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Calciopoli, Cudicio: «Decida il Consiglio. E’ nei suoi poteri»


 Il consigliere federale: «Nel 2006 decise Guido Rossi...»Buffon: «Ridatecelo» Moratti "non molla" TORINO, 7 luglio - Dante Cudicio, av­vocato, membro dell’Associa­zione Allenatori, grande esperto di diritto sportivo è un membro del Consiglio Federale. Ci sarà anche lui, insomma, il fatidico 18 luglio, quando la Figc dovrà decidere prima se esprimersi sulla revoca dello scudetto 2006, poi eventualmente se revocar­lo o meno. Nella spaccatura che, negli ultimi giorni, ha di­viso in due il Consiglio, Cudicio si è schierato subito dalla parte di chi ritiene il Consiglio compe­tente a esprimersi sulla revoca dello scudetto 2006, con una pre­cisa motivazione che affonda le radici nella stessa decisione di assegnarlo all’Inter 5 anni fa. Lui, insomma, voterà perché il Consiglio decida, anche se atten­de di ascoltare i legali della Figc che nei prossimi giorni analizze­ranno la questione insieme col presidente e il Consiglio. E intan­to si prepara a discutere della norma sulla radiazione che, ai suoi occhi, deve essere in qualche modo modificata per corregger­ne alcune incongruenze. Avvocato Cudicio, è partito il conto alla rovescia: il 18 è il D-Day del calcio italiano... «La cosa in qualche modo è curio­sa, perché è da oltre un anno che i mass media, l’opinione pubblica e la stessa Federazione sono al corrente del fatto che questa de­cisione deve essere presa e che la deve prendere il Consiglio Fede­rale, eppure finora questo argo­mento è stato taciuto. Improvvi­samente, in questi giorni, lo si scopre con grande confusione». Cosa succederà il 18 luglio? «Il 18 luglio il Consiglio Federale dovrà prima sviluppare il dibat­tito e votare sulla competenza o meno a decidere sullo scudetto. E’ ovvio che se dovesse decidere che non è competente la questio­ne si chiuderà lì, se invece doves­se decidere che è competente, si andrà avanti e si delibererà sul­la revoca o meno dello scudetto. E’ evidente che in quel caso, qual­siasi decisione del Consiglio Fe­derale è ricorribile presso l’Alta Corte del Coni e poi eventual­mente al Tar e al Consiglio di Stato. Nel caso del ricorso al Tar, il Tar dovrà stabilire se il Consi­glio Federale era la sede compe­tente per la revoca o la non revo­ca dello scudetto, avviando il con­tradditorio tra le parti».