo fra Lazio e Roma, di favori per una squadra piuttosto che l'altra». Sorprendono ancora una volta queste dichiarazioni , mentre a Napoli il pm Narducci, ha iniziato la sua requisitoria, dove ha parlato di pressing corruttivo, volendo in questo modo indicare un sistema che coinvolgeva gli arbitri al tempo di calciopoli; sistema che non aveva bisogno di rigori e cartellini rossi, ma a cui bastava fermare il gioco a centrocampo (tutto qua?). Dopo cinque anni di processo penale non sono riusciti a trovare elementi chiari per giustificare una condanna e l’attuale presidente della Figc parla di errori fisiologici e di uno sbilanciamento che ci può stare. Sarebbe opportuno avvertire Narducci …La gazzetta dello sport, ritorna ad occuparsi di calciopoli. Nessuna sorpresa, d’altra parte da quotidiano super partes (lo ha lasciato intendere Narducci nella sua requisitoria) continua a dare spazio alla sola accuse. Alla vergogna non c’è limite…Palazzi, sentirà Lotito a seguito delle gravi affermazioni rilasciate dopo la partita Lazio – Juventus. Lotito ha dichiarato: «Se avessi qualcosa di penale da denunciare, sarei andato subito in Procura. Se non l’ho fatto, significa che non ho nulla da denunciare. Quindi sarà Palazzi a dovermi spiegare perché mi ha convocato». Sono tante le cose che Palazzi deve spiegare come il fatto che da un anno tergiversa sulla decisione relativa all’esposto presentato dalla Juventus...Non meravigliamoci se l’italia calcistica va verso la deriva. L’interesse non è il calcio o lo sport, ma ben altro. Ogni giorni sono i fatti a dimostrarlo, non le chiacchiere da bar.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1577