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Prescrizione si o no?


Nel corso degli ultimi giorni, anche a seguito degli atti di messa in mora indirizzati da Luciano Moggi alla Figc e della nostra Associazione a FIGC e Juventus FC Spa, abbiamo ricevuto numerose richieste di chiarimenti sulla posizione eccessivamente attendista della Juventus.Va preliminarmente detto che il vigente ordinamento prevede il termine dei 5 anni affinché si prescriva la responsabilità civile per gli eventuali danni economici subiti. Per non far decadere il proprio diritto al ristoro dei danni subiti esiste quindi la possibilità di comunicare la messa in mora alla parte avversa, determinando quindi l’interruzione dei termini di prescrizione. Tale procedura consiste in una semplice comunicazione scritta, inviata mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, in cui si manifesta la propria volontà di ottenere, ai sensi e per gli effetti dell’ art. 2043 c.c. e segg, il risarcimento dei danni patiti. Se i propri avvocati non si chiamano Zaccone o Grande Stevens il costo da sostenere è di circa 4 euro. Sono quindi legittime le innumerevoli critiche piovute sulla Juventus per non essersi attivata, come fatto da Moggi e Giùlemanidallajuve, con una così semplice procedura? Evitando tecnicismi giuridici va detto che una richiesta in tal senso da parte della Juventus avrebbe avuto ben poche possibilità di accoglimento (sebbene non del tutto nulle, siamo sempre in italia). Bisogna infatti ricordare che la Juventus si è resa colpevole di “patteggiamento” durante il processo sportivo del 2006, con conseguente ritiro del ricorso al TAR, nonché ha adito l’organo di arbitrato (chiamatelo concordato se volete) chiudendo quindi la strada ad ogni possibile rivalsa in sede giudiziaria. Ma tale circostanza non è garanzia di minori responsabilità da parte della Juventus, anzi. Un qualsiasi avvocato, da quello di borgata fino al più rinomato e quotato professionista, certificherebbe che è cosa buona e giusta inoltrare una lettera in più piuttosto che una in meno (di cui eventualmente pentirsi un domani). Una missiva in tal senso da parte della Juventus avrebbe avuto l’effetto di un vero e proprio campanello di allarme nei confronti degli inerti e fin troppo tranquilli organi di giustizia sportiva, la Juventus era finalmente passata dalle parole ai fatti.Può quindi la società Juventus adire ancora i tribunali ordinari? Se non ci fosse stato Luciano Moggi e la Sua voglia di combattere ci troveremmo nella spiacevole situazione di dover commentare una vera e propria pietra tombale sui fatti dell’estate 2006. Ma i nuovi fatti venuti alla luce rappresentano una ghiotta occasione per la Juventus. I famosi 5 anni per la prescrizione in sede civile partirebbero infatti dal momento in cui si è venuti a conoscenza di novità che modificano sostanzialmente il quadro probatorio. Le nuove intercettazioni o le informative dei carabinieri riguardanti altri club, finora occultate, ed ancora la recente relazione di Palazzi sono documentazione già sufficiente per non attendere ancora l’inutile ed inerte giustizia sportiva (da cui non si caverà un ragno dal buco). Quella unicità dei rapporti, madre delle maggiori sanzioni inflitte alla Juventus, è già decaduta. Così come è fin troppo chiaro ed evidente che non sono mai esistiti comportamenti da art.6 (illecito sportivo) da parte degli ex dirigenti bianconeri (mentre per altri club prescritti si). I presupposti per avviare una battaglia ad ampio raggio, sia in sede civile che penale, ci sono già tutti. La vera questione resta purtroppo un’altra: il collegio difensivo bianconero - quello guidato dallo stesso Avv. Briamonte (studio Grande Stevens) che ha patteggiato nel 2006, depositato denuncie contro ignoti, ecc.. – espressione del gruppo Exor, ha realmente la volontà di andare fino in fondo? http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1767