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Sentimiento nuevo...


di G. FioritoCi prova Famiglia Cristiana a mettere ordine in questa calciopoli infinita. E un senso ce l’avrebbe, visto il gran parlare di etica e il proliferare di santini che circolano da anni per i blog. Per non parlare del clima di Santa Inquisizione che si scatenò nel 2006 contro la Juventus, sul quale una volta per tutte si sarebbe potuta buttare la spugna. Senonché, se in un giorno può anche morire un papa e nascerne un altro, figurarsi se in cinque anni il sentimento popolare non è in grado di trasfigurarsi e riadattarsi alla minestra propinata. All’ordine del giorno Gianpaolo Ormezzano, il quale, in virtù della testata autorevole che lo ospita e dei trascorsi come direttore di Tuttosport ed editorialista della Stampa, si qualifica a “fare il moralista”, non lesinando il suo giudizio perentorio, “in senso giuridico e anche etico”. Perché dopo il processo di Napoli “rischiamo l'odioso ‘tutti colpevoli dunque nessun colpevole’”.A voler essere tignosi, non si capisce perché un processo vero, dal momento che quello della giustizia sportiva è stato per benino smontato e ridicolizzato, dovrebbe rappresentare un rischio. Fosse stato dimostrato, la Juve sarebbe rimasta ladra, gli ex dirigenti juventini mostri, i falsi innocenti onesti, i media non avrebbero dovuto acconciare un “sentimiento nuevo” e la FIGC avrebbe potuto dormire sonni tranquilli. Invece calciopoli non è “la scoperta di arbitraggi comandati da Moggi e Giraudo a pro del club bianconero”. Alla luce delle novità emerse dal processo di Napoli e da quello GEA, sembra proprio che ai due non sia più possibile addebitare un’associazione a delinquere e che le altre voci di persone che premevano sugli arbitri non lo facevano solo al telefono, ma direttamente negli spogliatoi e attraverso il poco edificante esempio di Ulisse e del suo cavallo di Troia. Che poi intendiamoci, a me Ulisse sta simpatico, è la morale cattolica che lo ha messo all’Inferno, con Dante, anche se certamente a malincuore.Meno simpatici mi stanno quelli che si arrogano il diritto di erogare sentenze etiche e giuridiche travisando i fatti. Secondo Ormezzano comunque lo scudetto 2004/2005 dovrebbe rimanere non assegnato, in virtù di considerazioni speciali e precise idee che passa ad elencare.1) La Juventus non lo ha richiesto indietro e il Milan non lo ha voluto per sé, perché i due club non sono soliti litigare tra di loro. La Juventus ha deciso di richiederlo nel momento in cui il rischioso processo di Napoli lo consentirà. Il Milan non avrebbe fatto una mossa intelligente a pretenderlo, essendo stato graziato dalla giustizia sportiva e alla luce del dato che Leonardo Meani fu l’unico ad essere condannato per illecito sportivo nel 2006. 2) Moggi e Giraudo hanno commesso provatissimi reati e per questo sono stati radiati. Ancora c’è in giro qualcuno che ha le prove di questi reati e non ha avvisato Auricchio e Narducci? Le avessero avute a disposizione, non starebbero facendo nell’aula 216 le figure barbine che fanno. E Moggi e Giraudo sarebbero stati radiati per una giusta causa e non perché i procedimenti vanno e vengono, come le date delle prescrizioni e le applicazioni del CGS. A seconda di chi deve essere prescritto, con buona pace della responsabilità oggettiva del suo club.3) La Juventus ha pagato poco con la B, ma paradossalmente avrebbe diritto a una forte riconoscenza di tanti… I tre puntini ce li ha messi Ormezzano. 4) I 91 punti meritano il seguito della frase di Mughini. I giocatori juventini non sono tenuti a dimostrare la loro intelligenza, ma la loro classe e professionalità e lo hanno fatto il 9 luglio del 2006. Non a caso sono Campioni del Mondo.5) Lo scudetto non deve essere assegnato all’Inter per tre ragioni: non c’è la controprova che lo avrebbero vinto sul campo, ci sono le intercettazioni di Napoli e in un calcio normale basterebbero per sanzioni durissime. Non solo, ci sono pure: passaporti falsi, patenti rubate, bilanci gonfiati, spionaggio e dossieraggio illegale, schede telefoniche svizzere acquistate da un dirigente nello stesso negozio di Moggi. Dimenticavo: piaccia o non piaccia, quasi sempre si tratta di reati penali.6) Il povero Facchetti viene pignolescamente usato dagli anti-interisti. Come Moggi e certo non è colpa sua se nonostante gli sforzi degli anti-juventini fatica a tirare le cuoia.7) Facchetti non può difendersi. Moratti però sì. Può rinunciare alla prescrizione e piantarla di distruggere il calcio italiano. I suoi complici tirerebbero un respiro di sollievo. Il calcio italiano anche. 8) Invece di sdegnarci perché Moggi sì e Facchetti no, bisognerebbe sdegnarsi contro tutto il calcio. Bene. Ma perché Facchetti alla fine fa certi interventi “ancorché assai meno gravi di quelli di Moggi”? Nucini non era amico suo?“… siamo allo sdegno spicciolo e ipocrita per incapacità ormai di provare lo sdegno grosso e onesto”. E proviamolo allora. La soluzione c’è. Senza stravolgere le regole e i regolamenti. A ciascuno il suo. Questo sì che sarebbe “un sentimiento nuevo che mi tiene alta la vita” (F. Battiato).