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Telefonate dell’inter ascoltate, brogliacciate, valutate e sparite...


Le telefonate di Facchetti e di Moratti, per i Carabinieri, erano rilevanti almeno quanto quelle di Luciano Moggi e le avevano segnalate! Non solo quelle dell’inter ma anche quelle di Meani, Campedelli, Governato, Cipollini, Spinelli, Corsi, Foschi, Cassingena…Alcune di queste telefonate, rilevanti o rilevantissime – scrive Tuttosport – sono sparite, altre no. Grazie al lavoro della difesa di Moggi oggi c’è la prova di come l’inchiesta Calciopoli sia stata chiaramente indirizzata in un’unica direzione con le conseguenze che tutti noi conosciamo.Chi ascoltava le telefonate ( i marescialli dei Carabinieri della caserma di via Inselci a Roma), le catalogava in un file con una segnaletica precisa. Questo documento, spulciato dalla difesa di Moggi, ha permesso di verificare come alcune telefonate, poi sparite dall’indagine, fossero state già ritenute rilevanti dai Carabinieri. La stessa rilevanza che anche Palazzi ha riscontrato e certificato nella sua relazione.Perché quindi l’inter scompare completamente dall’inchiesta pur essendo le telefonate contrassegnate con lo stesso indicatore di quella dei dirigenti della Juventus? Non regge più in questo modo, la scusante che ad oggi è stata fornita (anche da Auricchio all’Avv. Trofino) per giustificare la loro assenza, cioè “Perché le telefonate di Facchetti non erano rilevanti”.Ma chi ha fatto sparire le telefonate? I marescialli hanno ascoltano le intercettazioni, compilato i brogliacci, classificandole in base alla rilevanza e trasmettendole al loro superiore, in questo caso il Tenente Colonello Auricchio, che le ha utilizzate per redigere le informative; ma in questo ultimo passaggio spariscono nonostante siano state ascoltate, brogliacciate e valutate (anche come gravi). I verbali di ascolto erano firmati da Di Laroni, Ziino, Nardone… ( i magnifici 12), quello che è mancato è l’ordine di trascrizione alla polizia giudiziaria, che avrebbe portato alla loro trasmissione ai pm (che quindi potevano non sapere). Qualche loro superiore non le ha fatte trascrivere. Se trascritte regolarmente sarebbero arrivate a Borelli insieme a quelle note, con una conseguenza diretta sia nel processo sportivo, sia in quello penale, venendo a cadere perentoriamente l’esclusività.Prioreschi, difensore di Luciano Moggi, la definisce «una scoperta inquietante. I segni convenzionali usati sono inequivocabili: si parla di brogliacci che sunteggiavano il contenuto a noi ignoti, non decrittabili, di ascolti effettuati e di giudizi dati sulla rilevanza. La verità è che l’inchiesta vera su Calciopoli la sta facendo la difesa di Moggi e sarà un’indagine completa e totale. I cd si stanno rilevando, col passare dei mesi, una fonte inesauribile di risposte». Il legale annuncia che Della Valle ha un elemento in più per chiedere chiarezza ad Auricchio.Prioreschi , durante la sua arringa a fine settembre, chiederà ufficialmente che si apra un’indagine per spiegare cosa è successo: un altro processo farà luce su queste circostanze inquietanti.Ma la Federazione, davanti a questo sovrapporsi di novità e di nuove prove, per quale motivo non ha il minimo interesse a fare una reale chiarezza?E lo scudetto lasciato all’inter, quello dell’onesta, ancora ha motivo di rimanere nella bacheca nerazzurra?E i pm, in presenza di elementi che minimano completamente l’indagine sulla base della quale hanno costruito la loro accusa, non dovrebbero prenderne atto e rivalutare, anche a favore degli imputati le loro conclusioni?http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1763