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Marotta, il ritiro si avvicina...


© foto di Francesco De Cicco/TuttoLegaPro.comStop. Riavvolgiamo il nastro di un anno e ritorniamo indietro a quello che stava succedendo una stagione fa. Il 2 luglio 2010 la squadra agli ordini di Gigi Delneri si sarebbe radunata a Torino prima di volare verso Pinzolo dove i bianconeri avrebbero preparato l'annata del riscatto. Rileggere, oggi, i nomi dei giocatori presenti al raduno provoca effetto: Diego, Trezeguet, Chimenti, Giovinco e Pasquato, tutti poi finiti altrove. Beppe Marotta però si era già mosso sul mercato acquistando Storari, Motta, Pepe, Bonucci e Martinez. C'era grande attesa per l'arrivo di uno tra Krasic e Dzeko, si invocava la necessità di un centrocampista di qualità (sarebbe poi arrivato Aquilani) e di giocatori forti sulle ali. Se si considera i componenti della rosa bianconera a fine stagione ci rendiamo conto della rivoluzione che i dirigenti bianconeri hanno apportato. Il campo non ha dato ragione alla strategia juventina evidenziando la necessità di interventi mirati iniettando qualità. Se torniamo a oggi, Marotta ha acquistato tre giocatori (Pirlo, Pazienza e Ziegler), tutti a parametro zero, e si appresta a completare il primo colpo con esborso di denaro (Lichtsteiner). Mancano però i grandi colpi, quelli che fanno sognare i tifosi e che sono stati promessi per riportare in alto la Juventus. Il tempo non manca ai dirigenti bianconeri, ma è necessario consegnare quanto prima ad Antonio Conte una rosa definitiva. E' difficile partire per il ritiro senza sapere chi resterà, chi andrà via e chi invece arriverà, lavorando tatticamente e tecnicamente su una squadra che a fine mercato potrebbe essere completamente rivoluzionata. Il lavoro del tecnico va facilitato nel pieno rispetto delle esigenze del mercato. La strategia dell'attesa adottata da Marotta può portare anche all'acquisto di nuovi giocatori, ma necessita tempi troppo lunghi che possono contrastare con quelli di Conte. Fino a qualche stagione fa, in ritiro si presentava il volto quasi definitivo della squadra, mancava solamente la classica ciliegina sulla torta che poteva essere l'Ibrahimovic di turno. Oggi, invece, paradossalmente a Bardonecchia si radunerà una Juventus che a fine agosto non sarà la stessa.