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Calciopoli, parla Penta: «Nascosero le telefonate»


L'uomo che ha ascoltato tutto non ha dubbi: «C'era un piano»TORINO, 6 luglio - Nicola Penta è l’uo­mo delle telefonate, colui per il quale un buon numero di tifo­si della Juventus vorrebbe si istituisse la 51ª stella nel nuo­vo stadio, considerato il fatto che i servigi resi alla causa bianconera sono del tutto pa­ragonabili a quelli di un gioca­tore. Senza il suo paziente la­voro di ascolto, infatti, le telefo­nate che da un anno e mezzo a questa parte hanno gettato una nuova luce su Calciopoli, mostrando un nuovo scenario, nuove responsabilità, aiutan­do a smontare l’accusa di asso­ciazione a delinquere in sede penale e innescando l’indagine di Palazzi. Senza il suo lavoro, oggi, tutti sarebbero ancora convinti che l’unico a parlare con i designatori fosse Luciano Moggi. E invece...Nicola Penta, era così diffi­cile trovare le telefonate delle altre società?«Certo che era difficile. E il pro­blema sta nelle indagini e nel modo con cui sono state con­dotte dal colonnello Auricchio e dai suoi uomini che non hanno prodotto in modo preciso i bro­gliacci. Un modo per complica­re molto il lavoro alle difese e avvalorare le loro tesi».Perché queste telefonate so­no emerse solamente nell’a­prile del 2010?«Perché noi abbiamo avuto l’hard disk con il corpus com­pleto delle telefonate nel gen­naio del 2009, ma all’inizio non ci diedero la chiave per decrit­tare la lista dei brogliacci, così io dovevo ascoltare le telefona­te in modo casuale: una assur­dità! Poi, dopo un anno di ri­chieste, finalmente abbiamo avuto la password per i bro­gliacci e questo solo per avere la brutta sorpresa che i bro­gliacci erano inesatti o inesi­stenti: una mostruosità giuri­dica. A quel punto con un software preparato dal perito informatico Porta abbiamo in­crociato i numeri di telefono e abbiamo potuto procedere un po’ più velocemente».Non abbastanza per la pre­scrizione...«E’ stato un lavoro allucinante e lungo, perché ogni telefonata - ne ho ascoltate almeno 25.000 - deve essere trascritta, ma non solo, bisogna capirne la rilevanza contestualizzan­dola con gli eventi sportiva. In pratica quello che dovevano fa­re gli inquirenti e non hanno mai fatto».Solo distrazione?«Non posso crederci. Troppo scientifico è il metodo con cui sono state selezionate le telefo­nate. Si volevano colpire solo alcune persone. C’era un dise­gno. E non si può denunciare gli inquirenti: gli eventuali rea­ti sono prescritti».C’è ancora qualcosa di inte­ressante o tutto è emerso or­mai?«C’è ancora molto... L’altra se­ra ho scoperto una telefonata di Meani nella quale chiama De Santis il giorno prima di Fiorentina-Milan e gli intima di non ammonire Nesta che era diffidato in modo che il di­fensore non salti Milan-Juve della settimana dopo. E qual­che chiamata di Collina poi...».http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/j...lefonate%C2%BB+