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E' già JuVidal...


Fonte: di Francesco Specchia
© foto di Giuseppe Celeste/Image SportAntonio Conte sorride. Sì perché la sua Juve esce a testa alta dal confronto con le potenze milanesi. Felice per il risultato per il gioco e per gli acquisti. Inutile dire che i migliori siano stati proprio Vucinic e VIdal. Il cileno si allena a pieno regime con la Madama solamente da due giorni eppure… Gli bastano 45 minuti per fare subito centro, con ringraziamento speciale a Roma, e fornire un assist al bacio per il due a uno di Matri. Se Conte avesse potuto crealo dal nulla non sarebbe riuscito a farlo così bene. Duttile, dinamico, caparbio, tenace e capace di inserirsi al meglio negli spazi. Proprio in virtù di quest'ultima sua caratteristica, Antonio Conte, contro il Milan schiera un inedito 4-2-3-1, dove il numero 22 bianconero ricopre il ruolo di trequartista. Poco meno di un mese fa, con la nazionale, Arturo Vidal aveva giocato difensore centrale, ieri a Bari trequartista ma lui assicura che la posizione che preferisce è quella di centrocampista centrale. Si dice che chi sa far tutto non sa far niente. Con lui bisogna ricredersi. Cocktail di tecnica e grinta. Morde le caviglie degli avversari, ma calcia come un bomber e pennella cross come un numero 10. Totale come lo vuole Conte. "Ringrazio Marotta per Arturo. E' super!", gongola il tecnico. A dire il vero nei primi dieci minuti, per ovvi motivi, sembrava un corpo estraneo nello scacchiere zebrato, ancora un pò imballato e sulle gambe. Comprensibile. Ciò che non si capisce è come possa essere già così dentro lo spirito Juve. La voglia di dimostrare anche in Italia quanto di buono fatto in Bundesliga rende il matrimonio con la Juve basato sugli stessi principi. Corsa, quantità e abnegazione, questi i dictat del mister. Trequartista moderno e mediano all'antica, stile punk fuori ma di classe sul rettangolo verde. Tanto dolce quando la palla è bianconera, tanto ruvido affinché quest'ultima lo possa ritornare. Adrenalina e calma. Il re che si sporca le mani. Ossimoro.