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Settembre: fra speranze e certezze...


di M. BarbatoInizia settembre, le vacanze sono finite quasi per tutti.Il 12 cominceranno a riaprire le scuole, ma la “riapertura” più attesa è quella dell’aula 216 del Tribunale di Napoli.È lì che il 20 settembre il Giudice Casoria riprenderà il Processo a Luciano Moggi e agli altri imputati di “Calciopoli”.Di fatto mancano 20 giorni, ma, senza nulla togliere a Racalbuto e Mazzini, è inutile nascondere che le attese sono in particolare per l’udienza successiva, il 27 settembre, quando saranno i legali di Luciano Moggi a prendere la parola.L’estate è volata via fra speranze e nuove certezze.Le certezze, su cosa realmente è successo nella stagione sportiva oggetto del procedimento, si sono formate, nel dibattimento in quell’aula 216, nel corso degli ultimi due anni. Per molti si tratta di novità importantissime e in grado di far pesare la loro evidenza anche sui processi sportivi. Per altri sono semplicemente emersi fatti nuovi, che hanno sì messo in chiaro responsabilità anche di persone e società che non vennero neanche sfiorate dal ciclone del 2006, ma che in nessuna maniera potranno influire sulle inattaccabili sentenze sportive che hanno distrutto la Juventus.Su una cosa, però, tutti sono finalmente d’accordo: qualcuno fra FIGC, Carabinieri che hanno redatto le informative e Procura di Napoli ha “giocato sporco” . Non credo sia sfuggito a nessuno come, al riguardo, lo scaricabarile sia iniziato già da un pezzo (è ricomparso persino Guidone Rossi)...Vedremo se, fra i tanti inviti a fare chiarezza e fra i tanti esposti annunciati, si riuscirà a trovare qualcuno libero di poter accertare una volta per tutte le responsabilità di chi per primo ha indirizzato le indagini. E, volesse il cielo, scoprirne anche i motivi.Le speranze, invece, riguardano soprattutto l’esito del Processo: cosa deciderà il Collegio Giudicante presieduto da Teresa Casoria?Qualcuno potrebbe ritenere che tali speranze alberghino unicamente nei cuori juventini: assoluzione, e magari per tutti i capi di imputazione.In realtà chi sta incrociando di più le dita, seppur con speranze opposte (condanna, e magari anche per l’associazione a delinquere), sono invece quelle persone che a vario titolo hanno alimentato e sostenuto la farsa degli ultimi 5 anni.Trattandosi di giornalisti, rappresentanti delle massime Istituzioni Sportive e del Sistema Giudiziario Ordinario la cosa potrebbe sembrare strana. A loro dovrebbe interessare soprattutto la verità, senza pregiudizi e con l’unico desiderio di avere finalmente una giusta Giustizia. E invece sono certo che siano proprio i vari Abete, Palazzi, Rossi, Travaglietti e Palombini vari a vivere con maggiore apprensione questo sprint finale verso la sentenza, attesa per fine ottobre.E lo fanno con un solo sogno nel cuore: la condanna. Noi tifosi veri sappiamo benissimo che la sentenza di Napoli è solo un passaggio obbligato verso i nostri primari obiettivi. Lo sa meglio di chiunque altro Andrea Agnelli, che finalmente sembra avere messo da parte le velate minacce ed essere passato ai fatti. Anche sul suo operato, sul mantenimento degli impegni presi il 10 agosto a Roma, confluiscono le attese del mondo juventino.La conferenza tenuta a Roma ha mostrato una nuova faccia della dirigenza Juventina, ma la determinazione mostrata in quell’occasione dall’unico degno erede della nostra tradizione può avere però ridestato l’orgoglio solo di quei tifosi narcotizzati dalla disinformazione di questi anni. Noi di GLMDJ, che di quell’orgoglio abbiamo fatto la nostra seconda pelle dal 2006 e che da subito abbiamo individuato i propinatori di quei gas narcotizzanti, abbiamo certo apprezzato quella sorta di “atto dovuto” annunciato nel Regina Baglioni Hotel da Andrea Agnelli e i suoi legali, ma non abbiamo alcuna intenzione di mollare la presa su chiunque possa cercare, soprattutto alla luce di quanto è chiaro oggi, di ostacolare il cammino verso la restituzione dell’onore e dei titoli rubatici.Tornando a Napoli, è inutile dire che a certezze e speranze si aggiunge anche la curiosità per quanto accadrà in aula il 27 settembre quando a prendere la parola saranno i legali di Moggi, unico vero artefice della nuova percezione che oggi si ha della farsa infiocchettata nel 2006.A quest’uomo andrebbe comunque fatto un monumento. L’idea che possa arrivare un giorno in cui la verità venga finalmente ristabilita mi provoca comunque un senso di nausea al pensiero della pletora di servi traditori che sarebbe pronta ad incensare la tenacia e la forza del Direttore.A Luciano Moggi auguro solo, oltre che una giusta sentenza, che possa arrivare anche un momento in cui, dal bilancio fra le enormi spese legali sostenute e gli incassi derivanti dalla infinità di querele che ha dispensato fra i giornalisti italiani, possa uscire un saldo positivo.Il 27 settembre quindi....Cosa diranno Trofino e Prioreschi?? Uscirà veramente fuori un carabiniere pentito?Ci diranno finalmente chi era la persona con cui Moggi parlava nell’intercettazione captata “di rimbalzo” , e individuata con certezza matematica in Racalbuto dall’Assessore di Napoli?Sapremo finalmente se i carabinieri di via Inselci, oltre ad essersi persi per strada le intercettazioni baffate dei Prescritti si sono anche persi le intercettazioni ambientali dell’incontro fra Della Valle e Bergamo di Bagni di Ripoli?E tutte le anticipazioni di Nicola Penta su nuove e sorprendenti telefonate scovate dal Super Perito saranno in grado di dare la spallata decisiva al processo?A tremare sono anche le aziende produttrici di sofisticati software per l’interpretazione dei dati derivanti dalle intercettazioni telefoniche. Non c’è dubbio che un eventuale riconoscimento della bontà del lavoro fatto con carta e penna dal Maresciallo Di Laroni sarebbe un duro colpo per loro e la tecnologia.Manca proprio poco tempo, e poi sapremo.http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1824