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TACCONI: Scudetto 2006? Devono toglierlo all'Inter.Moratti ha fatto tutto questo perchè con i soldi non vinceva nulla"


Il nuovo stadio porterà alla Juve 10-15 punti in più.
© foto di Daniele Buffa/Image SportStefano Tacconi ha rilasciato una lunga intervista esclusiva a "Il Bianco e il Nero", seguitissimo programma radiofonico condotto da Massimo Zampini e Antonello Angelini. Ecco le parole dell'ex portierone juventino, trascritte integralmente da TuttoJuve.com: Che emozione hai provato nel partecipare a questa cerimonia di inaugurazione del nuovo stadio, a scendere in campo con tutte le stelle della Juventus?"Il bianconero è il bianconero, è il più pulito, il più lavato, sai, siamo unici, non c'è un'altra squadra migliore della nostra, pulita".Questo è un attacco agli indossatori. Mi piace come inizio..."Uno si può lavare anche tre volte al giorno, però è sempre sporco".Chiedevano dal forum vecchiasignora.com cosa hai provato nel rivedere nel maxi schermo la tua esultanza nella finale di Coppa Intercontinentale, quando hai parato l'ultimo rigore..."Sono sensazioni ed emozioni importanti, sono nella storia della Juventus e questo mi fa onore. Avere una stella che tutti calpestano mi fa un po' incazzare (ride)".Sei nella storia del calcio italiano perchè quella Juve era una squadra che vinceva..."Ci sono generazioni. Ci sono stati gli anni dell'Inter e poi tornerà la Juve, torneranno altre squadre".Tacconi ha vissuto anche il periodo buio della Juve..."Beh, due anni, non è che ho sofferto più di tanto".Come due? Di più?"No, poi ho vinto Coppa Italia e Coppa Uefa..."A questa Juve manca tanto per tornare a vincere?"Io ho letto su Tuttosport o su qualche altro giornale che quando uno vince con tanti gol alla prima giornata vince sempre lo scudetto. E hanno evidenziato delle situazioni importanti, come quando la mia Juve vinse 7-0 la prima partita, poi 6-0 un'altra partita, 4-1, 5-1, vuol dire che è buon auspicio. Io credo che questo stadio porti dai 10 ai 15 punti".Così tanti? Perchè?"Sì, perchè avere uno stadio di proprietà, uno stadio dove sei attaccato ai tifosi, dove c'è entusiasmo, porta quell'entusiasmo che mancava da tanto tempo, quando c'era allacciamento tra giocatori e tifosi. Non è che conti lo stadio, conta il pubblico, conta l'affetto che ti porta. Il pubblico è importante e la Juve ultimamente l'ha perso. Con questo stadio però sta cercando di riconquistare il pubblico, di avere un'unica cosa: società, giocatori e pubblico. E allora si vince. Se si pensa solo alla società e ai giocatori e non si pensa al pubblico si perde".E' stata una cerimonia toccante per tanti punti di vista: il ricordo di Scirea, la commemorazione dell'Heysel, di Gianni e Umberto Agnelli. Secondo te ha toccato le corde giuste?"Credo che la storia non si dimentichi. La storia è importante e fra cento anni si parlerà di questi giocatori. Io spero di arrivare come Sentimenti IV, fra 50 anni andare rincoglionito in mezzo al campo. Lo spero, gli ho detto: 'Firmo subito". Parlando con lui, mi ha detto: 'Questo è il giorno più bello della mia vita'. Dopo tanti anni essere ancora ricordato...Io ho espresso un desiderio: nel caso dovessi morire, toccando le balle, al museo della Juventus tutti quelli che hanno la stella mettono un'anfora con le proprie ceneri e così almeno sono ricordati...L'anfora deve essere bianconera naturalmente. Così sai benissimo che crepando arrivano tante persone a guardarti".Peccato che non c'è Pruzzo. Lavora qui in radio. Potevamo rifare quella rovesciata..."Ma che cacchio me ne frega. Pruzzo cosa ha vinto? Un cacchio (risata generale)".Lui direbbe che ti ha fatto la rovesciata, dove poi ti sei rotto il dito..."Mi ha rotto le dita, ma ho vinto il campionato lo stesso, che cacchio vuol dire? Puoi rompermi quelle che vuoi, ma quando voglio vincere vinco".Stefano, tu sei nato juventino?"No, io sono nato interista, fortunatamente per loro".Eppure la Juventus ti è entrata così tanto dentro il cuore?"Ma sai, io sono nella storia, appartengo al bianconero. oggi sembrano tutti puliti ma sono tutti sporchi. Quelli più odiati sono quelli più sporchi secondo loro. Invece sono quelli che si fanno due mazzi così, si fanno due palle così, vincono. Quando dici lo scudetto del 2006, 2005, 2004, 2007...insomma, era la squadra più forte del mondo. E' dura. E' normale che Moratti è interista, ha voluto fare questo perchè non vinceva niente con i soldi. Adesso capiscono che quando uno vince è odiato. Così imparano. Chi vince è odiato, ma io spero di vincere sempre nella vita e spero che mi odino sempre. Se il 50% mi odia e il 50% mi ama io ho il 100%. Magari mi odiassero per tutta la vita".Speri che restituiscano gli scudetti alla Juventus?"Ma non sono tanto i due scudetti, l'importante è che il titolo venga tolto all'Inter. Poi non me ne frega niente di quello che è successo. Che uno vinca uno scudetto rubando non mi sta bene".Platini e Boniek non erano campioni e la Juve rubava. Per i romanisti era più forte Giannini di Platini..."Guarda che anch'io quando ero ad Avellino dicevo che la Juve rubava. Poi quando sono andato alla Juve ho capito cosa vuol dire essere in una squadra del genere. Ti odiano perchè vinci sempre e hai i campioni. Quando giochi contro la Juve dici sempre che ruba, che è favorita dagli arbitri, invece poi mi sono accorto che quando sei alla Juve devi vincere, dare tre volte di più, perchè gli avversari quando ti incontrano giocano alla morte. Io so benissimo di aver dato il massimo in dieci anni di Juventus, ho dato sette volte di più di quello che davo ad Avellino perchè dovevo vincere".