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Juve: il messaggio alla fine è stato mandato...


Di Dario (juve1897-2006)In un processo penale il responsabile civile può seguire due strade per difendersi:1) sostenere l'innocenza dell'imputato (senza condanna non vi è risarcimento);2) sostenere che, a prescindere da una eventuale colpevolezza, non esista il vincolo giuridico dal quale nasce la responsabilità.E' ovvio che qualunque avvocato mediamente accorto sosterrà congiuntamente entrambe le tesi.E' però altrettanto vero che la strada principale, quella più semplice da seguire senza far ricorso a tanti sofismi e pelosi distinguo, é quella di battersi per sostenere l'innocenza dell'imputato, a maggior ragione quando le risultanze istruttorie rendono particolarmente debole l'accusa.Di solito il responsabile civile “si disinteressa” della sorte dell'imputato solo quando gli indizi di colpevolezza sono schiaccianti o quando ci sono ragioni extraprocessuali di convenienza che rendono opportuno prendere le distanze.Nel processo di Calciopoli il responsabile civile é la Juventus FC S.p.A., l'imputato (principe) è Luciano Moggi, le tesi accusatorie sono state ampiamente smentite in giudizio.Eppure, benché la via maestra di una palese innocenza fosse spalancata di fronte agli Avvocati della Società bianconera, questi hanno preferito prendere palesemente le distanze dal loro ex Dirigente e, di fatto, abbandonarlo al suo destino.“Se il reato c'è o non c'è, se Moggi è colpevole o meno a noi non interessa, la Società Juventus non risponde comunque dei danni”.Questa in sintesi la tesi difensiva spiegata in udienza dall'Avv. Vitiello, il quale con certe espressioni ha voluto ostentare una distanza da Moggi addirittura maggiore di quella poi in effetti contenuta nel merito delle sue reali argomentazioni.Dov'è la novità, ci si può chiedere, visto che è dal 2006 che la Società bianconera ha scaricato la sua dirigenza?Nessuna novità, appunto.Dal 2006 ad oggi, chiamiamolo Andrea o chiamiamolo in altro modo, la posizione della proprietà sulla questione Calciopoli non si è mossa di un centimentro e certi esposti non valgono la carta (igienica?) sulla quale sono scritti.Questa la vera notizia del giorno.Post Scriptum:In un processo penale le arringhe delle parti civili e dei responsabili civili sono marginali, hanno pochissimo peso, visto che quelle che contano davvero sono dell'Accusa e della Difesa.In questo caso però, come dimostra la massiccia presenza dei mass media in aula, le parole dell'Avvocato della Juve avevano un enorme peso mediatico anche e soprattutto in vista di futuri, possibili sviluppi in ambito sportivo.Sappiamo tutti quando l'opinione pubblica e il “sentimento popolare” possano condizionare la giustizia, persino quella ordinaria e quindi figuriamoci quella sportiva.Era quindi, quella di oggi, una ghiottissima occasione per far vedere all'Italia e al mondo che la farsa era stata smascherata, che la Juventus nella persona del suo Presidente aveva l'intenzione di andare fino in fondo in tutte le sedi per ottenere giustizia, che le parole di stima indirizzate in passato verso Moggi & Co. non erano solo espressioni di circostanza.C'era insomma oggi la possibilità di mandare un messaggio forte e chiaro a tutti i nemici di Moggi che sono anche, inutile girarci attorno, i veri nemici della Juventus e dei tifosi juventini.Il messaggio alla fine è stato mandato.Al sottoscritto, purtroppo, è arrivato forte e chiaro.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1683