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Abete: barcollo ma non mollo...


di Zorba (Antonio)Barcollo ma non mollo. Quante volte abbiamo detto, scritto o letto questo slogan! Va bene sempre, e si abbina ad ogni occasione e in ogni dove. Mai come in questo caso, però, è davvero più che azzeccato. Ogni riferimento è puramente voluto, ovviamente. Giancarlo Abete ha festeggiato i suoi 61 anni con un altro bel regalo: un bel montante destro, che per Monzon, Griffith o Alì sarebbe stato un macigno da ko. Difficile restare in piedi per i comuni mortali, ma non per lui. Vediamo se in qualche modo possiamo rubare la ricetta di questo elisir che lo inchioda alla poltrona da troppo tempo oramai. La sua gestione federale iniziò in caduta libera con quella che è ancora oggi “Vergognopoli”(calciopoli), e si è protratta con un susseguirsi di crack che per numero, costanza e gravità non hanno memoria nella storia. Ma lui resta lì, ancorato alla sua poltrona, anche se battuto da numeri che di fatto dovrebbero metterne in discussione persino il potere di firma. Quasi fosse incatenato, incollato, imprigionato, inchiodato a quella sedia che tanto scotta. Non è servito il fallimento della nazionale in Sud Africa. E neanche la rovina di gloriosi Club e di tutta la Lega PRO: Pro Vercelli, Legnano, Mantova, Itala San Marco, Rimini, Ancona, Sangiustese, Pescina, Pro Vasto, Manfredonia, Monopoli, Figline, Arezzo, Perugia, Cassino, Olbia, Marcianise, Potenza, Scafatese, Alghero, Gallipoli...una vera e propria ecatombe, ed altre seguiranno a ruota.Triestina e Verona sperano nei ripescaggi, e rischia anche la Carrarese di Buffon. Molti club hanno già annunciato che non potranno iscriversi neanche se retrocessi in serie D. Macalli (il Presidente della Lega Pro) disse un anno fa: “una giornata orribile, ho perso 21 società, è come se avessi perso un girone e il prossimo anno – 2011/2012 - rischia di essere peggio”. Non lo ha scalfito neanche la “gestione Casiraghi”, l’eliminazione dalle Olimpiadi (e non solo) e il fallimento di tutto il settore giovanile. Nulla è stata sufficiente per mandarlo via....un ottimo incassatore, c’è davvero poco da dire. Ma forse è stato solo poco fortunato. E la sfortuna, si sa, ha dei cicli. Ci rifaremo in ambito internazionale, qualcuno potrebbe pensare. Rivisitando il recente passato, invece, ci si accorge che neanche il ragioniere più famoso del secolo scorso - il Ragionier “Fantocci” - ne ha avuta cosi tanta addosso! Povero Ragioniere, ha perso di fatto l’unico titolo che forse gli apparteneva con onore: quello della sfiga. Anche se nel caso di Abete credo si possa parlare quasi di un’appropriazione indebita, un po’ come nel caso degli scudetti che, da quel suo stesso ufficio, hanno preso la via Milano. Indebita perché credo sia “incompetenza” conclamata la sua, non sfortuna. A tal proposito dunque, se non c’è prescrizione ovviamente, il Ragionier “Fantocci” potrebbe riappropriarsi del titolo che gli spetta e vinto sul campo, anzi in azienda nel suo caso. E chiedesse il ristoro forse forse…. Ma non ci facciamo distrarre adesso, perché e davvero facile farlo quando si parla dei due. Distrazione dicevamo, quella che ci vorrebbe far dimenticare i montanti presi in faccia, e senza guantoni, in occasione di Euro 2012 e Euro 2016 da parte dei Galletti d’Oltralpe. Destro...sinistro.......Ko? Macchè, quale Ko? Sono carezze per un incassatore come lui. Certo è stato messo duramente alla prova, ma Abete è Abete. Non si scompone neanche guardando il ranking, in cui la posizione del nostro calcio precipita in picchiata libera verso il basso. Qualcuno dà per certo che alla prossima non resisterà. Si accettano pure scommesse, anche se puntare su una sua permanenza in Lega sarebbe un azzardo vero e proprio. Poco pagherebbe invece puntare sul contrario. Ma si sa che non siamo forti in politica internazionale, basta guardare le povere squadre italiane e l’immane fatica che fanno in Europa. A casa nostra la “conifera” trova l’habitat perfetto per crescere…..forse. Diamo un’occhiata veloce, tanto per mettere il bavaglio alla bocca dei maliziosi che lo vogliono fuori. Qualche burlone butta là anche un mazzo di tarocchi. Ma sì, in fondo in fondo che male c’è? Tanto chi ci crede. La strega neraaaaaa? Non ci posso credere, persino i tarocchi vedono sciagure. Ma noi no, ovviamente. Guardiamo meglio comunque. Vedo vedo……..un blocco degli extracomunitari. Sì...guarda caso proprio quando la Juventus ne voleva comprare due assieme. Vedo vedo........la rottura con la Lega di serie A che si è rifiutata di partecipare ai lavori del Consiglio Federale per lungo tempo. Vedo vedo.....Lotito che si arrabbia - e non solo lui - per la legge sugli stadi, che è stata nascosta in qualche cassetto, e intanto non paga i debiti per l’affitto dell’Olimpico. Stadi superati da tempo che meriterebbero un capitolo a parte, tra le tante cose. Vedo vedo.... i Club che sono furiosi sui diritti televisivi e sulla divisione degli introiti. Vedo vedo.....malcontento sugli arbitri (ma non doveva migliorare tutto dopo calciopoli 2006?). Vedo vedo.....che dal Tribunale di Napoli sta venendo fuori di tutto e di più, una buona occasione per ridare dignità alla Federazione. E invece si prescrive tutto, con l’aiuto di Palazzi, e si decide di non decidere. Abete si autodenuncia “incompetente” ma resta lì, visibilmente barcollante. Ma sta ancora lì.La cosa sorprendente è che in mezzo ad un attacco così tremendo, sicuramente paragonabile ad un colpo violento sotto la cintura, lui ha il tempo di preoccuparsi dell’economia del paese e della partita in corso a Bari. Generosissimo e infaticabile, ha il tempo di pensare anche al paese, questo almeno è da riconoscergli.Anche l’amico Renzo (Ulivieri) poi ci mette del suo. E, da buon tecnico quale è, mette tutti in fuori gioco e gioca di contropiede, legandosi (al fresco, perché al sole di Roma di questi giorni si superavano i 40 gradi) ad improbabili catene che vengono, dopo le foto di rito per la stampa, rimesse nel bagagliaio. Son tempi cupi, si dice dalle mie parti.È davvero all’angolo, povero Abete, senza vie d’uscita. Le varie Leghe si riuniscono in un patto che conferisce loro i numeri per schiacciarlo in minoranza. È all’opposizione, ma fa il sindaco. Come è possibile questa cosa? C’è da fasciarsi il capo, e si termina comunque con il non capire. Ma è sempre lì. Mancava la ciliegina sulla torta, forse.....quella finale, quella che lo manda a casa. Sì... ma ci vuole qualcosa di originale, qualcosa che non sia mai successo. Ed allora ecco scommettopoli. Accidenti questa davvero non ci voleva! Meno male che Della Valle tira la volata...ed è ossigeno per lui. Attira le attenzioni con inviti bisettimanali al famoso tavolo, e l’amico Moratti (che sa che la tirerà per le lunghe) farà dimenticare scommettopoli e le sue ridicole indagini e sentenze. E pensare che stavamo quasi arrivando al calcio giocato. Eh sì....quello farà dimenticare tutto e la poltrona si salverà ancora una volta. Calcio giocato? Qualcuno ha detto “calcio giocato”? Ma la vita è davvero un inferno! Ci voleva pure lo sciopero del calcio giocato adesso? Ma tanto Giancarlo Abete supererà anche questa, statene certi. Bisogna solo aspettare e sperare nel 21 dicembre 2012. Non sarà mica la fine del mondo dopotutto, no?http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1822