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Tutta colpa dell'Auricchio?


Questo è un provolone che è rimasto sullo stomaco a tutti i più rancorosi tifosi juventini.Piccante, troppo piccante scoprire che le indagini erano state improntate fin dall'inizio a senso unico, che si era già individuato ad origine un solo colpevole precostituito (Moggi) e che tutte le altre telefonate compromettenti (ancor più compromettenti!) erano state conservate in un cassetto perchè ritenute “non rilevanti” per le indagini.Ebbene, se prima eravamo in pochi a non vederci chiaro sul Colonnello Auricchio, adesso il nome del novello Capo di Gabinetto di De Magistris è sempre più nel mirino dei pezzi grossi del calcio.Tolti Moratti e gli altri interisti, nel cui personale pantheon Auricchio siede giustamente alla destra di Giacinto, sono sempre più numerosi i dirigenti che hanno indirizzato su questo comodo bersaglio i loro strali.Pesantissimo l'attacco del patron della Fiorentina che, attraverso un duro comunicato, si rivolge direttamente all'Ufficiale della Benemerita: “Chiediamo al colonnello Auricchio, principale responsabile delle lacune e delle distorsioni emerse, di spiegare immediatamente perché allora vennero prese certe decisioni e chi era al corrente di tali decisioni. In particolare perché venne selezionato il materiale probatorio a disposizione ignorandone una parte consistente e rinunciando ad altri approfondimenti possibili e opportuni”. Non da meno l'ad rossonero Galliani, uno che pure tanto titolo per lamentarsi non avrebbe: “Credo che sia giunto il momento di svelenire il calcio italiano. Per riuscirci però occorre che il colonnello Auricchio spieghi perché in occasione della sua indagine sono comparse soltanto determinate intercettazioni e ne sono rimaste fuori altre.” La prima reazione di tutti quelli che l'Auricchio lo sfottono e lo maledicono da anni è di rabbia: “Ma come, - verrebbe da dire ai risvegliati dell'ultima ora – noi sono anni che combattiamo e voi ve ne accorgete solo adesso?”La seconda è, tutto sommato, di sollievo. In fondo meglio tardi che mai.La terza è invece un misto di sospetto ed indignazione: “Eh no cari amici, stavolta non ci fregate”.E' giusto che il commissario Auricchio abbia quello che si merita e che paghi per le sue responsabilità, ma guai a trasformarlo in un capro espiatorio: ci sono altri, più in alto di lui, che lo hanno armato e spalleggiato per non dire telecomandato.Tutti questi stiano bene attenti perchè non potranno farla di nuovo franca.Potranno ingannare qualcuno per sempre o tutti per un po', ma i veri juventini incazzati ed informati non li fregano più. Non stavolta.Che la famigerata squadra investigativa “off-side”, composta da 4 elementi capaci di fare le indagini sugli articoli di giornale e di elaborare i tabulati con penna e calamaio, abbia potuto architettare tutto da sola è una fregnaccia troppo grande.Troppo comodo un finale in cui l'ultima ruota del carro si brucia col cerino in mano mentre i mandanti pasteggiano a tarallucci e vino.Il popolo bianconero stavolta non ci sta. A costo di turarsi il naso e difendere - proprio loro! - quell'Auricchio che pure farebbero volentieri grigliato: i colpevoli devono pagare.Tutti. http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1744