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Platini: "Con i giovani Agnelli la Juve tornerà grande"


© foto di Giacomo MoriniUno dei più grandi giocatori della storia bianconera torna parlare della Juventus, si tratta di Michel Platini. Intervistato daTuttosport "Le Roi" si è detto dispiaciuto per l'ennesima assenza dal grande palcoscenico europeo della Vecchia Signora: "Beh, diciamo che - ahimè - non è una novità . Da quando sono diventato presiden­te dell'Uefa è già  successo...Se il campo ha emesso questo verdetto bisogna prenderne atto, tirare avanti e rimboccarsi le maniche. Anche i due più prestigiosi club scozzesi, ovvero Rangers e Celtic, sono rimasti fuori. Succede. È una questione di cicli. Conoscendo bene la famiglia Agnelli e i suoi giovani eredi sono certo che presto rivedremo la Juven­tus in Europa".A Platini viene quindi chiesto un parere sulla dura reazione di Karl-Heinz Rummenigge, amministratore delegato del Bayern, a seguito dell'acquisto da parte della Juventus di Arturo Vidal: "Ero in vacanza e non ho avuto modo di leggere né la Bild né Tuttosport... Battu­te a parte, si sa che Kalle non è uno che lavora di fioretto e di diplomazia, è il pro­totipo del tedesco, ruvido, aggressivo, va giù come un caterpillar. Lo faceva anche da giocatore, quando travolgeva gli avver­sari col suo impeto segnando gol a raffica, e lo fa pure in qualità di presidente del­l’Eca, l’Associazione dei club europei, im­pegnata in una sorta di crociata contro la Fifa. La realtà è che i club hanno un ruo­lo decisamente minoritario in seno alla Fifa. Ad ogni modo i miei rapporti con lui sono più che buoni, in fondo ci battiamo entrambi per il bene del calcio".Il presidente dell'Uefa dice la sua anche sugli scioperi nel calcio: "Che idea s’è fatto degli scioperi dichia­rati in Spagna e Italia?«Un grave danno d’immagine per il cal­cio. Ma soprattutto provo un senso di in­quietudine per i milioni di euro, davvero una montagna, non corrisposti a centi­naia di giocatori professionisti e per la voragine di debiti accumulati: com’è pos­sibile? Perché i club non riescono a far fronte ai loro impegni economici con i tes­serati e si indebitano sempre di più? Ri­peto, sono molto allarmato: è come se tan­tissime luci rosse si accendessero, con­temporaneamente, dovunque".