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Rispetto per la Juve!!!!


di G. FioritoLo stadio nuovo della Juventus debutta in occasione della presentazione delle maglie per la nuova stagione. Sky si infila in esclusiva nello spogliatoio definito avanzato e supertecnologico per le interviste di rito ai giocatori. E’ presente anche il presidente Andrea Agnelli, alla prima uscita dopo la burrasca provocata dalla consegna della relazione di Palazzi al Consiglio federale.Le sue riflessioni partono dal 28 aprile 2010, quando fu deciso un nuovo corso per la Juventus, inaugurato dall’esposto presentato alla FIGC per la revoca dello scudetto 2005/2006 assegnato all’Inter. Il presidente non si fa cogliere impreparato e legge un passaggio dell’esposto e uno tratto dalla relazione di Palazzi, ponendo l’accento sulla possibilità degli organi federali di non assegnare il titolo qualora anche altre squadre non sanzionate abbiano tenuto comportamenti poco limpidi e sul consenso preventivo alla designazione degli arbitri contestato all’Inter dal superprocuratore. Secondo Agnelli il documento di Palazzi chiude la fase istruttoria e si dovrebbe passare a quella del giudizio, che come sappiamo è compromessa dalla prescrizione, insistendo su alcuni aspetti fondamentali della questione. Oltre a ricordare i comportamenti poco limpidi dell’Inter, invoca dalle istituzioni rispetto per la società Juventus e parità di trattamento, già richiesto nell’esposto del 10 maggio. Ecco perché auspica che il 18 luglio si prenda una decisione certa riguardo alla revoca dello scudetto alla società nerazzurra, poiché non decidere darebbe l’impressione di non assumersi le proprie responsabilità in questo che definisce a ragione uno dei momenti più bassi della storia del calcio italiano. La Juventus ha rispettato le decisioni della FIGC, ma nel 2006 è stata l’unica società ad aver subito danni patrimoniali quantificabili in diverse centinaia di milioni di euro. Ha i mezzi per muoversi anche fuori dalla giustizia sportiva e se adesso non lo fa è perché non lo vuole. Aspetta le decisioni del consiglio federale e poi si regolerà di conseguenza. E’ a questo punto che viene chiesto se si valuta in futuro, al di là della revoca dello scudetto all’Inter, di iniziare un iter per la restituzione degli scudetti e se la revoca rappresenti la pietra finale sui fatti del 2006. Andrea Agnelli risponde che deve essere accertato il comportamento della Juve in quel periodo prima di muoversi in questo senso. A suo dire con la giustizia sportiva finisce qui e per la giustizia ordinaria si valuterà in seguito. Di sicuro il presidente della Juventus lascia intendere che la revoca dello scudetto alla società nerazzurra è ritenuta questione sulla quale non si è disposti a fare sconti. Netto il riferimento ai comportamenti poco limpidi dei quali oggi si ha certezza. Però sfugge il senso della parità di trattamento pretesa. Nell’estate del 2006 la società bianconera fu spogliata di due titoli e retrocessa in serie B. Lo stesso Andrea parla di centinaia di milioni di danni patrimoniali. Dove sta la parità di trattamento se all’Inter venisse semplicemente tolto ciò che le è stato arbitrariamente conferito? Quanto è emerso attraverso il centinaio di telefonate attribuite alla società nerazzurra oggi note, quanto conosciamo dei rapporti tra Facchetti e Nucini, il ricordo del condono non solo etico per la vicenda dei passaporti falsi, la prescrizione intervenuta a salvarla dall’accusa di falsi in bilancio, i dossieraggi illegali, caricano l’Inter di una serie di responsabilità che oggettivamente sono superiori a quelle contestate in questi anni ai dirigenti bianconeri, che in maniera inversamente proporzionale si sono assottigliate al vaglio del processo della giustizia ordinaria. La prescrizione interverrebbe a togliere le castagne dal fuoco, ma non cancellerebbe il peso delle accuse rivolte al’Inter. Considerando che le telefonate che riguardano gli interisti sono relativamente poche solo perché non furono posti sotto intercettazione, ma solo colti in conversazioni con individui intercettati. Palazzi ha indicato una via da seguire, suggerendo a Moratti di rinunciare alla prescrizione. Il nuovo regolamento del CGS prevede l’allungamento dei tempi della prescrizione stessa. Ma il presidente dell’Inter non vuol saperne. Parla di offese recate a chi non può più difendersi. Dice che la memoria di Facchetti per lui è più importante di quello scudetto. Eppure non cede di un passo, rivolgendo accuse ridicole di chi sa quali vendette persino alla Gazzetta dello Sport, dove ci si dichiara interisti dalla nascita. Andrea Agnelli si riserva di richiedere indietro gli scudetti 28 e 29 se dal processo di Napoli e dal procedimento con rito abbreviato verranno sentenze che scagioneranno Moggi e Giraudo. Moratti sa bene che la revoca dello scudetto assegnato, come abbiamo di recente scoperto, non a tavolino, ma a mezzo comunicato anonimo, rappresenta non solo la caduta degli dei da un Olimpo fatto di menzogne, ma anche il rischio che la situazione possa evolvere nella direzione di dover pagare per quanto commesso un prezzo più alto.Intanto la FIGC è in cerca di soluzioni alternative e i consiglieri, lasciati tranquillamente per 18 giorni in balìa, oltre che delle loro coscienze, della loro influenzabilità, della loro fede calcistica e persino delle domande dei giornalisti, non si pronunciano. Andrea Agnelli auspica un futuro nel quale la Juventus possa chiudere il cerchio e ritornare alla vittoria sul campo. Magari con giocatori di grandi capacità e qualità al giusto prezzo e nella loro giusta retribuzione. Dicendo no ad aste scriteriate. Moratti continua disinvoltamente a operare nel calciomercato coccolandosi Alvarez, come se nulla fosse.Qualcuno non ha capito come stanno le cose. O fa finta. http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1722