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Moggi su Libero: "Caro La Russa, non è colpa mia se Sukur e West giocavano a S. Siro"


Fonte: di Luciano Moggi per "Libero"
Gasperini mi è simpatico e lo stimo, anche se in questa circostanza ha deluso per come ha messo in campo l’Inter a Palermo. Lo conosco da quando allenava la primavera della Juve, conosco le sue idee che sono portate a favorire la zona d’attacco in qualunque squadra egli sia, gli esterni del suo schema devono essere della macchine da corsa e non fa niente se il centrocampo rimane in inferiorità, se si prendono anche dei gol perché i difensori vengono a trovarsi spesso nell’uno contro uno degli avversari, importante è segnare un gol in più degli altri. In questa circostanza ha deluso perché non ha interpretato bene la partita né capito gli uomini che ha fatto scendere in campo, oppure ha preso sottogamba il Palermo. Ha deluso quando ha fatto sedere in panchina Sneijder per far posto a Zarate senza tener conto che sguarnire il centrocampo poteva significare mettere in difficoltà i propri difensori, non ha tenuto conto che i due centrali Lucio e Samuel non sono fulmini di guerra e vanno in difficoltà se sono sottoposti alla folate offensive di due velocisti come Miccoli e Hernandez .Non deve quindi destare meraviglia questo 4-3 specialmente quando anche il portiere non èimmune da pecche. D’altra parte quando si sceglie un allenatore occorre conoscerne il “credo”, capire se è in grado di adattare le sue idee a situazioni anche di diverso tipo. Siccome però Gasperini è un allenatore intelligente, cercherà di adattarsi alle caratteristiche dei suoi giocatori.Avvio soft - In attesa intanto del prossimo impegno con la Roma (mazziata in casa dal Cagliari)unDio pietoso sembra aver predisposto un avvio soft per la “beneamata” in Champions. Il Trabzonspor dovrebbe bastare per far ritrovare il sorriso al prostratissimo Gasperini. Per il Milan il pari con la Lazio è congruo, perché la squadra di Reja è solida e con giocatori come Klose e Cissè che faranno dannare molte difese. Arriva anche una buona notizia per la Champions, il Barça ha pareggiato con il Real Sociedad, come dire che gliDeisonoscesi in terra, e sono diventati umani. Sulla stessa linea di suggestione rispetto a Barça-Milan c’è la prima del Napoli sul campo del City. Mazzarri ha risolto con relativa facilità la pratica Cesena. L’attenzione del tecnico è adesso spasmodicamente concentrata sulla garadi domani, ha fatto anche sapere che la musichetta della Champions non lo emoziona affatto. Qui a Manchester gli dei non sono però scesi in terra. Aguero di gol ne ha fatti tre, e Mancini non ha trascurato neppure il turn over.Conte esordio ok - Chi per sua sfortuna non ha partite di coppa è la Juve che ora vuole mettere a profitto la circostanza. Forse anche per questo la squadra di Conte è determinata come non mai per quello che le resta. Strabattuto il Parma, anche oltre il risultato. Mi fa piacere per Conte anche se ci sarà tempo per rivedere la squadra all’opera in test più attendibili. È tornato l’entusiasmo e Pirlo, dice bene Andrea Agnelli, non era da rottamare. Si scatenano intanto i tifosi interisti. Il direttore della rosea, Andrea Monti, si spreca sullo scudetto 2006 e di fronte all’esposto Juve all’Uefa dice «di aver seguito con rispetto e talora anche appoggiato le iniziative legali della Juve, ma adesso non lo farà più». Sarebbe interessante sapere dallo stesso Monti quando e in quale occasione avrebbe “appoggiato” le iniziative della Juve. I tifosi della Juve non ne hanno contezza e vorrebbero sapere. A Controcampo il ministro Ignazio La Russa si èdomandato «come mai l’Inter, finché c’era quell’anomalia non riusciva a vincere e quando è stata scoperta ha incominciato a vincere? ». Semplice signor Ministro «quando l’Inter non vinceva era perché comprava Akan Sukur e Taribo West, era perché faceva gentile omaggio dei suoi giocatori migliori al Milan, Seedorf e Pirlo in cambio di Coco, mentre dall’altra parte la Juve comprava Zidane e Buffon. Ha cominciato a vincere quando, approfittando di Calciopoli, ha preso i giocatori della Juve (Ibra eVieira) equando Mourinhoha gestito da solo la squadra. Ma adesso che Mourinho non c’è più , ecco riaffiorare gli errori di sempre: Forlan del quale a nessuno viene l’idea di domandare se possa giocare o meno in Champions, un allenatore il cui credo è la difesa a 3 contraria alle caratteristiche dei giocatori che gli vengono messi a disposizione. Caro ministro ci vorrebbe forse un’altra calciopoli per vedere l’Inter ritornare a vincere. Il calcio non è un gioco da bambini.