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Fiorentina su Calciopoli: Troppe telefonate accantonate...


 Comunicato ufficiale del club viola: «Bisogna far chiarezza su quanto accaduto nell'estate del 2006 anche alla luce delle novità emerse dal processo di Napoli e dal supplemento di indagine svolto dal procuratore federale dottor Palazzi»VIDEO di A. Moretti Abete, niente scherzi FIRENZE, 13 luglio - La Fiorentina auspica il ritorno a un calcio senza più veleni e sospetti. Ma perchè ciò avvenga, sottolinea in una nota, «bisogna far chiarezza su quanto accaduto nell'estate del 2006 anche alla luce delle novità emerse dal processo di Napoli e dal supplemento di indagine svolto dal procuratore federale dottor Palazzi». «È necessario - afferma il club viola - che venga spiegato a tutti perchè migliaia di telefonate, utili nel loro insieme a precisare il quadro della situazione, siano state accantonate dagli inquirenti, in particolare dal colonnello Auricchio titolare dell'indagine». IL COMUNICATO - «L'Af Fiorentina chiede con determinazione che il colonnello Auricchio, principale responsabile delle lacune e delle distorsioni emerse, spieghi immediatamente perchè allora vennero prese certe decisioni e chi era al corrente delle decisioni prese. E in particolare - continua il comunicato - perchè venne selezionato il materiale probatorio a disposizione, ignorandone una parte consistente e rinunciando ad altri approfondimenti possibili e opportuni». «È fondamentale anche sapere - continua la nota - se i Pm Beatrice e Narducci fossero tenuti all'oscuro delle intercettazioni arbitrariamente considerate irrilevanti. E se i responsabili di allora del funzionamento della Federcalcio, il commissario straordinario Guido Rossi e gli organi di giustizia sportiva da lui nominati, fossero informati di una trasmissione solo parziale degli atti messi a loro disposizione». Una volta ottenute queste spiegazioni, la società viola propone ai presidenti di tutti i club interessati direttamente o indirettamente di sedersi intorno a un tavolo per cercare di far ripartire il calcio. Dal canto l'Acf Fiorentina, che «ha sempre ritenuto del tutto inaccettabile e lesiva dei principi di moralità che hanno sempre ispirato le azioni della società quella sentenza che da vittima di un sistema inquinato la trasformò in colpevole», ritiene che «le risposte sulle modalità delle indagini e il chiarimento fra i dirigenti dei club siano dovuti anche per rispetto dei propri tifosi e dei tifosi di tutte le altre squadre che devono tornare allo stadio con animi sereni e convinti di non aver subito nessuna ingiustizia».