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QUAGLIARELLA: "Tradito dal Napoli, migliaia di falsità sul mio conto. La Juve crede in me. "


  Mi hanno dato in pasto ai lupi.
© foto di Carmelo Imbesi/Image SportIn una lunga intervista rilasciata a Sky Sport, l'attaccante della Juve, Fabio Quagliarella (28), ha approfittato per lanciare alcune frecciate alla sua ex-squadra e per confermare la voglia di restare in bianconero. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com: "Il Napoli non mi ha sorpreso, ha fatto un campionato eccezionale. Sono contento. Se doveva andare qualcuno in Champions, una volta che noi eravamo tagliati fuori, sono contento sinceramente che sia andato il Napoli. Poi ci sono tante cose...Mi piacerebbe tornare al mercato dell'anno scorso, dove praticamente di me si è detto un po' di tutto giù a Napoli. Essendo io napoletano e vivendo giù, ho sentito tante falsità, ma migliaia e migliaia di falsità, cose non vere. E dopo un anno forse è giusto parlarne. E' giusto che io dica qualcosa. Non è bello sapere che durante il Mondiale la società stava trattando col Rubin Kazan e praticamente mi aveva venduto. Sono loro che hanno tradito me. Poi ritorno dal Mondiale e i dirigenti in tutte le interviste dicevano che se fosse arrivata una proposta per Quagliarella l'avrebbero valutata; questo dopo avermi detto di trovarmi una squadra. Queste sono cose che non sono mai uscite, non sono mai state dette. Si è detto di tutto e di più, che litigavo con i miei compagni di squadra, che arrivavo tardi agli allenamenti, praticamente assurdità. Potete chiedere a tutti i miei ex compagni di squadra, da dieci anni a questa parte: non ho mai avuto discussioni con un mio compagno di squadra. Mi faccio sempre voler bene dal gruppo, sono un tipo allegro. E queste sono state cose brutte. Quando una squadra mi dice che devo andar via, sicuramente non vado al Rubin Kazan. Una volta che sono stato messo sul mercato, ho scelto io. Sapevo che la Juventus mi voleva e sono venuto alla Juve. Poi la società per difendersi dalla piazza, senza dare una motivazione, ha buttato me in pasto ai lupi. Questa sinceramente è tutta la verità. Queste sono cattiverie gratuite sul mio conto, perchè la verità è solo quella: loro non mi volevano più e ho deciso di andare via, perchè comunque ad un certo punto pensi alla carriera. Mi dispiace, ma ora io sono in un grandissimo club. I tifosi quando sono arrivato mi hanno accolto benissimo, come vi avevano accolto quelli di Napoli. Ma qui la società ha puntato su di me, mi sono stati vicini anche dopo l'infortunio, cosa che non hanno fatto nell'altra società. Questi sì che ti fanno sentire il loro affetto, mi proteggono in tutte le cose. L'anno scorso, qualsiasi cosa succedeva a Napoli era colpa di Quagliarella. Mi squalificavano e non facevano mai ricorso. Comunque, questa è solo ed esclusivamente la verità. Era giusto mettere il punto alla fine, perchè poi non voglio parlarne più. E poi sicuramente voglio fargli i complimenti per la Champions".DELNERI - Fabio Quagliarella ha difeso quindi il criticatissimo tecnico bianconero Gigi Delneri: "Tutta la squadra è con Delneri. Noi sinceramente sappiamo che il mister è un grandissimo lavoratore. Le cose non sono girate bene a lui come a noi. Tra tanti infortuni...non è facile ogni domenica dover cambiare formazione. Poi sono scelte che spettano alla società, sono loro che devono fare le valutazioni. Però una cosa è certa, noi col mister stiamo bene" L'INFORTUNIO - Quaglia parla quindi del suo infortunio e della lunga riabilitazione: "Quel giorno, contro il Parma, ho sentito un crack al ginocchio e ho capito subito la gravità dell’infortunio. Non me la potevo certo prendere con qualcuno, non c’era stato un fallo, ho fatto tutto da solo...Dopo l’intervento, il primo mese e mezzo è stato duro. Ho passato ogni giorno, tre ore al mattino e tre al pomeriggio, a rimanere concentrato sul ginocchio, facendo attenzione alle sensazioni durante i vari esercizi... Certe volte non ce la fai davvero più a ripetere le stesse cose per tanto tempo. Per uno abituato ad andare sempre a 1000 all’ora, rallentare così di colpo, non è facile". Dopo quel maledetto 6 gennaio il telefono di Fabio è stato letteralmente preso d’assalto dalle telefonate e dai messaggi di auguri: «Ne ho davvero ricevuti una marea. Il più inaspettato è stato quello di Leonardo, che non conoscevo personalmente, se non per esserci incrociati durante le partite. Pensavo fosse uno scherzo, invece poi l’ho incontrato a Milano e ha avuto modo di ringraziarlo. Mi ha fato davvero piacere. Devo ringraziare lui, ma anche tutti gli altri che mi sono stati vicino".IL RITORNO - Il ritorno a Vinovo è stato uno dei momenti migliori di questo periodo: «Tornare a spogliarmi davanti al mio armadietto, sentire i discorsi dei compagni nei giorni precedenti alla partita, soprattutto ricominciare a correre su un campo vero... Capisci che sei quasi alla fine del tunnel. Tutto questo mi ha rigenerato e mi ha dato una carica in più". In questi mesi Fabio ha sofferto tante volte davanti alla tv o in tribuna: "Credo di non aver mai visto tante partite seduto in poltrona come questo periodo... Il campo mi manca è brutto non poter dare una mano ai compagni. Questo è stato un anno difficile: siamo stati più volte vicini a fare il salto di qualità, ma non ci siamo riusciti. A volte non si riesce a spiegarne il motivo. Senza il mio infortunio le cose sarebbero andate in modo diverso? Beh, al mio posto non sono andati in campo dei ragazzini, ma grandi giocatori e forse anche con me non sarebbe cambiato nulla".COMPAGNI D'ATTACCO - Non c’è ancora stato modo di vederli insieme, ma Matri e Quagliarella là davanti, promettono meraviglie: "E’ un giocatore che mi piace moltissimo e credo che potremo trovarci bene, come del resto è accaduto anche quando ho giocato con Iaquinta o con Del Piero. Non ho mai avuto problemi con i compagni di reparto, so adattarmi piuttosto bene".PORTE APERTE AI CAMPIONI - Inevitabilmente in questi giorni il mercato è al centro delle attenzioni e sono molti gli attaccanti accostati alla Juve in vista della prossima stagione: "Ben vengano i grandi campioni, è giusto che ci sia concorrenza. Mi piacerebbe però vedere con il reparto attuale, senza infortuni, dove potremmo arrivare".NIENTE NAPOLI, ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA STAGIONE - Fabio scalpita, ma per il suo ritorno in campo si dovrà attendere il nuovo campionato: "Come dicevo sto bene, ma sono ancora giù di condizione. D’accordo con lo staff medico e la società abbiamo deciso di non forzare i tempi e di recuperare con calma, in modo da essere pronto per luglio, quando inizierà il ritiro. Non vedo l’ora...".