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CONTE A JUVENTUS CHANNEL: "RIPORTIAMO CON RABBIA ED ENTUSIASMO LA JUVE DOVE MERITA"


Dopo la conferenza stampa di presentazione, Antonio Conte si è recato negli studi di Juventus Channel ospite di Antonio Paolino. Una chiacchierata utile per sviscerare la filosofia del nuovo tecnico.Benarrivato, anzi bentornato, Antonio.Bentornato, mi piace di più...Hai detto che un sogno si è trasformato in realtà: ora si tratta di trasformare la realtà in sogno per i tifosi bianconeri...Sì, una grande chance, grande opportunità perché tutti sanno qual era il mio obiettivo quando ho iniziato la nuova carriera da allenatore e quindi essere diventato allenatore della Juventus mi dà grande soddisfazione e dà grande responsabilità sotto tutti i punti di vista conscio di poter fare davvero bene.Non un atto di presunzione, ma un atto di rispetto per la tua famiglia.Sì, perché quando ho iniziato a fare l'allenatore feci questa dichiarazione: "se entro 4-5 anni non riuscirò ad allenare una grande squadra, non andrò in giro a rubare tempo alla mia famiglia". Per fortuna questo si è avverato e mi fa molto piacere perché la mia determinazione, la mia voglia e il mio sacrifico mi han fatto arrivare fin qua.E' vero Antonio che i migliori allenatori sono i giocatori che hanno giocato a centrocampo? La pensi anche tu così?Io penso che i migliori allenatori siano quelli che hanno voglia di confrontarsi, sono quelli che non si fermano alle proprie idee, ma continuano una ricerca costante di nuovo, di studiare il calcio. Io penso che questo sia un bravo allenatore.Con Antonio Conte bisogna rovesciare la situazione e mostrare rabbia ed entusiasmo. Due promozioni, Bari e Siena. Anzi, poca voce dovuta alla festa di ieri?Sì, abbiamo festeggiato un'annata sicuramente straordinaria frutto di grande lavoro e grande sacrificio da parte mio, da parte dei miei calciatori e della società che ci è stata vicina. Penso che siano questi gli ingredienti importanti per vincere.Ora tocca vincere qualcosa e riportare la Juve dove merita e dove i tifosi vogliano che sia.E' giusto che la Juventus torni a fare la Juventus nel panorama calcistico italiano, europeo e mondiale. Questo è fuori dubbio. La Juventus ha una storia importante, da parte nostra abbiamo l'obbligo e il dovere di riportarla dove merita. Ripeto sempre il discorso dei principi di gioco: è molto importante avere delle idee, avere una organizzazione sia in fase offensiva che in quella difensiva e curare appunto lo spogliatoio in modo particolare. Detto questo, sono avvantaggiato sotto questo punto di vista, perché sono sei anni che non sono più un calciatore quindi quando mi ritrovo seduto di fronte un calciatore so subito quello che pensa perché ero io che pensavo come loro. E questo mi aiuta molto. Mi auguro di essere l'uomo giusto e farò di tutto affinché sia così. Ci vuole un po' di tutto per il rilancio della Juve: atteggiamento giusto, mentalità vincente, determinazione, cattiveria agonstica, sacrificio, cultura del lavoro, voglia di giocare a calcio in maniera importante di fare la partita. Ecco, questi sono tutti principi fondamentali.Quanto conta la tua carriera da calciatore?Mi sono costruito da solo. Appena smesso la carriera di calciatore, sono andato a fare il collaboratore di Gigi De Canio, poi ho iniziato a camminare da solo prendendo anche qualche musata avendo però sempre la voglia di rialzarmi. Il fatto di essermi fatto da solo mi ha aiutato sempre a confrontarmi, ad allargare molto le mie idee, a confrontarmi con gli altri allenatori e poi fammi una mia idea di calcio. Detto questo, sono contento che si parli di Antonio Conte come allenatore e non come calciatore. Sono convinto di avere alle spalle una grande società sotto tutti i punti di vista, giocatori, già ho un'ottima base, e saranno presi appunto calciatori bravi e funzionali alla mia idea di gioco. Rovesciamo la situazione con entusiasmo e rabbia. La squadra di base ha già un ottimo potenziale.