juveland

Tuttosport - Smontato anche il teorema Di Laroni...


Crolla l'ultimo appiglio delle sim svizzere.
© foto di Micri ComunicationCon le udienze e le ultime arringhe che riprenderanno tra pochi giorni a Napoli il processo a calciopoli sta vivendo in questi giorni nuovi importanti sviluppi che stanno ulteriormente (come se già non ce ne fosse bisogno) demolendo l'impianto accusatorio e i teoremi investigativi del pool guidato dal colonnello Auricchio e dal maresciallo Di Laroni. Proprio quest'ultimo, che ha curato la parte relativa alle presunte sim svizzere consegnate da Luciano Moggi ad alcuni arbitri, avrebbe subito un nuovo colpo secondo quanto riportato da Tuttosport e sottolineato da Ju29ro.com. I famosi schemini preparati dal maresciallo infatti, grazie al lavoro dello staff di Nicola Penta, corrisponderebbero a esempi che cozzerebbero con il teorema dell'accusa su arbitri associati o tendenti poi a situazioni favorevoli alla Juventus. Gli esempi riportati dal quotidiano torinese portano a due gare del Milan, quella del 3 febbraio 2005 a Messina e quella del 5 marzo dello stesso anno a Bergamo. I rossoneri, concorrenti dei bianconeri per lo scudetto in quella stagione, avrebbero largamente vinto la prima gara per 4-1 nonostante, secondo Di Laroni, Moggi, Bertini e Fabiani si sentirebbero ben sei volte prima della gare mentre nella seconda addirittura troveranno la vittoria al novantacinquesimo per 2-1 usufruendo di una mancata espulsione di Nesta sullo 0-0, e tutto questo dopo che secondo il maresciallo Moggi avesse telefonato ben quattro volte a Bertini per istruirlo e con la clamorosa topica dello stesso ufficiale di polizia che ha riportato come 1-1 il risultato finale. Tutto decisamente paradossale e poco logico, così come i 29 contatti tra l'ex dg bianconero e Racalbuto prima di Inter-Milan conclusasi sullo 0-0 e i 16 contatti con Pieri prima di Parma-Milan finita 1-2 per i rossoneri dove, tra l'altro, non vi sarà nessuna delle fantomatiche ammonizioni mirate portate come accusa.