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‘Caro amico ti prescrivo, così mi distraggo un po'...


Di Dario (Juve 1897-2006)La novità non é di poco conto: il Procuratore Federale Palazzi ha archiviato il procedimento disciplinare relativo alle nuove telefonate uscite nel processo Calciopoli di Napoli.Abbastanza prevedibile, onestamente. La vera notizia riguarda però la ragione per la quale é stata disposta l'archiviazione nei confronti di Massimo Moratti e della società Internazionale: non per la mancanza di illeciti bensì perché non sono emerse fattispecie di rilievo disciplinare non prescritte ai sensi dell’art. 18 C.G.S., vigente all’epoca dei fatti. E' stato quindi finalmente messo nero su bianco – dagli organi competenti, non da tifosi juventini rancorosi – che anche (rectius: solo) l'Inter “ruvvava” e quindi Massimo Moratti dovrà adesso aggiornare il suo status su facebook da “onesto” a “prescritto”.Detto questo, il punto dolente della questione è il seguente: ma davvero gli illeciti interisti sono prescritti? E soprattutto: perchè mai il Procuratore Palazzi ha deciso di applicare il vecchio Codice di Giustizia Sportiva vigente all'epoca dei fatti, che prevedeva termini di prescrizione più brevi, invece di quello nuovo - entrato in vigore nel 2007 - che prevede invece un termine prescrizionale più lungo (8 anni)?Non é scritto da nessuna parte che, solo perché le violazioni dei dirigenti nerazzurri siano state commesse nella vigenza del vecchio codice, debbano anche essere giudicate alla luce di quelle norme oramai abrogate.Bisogna infatti ricordare che il principio per cui le norme più sfavorevoli all'imputato non possono essere applicate retroattivamente vale solo per il diritto penale che – come ci hanno ripetuto in questi anni fino alla nausea – nulla ha a che vedere con il diritto sportivo.Per il diritto sportivo valgono semmai i principi privatistici, basti pensare che la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) è una associazione riconosciuta con personalità giuridica di diritto privato e che la stessa, per espressa previsione di legge, è soggetta alla disciplina del codice civile (D. Lgs. 23 luglio 1999 n. 242). Da ciò deriva che le regole dettate dal Codice Sportivo sono vincolanti solo in base al principio privatistico dell'adesione volontaria, in quanto sono le singole società calcistiche che, con un atto libero e del tutto autonomo qual'è quello dell'iscrizione al campionato, spontaneamente accettano di sottostare alle regole di cui l'associazione si é dotata quali, nel nostro caso, quelle della prescrizione più lunga.Volgarizzando, passare dal vecchio al nuovo Codice Sportivo è stato po' come quando fra privati si straccia un contratto e se ne stipula uno nuovo: quello vecchio non può produrre più alcun tipo di effetto mentre troverà applicazione esclusivamente quello nuovo, e senza che nessuna delle parti possa eccepire alcunchè. Questa interpretazione ha certo il difetto di piacere poco a Palazzi e agli altri simpatizzanti interisti, ha però il maggior pregio di essere avvalorata da almeno tre distinte considerazioni:1) nel nuovo Codice vi è una unica norma transitoria che, pur nella sua limitata portata, prevede l'applicazione retroattiva delle nuove norme anche ai procedimenti in corso e quindi, di fatto, anche agli illeciti avvenuti sotto la vigenza della precedente disciplina;2) la giurisprudenza costante della Cassazione ha stabilito che il diritto sportivo é interamente fondato sul principio del consenso delle parti, le quali, aderendo volontariamente ed in piena autonomia agli statuti federali, accettano anche la soggezione agli organi ed alle norme vigenti del diritto sportivo (da ultimo, Cassazione civile 27 settembre 2006, n. 21006); 3) lo stesso Roberto Pardolesi, proprio uno dei tre "saggi" che diede il parere sull'assegnazione dello scudetto a tavolino all'Inter nel 2006, ritiene che “la giustizia sportiva sia il risultato di un accordo dei soggetti affiliati. Posto che si è mutato il codice per accordo federale e il nuovo codice prevede 8 anni per la prescrizione, allora saremmo ben dentro alla possibilità di analisi di fatti dell'epoca.” Vorrei quindi lanciare un messaggio ai legali di fiducia della Juventus e di tutte le altre società di serie A (e persino di serie B) che potrebbero essere avvantaggiate da una penalizzazione dell'Inter: occhio che la società nerazzurra, iscrivendosi al campionato dopo l'entrata in vigore del nuovo codice sportivo (2007), ha di fatto manifestato il suo libero consenso all'applicazione delle nuove regole nella loro interezza, compresa quella che prevede il nuovo termine prescrizionale più lungo. Quindi, in virtù di questo principio della volontaria adesione, gli illeciti commessi da suoi dirigenti non sono prescritti ed alla società Internazionale andranno applicate sanzioni commisurate alla gravità delle condotte tenute in passato.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1707