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CONTE: "IO ALLENATORE DELLA JUVE? VEDIAMO ..."


L'attuale tecnico del Siena ha voglia del grande salto
© foto di Alberto FornasariNelle ultime ore sono in grande ascesa le percentuali di Antonio Conte come nuovo allenatore della Juventus, in sostituzione del quasi sicuro partente Gigi Delneri. L'attuale tecnico del Siena ha portato i toscani alla promozione in Serie A, bissando il successo ottenuto nel 2007-2008 alla guida del Bari. Lui, Conte, è uno dalle spalle larghe: ex capitano e certamente tifoso della Juventus, incarnerebbe alla perfezione lo spirito e la voglia di rivincita che animano la gente bianconera, da troppo tempo a secco di vittorie, quelle che, invece, ai tempi del Conte calciatore fioccavano come neve in Groenlandia. A Torino non c'è sicuramente il freddo polare che regna nell'isola danese, ma sicuramente circola aria di grandi cambiamenti. C'è la sensazione che la prossima annata potrebbe essere veramente quella giusta per il definitivo rilancio della Vecchia Signora. Antonio Conte lo sa bene e l'eventualità di essere proprio lui il condottiero della "sua" Juve lo stuzzica tantissimo. Riportarla ad alti livelli, per un uomo come lui, sanguigno, che vive di ambizioni e di emozioni, sarebbe la sfida più importante della carriera, con alte probabilità di successo: "La Juve? Vediamo, sicuramente c’è voglia di fare cose importanti", ha detto il mister del Siena ai microfoni di Sky. In fondo l'ex capitano merita un grande palcoscenico dopo anni di gavetta: se ne stanno accorgendo anche Marotta e Paratici, inizialmente dubbiosi sull'eventuale ingaggio di Conte: "Fra 20 anni mi piacerebbe non avere rimpianti - ha spiegato il tecnico all'emittente di Rupert Murdoch - Il rimpianto sarebbe quello di non aver fatto una grande carriera da allenatore". Il messaggio è chiarissimo: Conte partirebbe anche domani (e a piedi) per andare a Torino e firmare il nuovo contratto da trainer bianconero. Il presidente Mezzaroma ed il ds Perinetti sono grati di ciò che Conte ha dato a Siena; una piazza così importante è tornata in Serie A grazie al lavoro del tecnico ed i massimi dirigenti toscani sono pronti ad esaudire il più grande desiderio di Conte. Per ora, però, si tratta solo di parole, in attesa che il tutto possa diventare reale: "In questo momento l’unica certezza è che ho un contratto con il Siena e veniamo da un campionato vinto, non senza soffrire. Da qui alla fine del campionato ci siederemo insieme al Direttore Sportivo Perinetti, al Presidente Mezzaroma e faremo delle attente valutazioni su tutto, perché -spiega Conte- ci sono state tante cose belle che sono andate bene e tante da migliorare che devono essere sicuramente raddrizzate. Io ho un pregio e un difetto: voler vincere sempre. Mi ricordo che quando ero ad Arezzo, il Direttore Sportivo Peroni mi disse: 'Tu non sai perdere'. E io gli dissi: 'Guardi Direttore, questa non è una cosa negativa, lei mi ha fatto un grande complimento'. Infatti io non so perdere e non accetto la sconfitta. Non l’accetto e non l’accetterò mai. E’ inevitabile che la sconfitta faccia parte del gioco, però quando perdo cerco di capire e di costruire qualcosa affinché ciò non avvenga più, perché quando perdo sto molto male. Vincere uno scudetto? Uno... io mi auguro che si possa iniziare, perché da qualche parte dobbiamo iniziare. Mi auguro che ciò avvenga e di avere la capacità e la bravura di poter fare grandi cose da allenatore". E' o non è proprio quello che serve a questa Juventus? Caparbietà, fierezza, grandi aspirazioni ... è la mentalità vincente di Conte, è lo stesso pensiero della Vecchia Signora degli anni gloriosi, è la cosiddetta juventinità.