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Il bianconero e gli atti di vandalismo...


di L. BassoE' di qualche giorno fa la notizia secondo cui Pazienza, giocatore del Napoli in predicato di passare alla Juventus, avrebbe avuto la sgradita sorpresa di trovare il lunotto della propria autovettura sfondato. Ovviamente le reazioni a questa notizia possono essere molteplici. Innanzitutto qualcuno sarà tentato di sdrammatizzare con una facile battuta: “Beh, con quello che guadagna, non si arrabbi tanto e porti pazienza!"La maggioranza, invece, cercherà di ricondurre il fatto al normale degrado delle nostre città, alla micro-criminalità che imperversa. Per carità, verissimo... io stesso, tempo fa, mi sono trovato con un vetro del 206 spaccato. Con l'aggravante che era un giorno di pioggia e che ho gli interni in pelle. Vi lascio immaginare gli “Inni Sacri” che ho intonato mentre ero intento a raccogliere i chicchi di vetro uno a uno nella macchina ridotta a un acquitrino.Pazienza, pertanto, potrebbe essere soltanto la sfortunata ennesima vittima della delinquenza urbana, e che la sua vettura sia stata danneggiata per portare via un giubbotto o un navigatore o per puro, immotivato vandalismo.Come spesso avviene, però, non è tutto così semplice.Anche prendendo per buona questa ipotesi, e lasciandoci influenzare dagli scontatissimi luoghi comuni secondo cui Napoli sarebbe la culla della delinquenza (giusto per capirci: il mio 206 era parcheggiato a Torino, quartiere Crocetta, mica a Secondigliano o a Scampìa) alcuni inquietanti precedenti non mi permettono di credere a questa semplicistica ricostruzione.Il giocatore, da quando è al centro di alcune voci di mercato che lo vorrebbero in procinto di lasciare il Napoli per accasarsi a Torino, avrebbe già ricevuto alcune minacce da parte dei tifosi del “ciuccio”.Ma c'è di più. Fabio Quagliarella, il nostro valido ma sfortunato attaccante, è stato oggetto di una simile trattativa di mercato nella scorsa estate. E -caso strano- di simili atti di vandalismo. Per dirla breve si ritrovò con la barca sfasciata.Allora a questo punto penso che si debba fare maggiore chiarezza su di un paio di cose.Prima di tutto: in nome di quale diritto io, tifoso, mi sento in diritto di fracassare la macchina ad un giocatore solo perchè passa dalla mia squadra del cuore ad un'altra? Anche perchè nel momento in cui accettiamo questi episodi con un'alzata di spalle, accettiamo anche che stavolta sia la macchina, la prossima volta possa essere la casa, e la prossima volta ancora la testa del giocatore. Perchè no?Secondo punto: ogni anno, due volte all'anno, migliaia di giocatori cambiano casacca. Gente che dal Nord passa al Sud, dal Sud al Nord, dall'Italia all'estero (pochi) dall'estero in Italia. “Comparse” o “Bandiere”, campioni del Mondo o bidoni colossali vengono comprati, prestati, ceduti, girati, svincolati in un immenso mercato delle figurine.E non succede niente. Come è giusto che sia. Loro sono professionisti del pallone, e il professionista presta la sua opera oggi qua, domani là.Certo, potrei capire la rabbia dei tifosi -ad esempio- romanisti se domani si annunciasse la cessione di Totti e De Rossi alla Lazio. O se Del Piero firmasse per il Toro. Potrei capirla, perchè sarebbe la rabbia dell'innamorato tradito, ma non accettarla. Io stesso ebbi un brivido quando si vociferò di un passaggio di Pavel Nedved all'odiata squadra di Milano, ma -appunto- si trattava di un giocatore “simbolo” e comunque, pur trattenendo la lacrimuccia a stento, non sarei andato ad incendiare cassonetti in giro per Torino.E allora perchè qualcuno si è preso la briga di sfasciare la barca di Quagliarella e la macchina di Pazienza? Con tutto il rispetto umano e professionale per i due giocatori, e pur riconoscendone l'indubbio valore (Fabio, torna presto!!) non mi sembra che siano personaggi entrati in modo indelebile nella storia del Napoli come ad esempio un Maradona.E allora, se il motivo non sono i giocatori, non rimane che la squadra.Già. Quagliarella e Pazienza sono stati ceduti (o quasi) alla Juventus. Il Male incarnato, questa specie di Azathoth dai 14 milioni di accoliti empi e blasfemi.E, da che mondo è mondo, il bene combatte il male. Lo va a snidare dagli abissi oscuri in cui si nasconde, ne estirpa l'infame radice e la brucia.E da sempre, peggio ancora del male e delle sue armate sono i traditori. Chi si lascia sedurre dalle lusinghe del demonio, chi a lui si prostra tentato dal dio-denaro (come se poi il Presidente del Napoli De Laurentiis fosse un ospite fisso della mensa della Caritas e non Mister Cinema Italiano).E perciò sfasciare la macchina di Pazienza non diventa più vandalismo ma un atto di Giustizia Suprema. Ma d'altro canto ci siamo abituati.All'Olimpico di Roma da tempo campeggia la gigantografia di un ragazzo ucciso dalla polizia mentre i suoi amici facevano il loro “dovere di bravi cittadini”. Vale a dire aggredivano a sassate un gruppo di tifosi bianconeri all'autogrill.Stesso discorso per quel tifoso “ucciso a Parma da un autobus di tifosi juventini”. Peccato che l'autista non stesse giocando alla versione “live” di Grand Theft Auto, ma stesse cercando di sfuggire ad un vero e proprio “assalto alla diligenza”, tutelando se stesso e i suoi passeggeri.Purtroppo questo è il messaggio. Tutto quello che è bianconero -o minaccia di diventarlo- deve essere messo all'indice, punito, eliminato.Non solo. Il cattivo, il male, il lato oscuro deve essere messo nell'impossibilità di agire, confinato nel proprio abisso buio e tetro per non poter più nuocere a nessuno e lasciato lì a consumarsi nel proprio odio e nel proprio rancore.E' di poco fa, infatti, un'illuminante intervista di un dirigente del Napoli.Riguardo alle trattative di calciomercato che vedono protagonista Inler, che parrebbe conteso tra l'ombra del Vesuvio e quella della Mole, il suo parere è chiaro: la Juve non deve permettersi di intervenire nel calciomercato, di trattare con giocatori già nel mirino di altre squadre.Ragazzi, benvenuti nella Geenna. Fate come foste a casa vostra.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1645