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IL CIRCO...


Farsopoli e procedure forzate e prive di senso logico.
© foto di Federico De LucaSignore e signori benvenuti al circo! Il programma di oggi vede arrampicate sugli specchi di due famosi pubblici ministeri napoletani, superprocuratori federali che abbiamo capito finalmente di che pasta son fatti e giudizi farsa a go-go! Peccato che questo circo ultimamente stia intaccando, come avrete capito, faccende serie e delicate riguardanti la giustizia italiana e la credibilità delle istituzioni calcistiche in questione come la Figc, tra ieri ed oggi han dato il peggio di se mostrando veramente quanto poco seria sia la materia quando ci si mette di mezzo il pregiudizio o la cocciutaggine (ma si chiamiamola così....) di chi pur sconfitto non vuole rassegnarsi ad una realtà diversa. Partiamo con ordine da quel che è successo ieri, ovvero dal tanto atteso giorno in cui un emozionatissimo presidente federale Giancarlo Abete è riuscito a far partire il procedimento ad hoc nei confronti degli squalificati di calciopoli, o meglio di tre squalificati con proposta di radiazione. Cinque anni dopo e con il timore che Antonio Giraudo, Innocenzo Mazzini e Luciano Moggi rientrassero in estate nel mondo del calcio ecco il numero uno della Figc svegliarsi dal lungo letargo e studiare il macchiavellico piano per far fuori i suoi nemici. Un procedimento francamente poco chiaro e addirittura con diverse questioni pregiudizievoli, ma tant'è che si arriva al giorno che manda letteralmente in brodo di giuggiole Abete, "finalmente ce l'ho fatta!" avrà sospirato tra se e se, peccato che Moggi non sia stato ieri possibile giudicarlo in quanto vi era pendente sul giudice Artico (lo stesso delle sim del 2008 pensate un po', d'altro canto in Figc girano in tutto tre uomini di legge vero Abete?). La cronaca ha visto uno scatenato Palazzi (proprio lui!) dire che i fatti recentemente emersi dal processo di Napoli "non contano e non possono essere valutati", se non siamo alla follia ci manca poco per il superprocuratore che, in sostanza, ha ammesso il poco (per non dire nullo) interesse nei confronti dell'esposto che vaga sulla scrivania dal 10 maggio 2010. Fossimo il presidente Andrea Agnelli chiederemmo lumi a questo signore su queste frasi che sanno tanto di presa per i fondelli. Rimanendo in tema radiazioni oggi è stata rigettata la richiesta di ricusazione dei legali di Moggi, un procedimento che comunque potrebbe vedersi già morto e sepolto, con gran dispiacere di Abete, lunedì se l'Alta Corte del Coni, dopo la richiesta di Mazzini, si pronuncerà sfavorevole alle mosse della Figc. In sostanza si è aperto un processo senza sapere se questo sia ammissibile o meno, una genialata che sa più di mossa mediatica da dare in pasto al popolo affamato di sangue nei confronti dei "cattivoni", mentre il signor Abete dorme sonni tranquilli non pensando minimamente a dimissioni che sarebbero doverose dopo il tracollo che il calcio italiano (e la credibilità di esso) han vissuto sotto il suo quadriennio di presidenza. A tal proposito ci chiediamo anche perchè tale "norma ad hoc" non sia stata pensata quando sotto proposta di radiazione vi era tale Enrico Preziosi, misteri della vita. Come misteri della vita rimangono le mosse dei pm di Napoli che oggi hanno ancora una volta rinviato la richiesta sulla ricusazione del presidente della corte Teresa Casoria dopo aver già fatto due mesi e mezzo fa tale mossa. Cari Narducci e Capuano, se il vostro obiettivo e arrivare alla prescrizione basta dirlo ma è anche vero che nel circo arrampicarsi sugli specchi è più emozionante e spettacolare, giustamente.