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Fabio, a Catania si "Quaglia"?


Il calciatore bianconero è pronto ad esordire ufficialmente nella Serie A 2011/2012
© foto di Daniele Buffa/Image SportIeri, in panchina e durante il riscaldamento, sembrava essere molto sereno, pareva avere un viso sicuro di sè e libero dalla tristezza e dalle preoccupazioni, come dimostra anche la foto con Eljero Elia di qualche giorno fa. Ma chi conosce bene Fabio Quagliarella sa che il giocatore sta soffrendo a rimanere in disparte e, dentro di sè, ha una voglia matta di tornare a fare "sfracelli" sul rettangolo verde di gioco, negli ultimi 30 metri, dove sa essere devastante. Proprio come succedeva una stagione fa, quando con i suoi 9 gol in 17 presenze trascinò la Juve in una grande prima metà di campionato, fino a quel maledetto infortunio di gennaio che ha rovinato veramente tutto: il classico fulmine a ciel sereno. L'attaccante stabiese dovette interrompere quella che, probabilmente, sarebbe stata la sua migliore stagione in carriera; il calciatore era in grado di fare reparto da solo e si integrava alla grande con le altre punte bianconere. Fabio segnava e lo faceva nei momenti più opportuni e mei modi più spettacolari, ma anche in quelli più semplici ma sempre efficaci. E da quando il ginocchio ha fatto crac, la sua mancanza si è sentita terribilmente ed il susseguente calo vertiginoso della Juve di Delneri non può essere frutto delle coincidenze. Ora Fabio è pronto a tornare e la scusa dell'infortunio non può reggere più, perché se mister Conte lo porta con sé nella nuova panca dell'avvenieristico Juventus Stadium, vuol dire che lo ritiene in grado di poter scendere in campo. All'inizio c'era chi ipotizzava un rapporto difficile con il tecnico bianconero che, in una conferenza stampa pre-campionato, aveva affermato che i tempi per rivedere il miglior Quagliarella sarebbero stati abbastanza lunghi, perché dopo un grave infortunio è sempre difficile recuperare la forma migliore. Ma ora il momento per rivedere Fabio protagonista sembra essere maturo. I tifosi lo aspettano a braccia aperte perché lo amano. Ragazzo serio e professionista esemplare, ha già ricambiato ampiamente la fiducia della società e di tutto l'ambiente. Fabio è un calciatore importante e la voglia di vederlo di nuovo in campo è basata sull'affetto e la stima che i tifosi provano per lui. Nemmeno un minuto di una gara ufficiale per il migliore attaccante della Juventus della passata stagione, e questo è, onestamente, inconcepibile: quasi un paradosso, addirittura un'ingiustizia. La Vecchia Signora si è rinforzata in attacco con gli arrivi di Matri, lo scorso gennaio, e Vucinic, quest'estate e con un Del Piero evergreen gli spazi si sono notevolmente ridotti per l'attaccante di Castellammare di Stabia che forse, tra tutti, è il più duttile, utile e con più caratteristiche. L'espulsione di Vucinic contro il Bologna libera un posto nel reparto avanzato, per la prossima giornata. Matri, Del Piero, Quagliarella: in due la spunteranno. Il destino si è divertito a riproporre un appuntamento molto importante per lo scugnizzo stabiese: quella Catania che ha molteplici significati per lui e contiene le due facce della medaglia su cui è incisa la carriera della punta ventottenne. Due stagioni fa, con la maglia del Napoli, durante la gara contro gli etnei, Fabio venne sistematicamente ignorato dai suoi compagni: fu la fine di un rapporto mai nato tra il calciatore stabiese e lo spogliatoio azzurro. Una stagione fa, invece, sotto il vulcano siciliano Quagliarella regalò una delle prestazioni più "esplosive" della sua esperienza bianconera; due reti splendide, due capolavori, un gol-fantasma (che c'era) non convalidato. Ora Eta Beta vuole ripartire proprio da lì e merita senza dubbio una chance: come fare ad scordarsi delle giocate di Fabio della scorsa stagione, come poter "sprecare" un talento così e tenerlo in disparte? Una cartuccia troppo, troppo importante per non essere sparata. Conte sta gestendo al meglio il gruppo in quest'inizio di campionato, ma la panchina di Quagliarella è qualcosa che non può avere vita lunga. C'è chi afferma che, per il mister bianconero, Quagliarella sia addirittura l'atteccante ideale. Noi ce lo auguriamo, perché non ne possiamo più di vedere tra le riserve colui che solo un anno fa ci faceva sognare con gol spettacolari e prestazioni da applausi. Il numero 18 ha tutte le carte in regola per poter essere l'attaccante titolare della Juventus e non è possibile che non lo sia. Lui se lo merita: il suo compito, adesso, sarà quello di impegnarsi in allenamento (e su questo non ci sono dubbi) e convincere Conte a buttarlo nella mischia dal primo minuto già dall'impegno di domenica prossima, perché sul valore del bomber non può esserci nemmeno un minimo di dubbio. Ovviamente, per il bene della Juventus, in campo ci deve andare chi può dare, in questo momento, le maggiori garanzie e le scelte di Conte devono avere un unico scopo: il bene della squadra che nella Serie A di quest'anno non può permettersi nessun passo falso; ma l'attaccante stabiese merita un'attenzione particolare perché può realmente rappresentare un fattore determinante. Poche parole, poche questioni, tanti fatti: questo è Fabio Quagliarella, pronto a "Quagliare" già a (ri)partire dalla trasferta di Catania. Riprendersi le chiavi dell'attacco bianconero: è questa la "mission" di Fabio Quagliarella ... e noi, che crediamo fermamente nelle sue qualità, sappiamo che non è affatto "impossible".