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Non siamo in vendita! nemmeno ‘eventualmente’


glmdjdi Mario RoccaDomenica pomeriggio sono stato alla Convention di Calcio GP presso la sala congressi della regione Piemonte, insieme ad una delegazione di amici di GLMDJ.Un’incontro interessante, dinamico, dove la parola incontro rende meglio l’idea che non “convencion”. Non solo perché non mi piacciono gli inglesismi (al contrario dei francesismi), ma perché si è trattato di fatto di un confronto e non di una sequenza di monologhi. Una cosa moderna ed al passo con i tempi insomma, come il giornale Calcio GP.I temi del dibattito hanno avuto per oggetto la Juventus, profilo tecnico-sportivo e prospettive, informazione e Farsopoli.Preponderante la prima parte che ha occupato il maggior spazio di tempo, sotto la sapiente moderazione di Massimo Zampini. Interventi dell’ ex massaggiatore Giunta che ha ricordato la mentalità di Lippi e della sua Juventus, con Rampulla che domanda dopo domanda e input dopo input è riuscito finalmente a sospettare che la dirigenza post 2006 non era proprio competente.Mentre Paolo Rossi di Juve Channel ha esortato a guardare avanti, il Prof. Bertinetti che ha sostenuto di ritenere la Juventus più forte di sempre quella che verrà, subito dopo quella di Capello conquistatrice del 28esimo e 29esimo scudetto.Pungolato da uno scatenato Padovan, nel ruolo del mattatore, l’indimenticato capo degli osservatori dell’era triade Ceravolo ha spiegato come si scelgono e si tutelano i giovani talenti. Nel sunto tutti abbiamo concordato sul nome di Antonio Conte e la maggioranza che Pirlo porterà qualità (previe accurate visite mediche), ma che la rosa andrà rinforzata con elementi importanti sia in difesa che a centrocampo.Si sono alternati poi l’avvocato Galasso ed il sindaco di Tropea, vecchi tifosi portatori di saggezze ed aneddoti del passato bianconero.Quando il dibattito è scivolato sull’informazione e sono intervenuti anche Zuliani, Balzarini e l’assessore regionale, il clima si è fatto più scherzoso, semiserio, probabilmente in ossequio alla pari credibilità dei media Italiani, tantè che mentre era il turno di Balzarini (redazione Mediaset) sono uscito a fumare.Poi quando è finalmente iniziato il momento di affrontare il tema Farsopoli e ad intervento iniziato di Cozzolino, ecco il colpo di teatro, annunciato ed acclamato ha fatto il suo ingresso nientepopodimenoche Andrea Agnelli.Si è accomodato a metà sala e la parola è passata a me in rappresentanza della nostra Associazione.Ho deviato un po’ dalla tematica di cui sopra chiudendo il mio intervento con un “E’ passato un anno e dopo un po’ la pazienza cessa di essere una virtù, comincia a diventare altro, è ora che facciamo la voce grossa e che riportiamo a casa quello che è nostro: il 28esimo e il 29esimo scudetto” , cercando più che altro di stimolare l’intervento conclusivo di colui che occupa la poltrona della presidenza a dire qualcosa di Juventino. Di appassionatamente Juventino, farcito cioè anche di concretezza, sicurezza, dimostrabilità. Mi sono dovuto sorbire invece un compitino studiato a memoria e ripetuto in gran parte, dalla mattinata alla riunione con i club DOC, con la variante del tema del mondo di internet.Che per lui pullula di realtà che hanno dietro personaggi oscuri con interessi personali che non compaiono alla luce del sole e nulla hanno a che fare con la Juventus.Si è detto anche contento dell’incontro : “Così finalmente diamo anche un volto ai nickname e agli avatar” e poi puntantomi direttamente, con il suo sguardo tra il dolce e il severo, ha aggiunto di aver visto un video della nostra associazione, dove contesta il prendere una parola, nello specifico eventualmente , come pretesto per fare della polemica strumentale.Per concludere con una perla di saggezza: alle vicende legali e a farsopoli pensano gli avvocati, non lui. Da tutti i suoi parenti mi sarei aspettato quelle parole, non da lui.Ma la delusione era per l’aridità di passione con cui le ha pronunciate, prima ancora che dalla mancanza di contenuti del suo discorso. Così ho deciso di fare la star ed a Juve Channel, che mi scocciava dal pomeriggio, ho rilasciato questa breve dichiarazione: “Ho chiesto ad A. Agnelli di riportare a casa gli scudetti e lui mi ha risposto che non gli piacciono i video della nostra Associazione. Deludente ed elusivo.” Resta l’amarezza, e l’amarezza scava dentro, tanto che ne sento ancora i morsi nell’animo!Tanto che da domani, mentre lui tirerà avanti e arrancherà arrabattandosi tra inutilità e soldi, incomincerò a spiegargli cosa significhi passione. Una cosa che non si compra (e nemmeno si vende)! Con o senza "eventualmente".